La cronaca:
Hamsik! Napoli al 2° posto. Colpaccio in casa Genoa. Un'incornata dello slovacco regala ai partenopei l'aggancio alla Lazio, nonostante l'espulsione di Pazienza nel finale. E' il quinto successo stagionale in trasferta. Rossoblù in partita solo nella ripresa, con gli innesti di Rudolf e Mesto. Gli azzurri si ritrovano con l'intera linea difensiva squalificata nel prossimo turno
GENOVA, 11 DICEMBRE 2010 - Premiata ditta Hamsik-Gargano, per matrimoni e gol pesanti. Come quello di Genova, dove i partenopei non vincevano dal 2002 (in serie B): il quinto successo esterno stagionale lancia il Napoli al 2° posto in classifica, al pari della Lazio che domani affronta la Juventus a Torino. L'entusiasmo è alle stelle, i piedi per terra. Anche senza Lavezzi, Mazzarri ha trovato l'equilibrio della grande squadra, contro un Genoa che stavolta non è bello - in stile Ballardini - né vincente. E quando non arrivano i punti, piovono i fischi. Quelli destinati a Mazzarri, l'ex tecnico della Samp non li sente: qui a Marassi, quest'anno, s'è già preso 6 punti. Il massimo.
UN TEMPO IN REGALO E' davvero troppo regalare un tempo a questo Napoli. Eppure il Genoa nei primi 45' ci riesce, con un approccio molle alla gara, giocatori che non girano - Veloso e Palladino su tutti - la difesa che affonda alla prima ondata partenopea: l'ingenuo fallo di Criscito su Maggio permette a Gargano di pennellare una punizione (contestata dai genoani) perfetta sul primo palo, che Hamsik trasforma in gol con facilità. Veloso, in marcatura, non salta neanche. La reazione dei rossoblù è in un'azione prepotente di Toni, che si libera di Cannavaro e crossa nell'area piccola. Solo Dossena evita il pari. Ma sono più le colpe di Palladino, schierato seconda punta come piace a lui, sempre in ritardo sulle sponde del compagno di reparto, mai un tiro e mai un recupero.
RUDOLF NON BASTA Ballardini lascia negli spogliatoi l'aplomb inglese, Palladino e Veloso e si ripresenta in campo con la rabbia della coppia Mesto-Rudolf. E' una scossa: già al 1' il Genoa recrimina per un mani in area di Maggio che non sembra tanto involontario. Clamoroso, addirittura, quanto succede 2' più tardi, con Ranocchia, Dainelli e Toni che si ostacolano in area nella più chiara occasione da rete concessa dal Napoli. Quando va così, la serata è stregata: Mesto scambia con Rudolf e calcia al volo il pallone di ritorno. Fuori. Va così fino al 94', nonostante l'espulsione di Pazienza (che entra sul pallone nell'azione del secondo giallo) per doppia ammonizione il Genoa non passa. Meriterebbe il pari per i secondi 45', non per l'andamento dell'intero match. (www.gazzetta.it - Claudio Lenzi)
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