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(4-4-2): Gillet; Belmonte, A. Masiello, Bonucci, Parisi; Alvarez, Gazzi, De Vezze (dal 13' s.t. Almiron), Allegretti (dal 25' s.t. S. Masiello); Barreto, Castillo (dal 13' s.t. Sforzini). (Padelli, Stellini, Gosztonyi, Koman). All.: Ventura. |
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(3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Rinaudo, Grava; Campagnaro, Gargano, Pazienza (dal 34' s.t. Bogliacino), Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Denis (dal 39' s.t. Dossena). (Iezzo, Rullo, Iuliano, Maiello, Hoffer). All.: Mazzarri |
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Cronaca:
Lavezzi rilancia il Napoli. Al Bari non basta Almiron. Una doppietta del Pocho dà i tre punti alla squadra di Mazzarri al San Nicola. L'ingresso del centrocampista argentino, che trova il gol definitivo 1-2, cambia la partita ma non evita la sconfitta ai pugliesi. Campani sesti in classifica a -5 dalla zona Champions.
BARI, 18 aprile 2010 - Due lampi di Lavezzi. Due gol che forse non saranno sufficienti al Napoli per andare in Champions League (il quarto posto dista ancora 5 punti), ma che permette alla squadra di Mazzarri di scavalcare la Juventus al 6° posto della classifica. La vittoria in casa di un Bari già salvo, ma orgoglioso, è un buon modo per ripartire dopo lo scivolone interno col Parma. E di sistemarsi in zona Europa League.
Tante assenze - Il primo tempo del San Nicola non è destinato a restare nella storia del calcio per bellezza estetica: una serie infinita di buone intenzioni che non si traducono in occasioni concrete, per colpa della scarsa precisione più che per merito delle difese. D'altronde, si affrontano due squadre falcidiate dalle tante assenze (Ranocchia, Donati, Maggio e Quagliarella, solo per fare qualche nome, sono giocatori che fanno la differenza) e questo non facilita il bel gioco. Per di più, la posta in palio è importante: il Napoli cerca di inserirsi nuovamente nella lotta per i posti Champions, mentre il Bari vuol chiudere con dignità una buona stagione, che avrebbe potuto anche riservare qualche soddisfazione in più agli uomini di Ventura, se gli infortuni non fossero arrivati a pioggia.
Lampo del Pocho - Il Napoli prova a "fare" la partita fin da subito, i pugliesi si preoccupano di ripartire rapidamente sfruttando la velocità di Alvarez, Barreto e Castillo. Le palle-gol sono rare, ma le migliori capitano alla squadra di Mazzarri: la parata più difficile del primo tempo deve compierla Gillet, che respinge un diagonale di Hamsik da posizione invitante. Il portiere belga, però, non può nulla al 28', quando Lavezzi esplode un destro da una ventina di metri e mette il pallone sotto la traversa. E' il gol che sblocca il risultato, ma non la partita: da lì fino all'intervallo si susseguono gli errori.
Errore di Bonucci - Il Bari inizia la ripresa con discreto piglio, ma al 12' viene tramortito dall'episodio che indirizza ancora più marcatamente la gara dalla parte del Napoli: Gazzi tocca il pallone in direzione di Bonucci, il difensore sbaglia il tempo dell'intervento e il pallone finisce a Lavezzi, che col destro fa doppietta. Una mazzata per i pugliesi, con Ventura che si vede costretto a cambiare qualcosa, inserendo Almiron e Sforzini al posto di De Vezze e del fischiatissimo Castillo.
Illusione Almiron - La mossa funziona, perché Almiron riapre la partita allo scoccare della mezz'ora, colpendo di testa un perfetto cross di Alvarez. E il Bari, che solo fino a qualche istante prima sembrava morto e sepolto, si regala un quarto d'ora finale di generoso assalto, sfiorando subito il pareggio con un cross che taglia l'area piccola avversaria e non trova deviazioni vincenti. Ma il risultato non cambia più. Il Bari incappa così nella quarta partita di fila senza vittorie e nella 15ª sfida consecutiva col Napoli senza successi. Mazzarri, invece, riassapora il gusto dei tre punti lontani dal San Paolo: non accadeva dal 24 gennaio, quando i suoi uomini si imposero a Livorno. (gazzetta.it - Stefano Cantalupi)
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