La cronaca:
BERGAMO, 6 gennaio 2010 - Neanche la sosta ferma il Napoli di Mazzari. Gli azzurri, per l'occasione in maglia rossa, passano anche a Bergamo 2-0 firmato Quagliarella (splendida la sua rete) e Pazienza - e portano ad 11 la serie di risultati utili consecutivi (6 vittorie, 5 pareggi) legittimando così ambizioni da Champions League. Male invece l'Atalanta di Conte: fischiata dal pubblico, non riesce a schiodarsi dalla zona retrocessione.
DA 25 METRI Le formazioni sono quelle annunciate alla vigilia: l’Atalanta ha Acquafresca e Tiribocchi in avanti, il Napoli risponde con Lavezzi e Hamsik dietro a Quagliarella. Quest'ultimo ha proprio nell’Atalanta la vittima preferita: 5 dei 47 gol in serie A li ha segnati ai bermamaschi. E l'attaccante di Quagliarella ci mette poco più di 5 minuti per ribadire il concetto: riceve palla da Aronica, si gira e tira, quando davvero se lo aspetta, da 25 metri. Coppola (senza cappello, forse disturbato anche dal sole) non può farci niente perché il pallone si insacca nell'angolo alto alla sua sinistra: un gol bellissimo. L’Atalanta, che non aveva iniziato male il match, accusa il colpo: Coppola salva su un tiro da fuori di Aronica, Quagliarella tenta il raddoppio di testa. L’azione più bella dei padroni di casa è in colpo di tacco di Tiribocchi a liberare Acquafresca, che però non riesce a concludere. L'Atalanta, che aveva perso Manfredini (al suo posto Peluso) per infortunio, è nervosa e si vede: 4 ammoniti nel primo tempo, Bianco e Padoin erano diffidati e salteranno la trasferta di Palermo.
stesso copione Il Napoli controlla bene, anche se l'Atalanta fischiata dal pubblico sembra rientrare in campo nella ripresa con altro spirito. Però prima Coppola salva su Quagliarella (in sospetto fuorigioco), poi è Pazienza a firmare il raddoppio di testa (13' s.t.) su corner battuto da Hamsik. Pazienza aveva firmato il 2-0 anche a Cagliari, prima che il Napoli andasse sotto per 3-2 e ottenesse il pareggio solo in pieno recupero con Bogliacino. Stavolta non tira aria di rimonte: Conte si gioca Doni e Valdes, il Napoli perde Rinaudo per infortunio (al suo posto Zuniga), però non succede più niente di particolare. E il finale è ancora più dolce per il Napoli, perché il pareggio del Cagliari (con la Roma) lancia Lavezzi e compagni al quarto posto in classifica. (www.gazzetta.it - Ciro Scognamiglio)
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