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La cronaca:
Delirio Napoli, ancora Cavani. Lecce battuto in zona Mazzarri. Gol al 93' dopo che erano stati decisivi anche De Sanctis e Grava. Decide l'attaccante uruguaiano al 17° centro, dopo un primo tempo noioso e una ripresa piena di emozioni. Ora gli azzurri sono a -3 dal Milan, secondi insieme alla Lazio. Espulso De Canio.
NAPOLI, 19 dicembre 2010 - Il Napoli trova il quarto successo consecutivo in casa, e ancora una volta trova la vittoria a tempo scaduto, nell'ormai famosa "zona Mazzarri". L'1-0 con cui sbarra il passo al Lecce è infatti firmato da Cavani al 48' della ripresa, in un finale-thrilling in cui anche il Lecce, un minuto prima, sfiora il vantaggio con Corvia (salvataggio di Grava sulla linea): poi il ribaltamento di fronte e lo splendido gol con un potente destro da 25 metri. Dopo un primo tempo opaco, il Napoli nella ripresa è protagonista di un match di grande intensità e personalità, che legittima il risultato finale.
Squadre decimate Entrambe le squadre sono decimate dalle assenze: il Napoli deve fare a meno degli squalificati Pazienza, Cannavaro, Campagnaro e Aronica, oltre che dell'infortunato Lavezzi. E ancora che Cribari recupera (e gioca dal 1'), con Yebda che resta in forse fino all'ultimo, ma poi è gettato nella mischia da Mazzarri. La buona notizia è il recupero di Lucarelli, che però stavolta va in tribuna. In campo al suo posto c'è Zuniga, fra i più attivi del Napoli. Il Lecce, orfano di Chevanton (squalificato), Giacomazzi, Di Michele, Munari, Reginiussen, Ferrario e Giuliatto, risponde con Grossmuller in mezzo, e la coppia outsider Piatti-Ofere in avanti. Il primo tempo non è né bello né emozionante: parte meglio il Napoli, che già nei primi minuti si porta pericolosamente dalle parti di Rosati. Il Lecce però non solo tien botta, ma trova contromisure ed equilibri per imbrigliare la maggior iniziativa partenopea. Il Napoli dovrebbe cambiar passo e velocizzare l'azione ma non lo fa, e il Lecce ha buon gioco nel fermare le avanzate partenopee, con Donati abile nel disinnescare un paio di puntate insidiose. La miglior occasione capita al 37' a Zuniga, con Rosati che sventa in angolo. Il Lecce arriva una sola volta al tiro, con Vives che vede De Sanctis fuori posizione ma Grava devia la sua conclusione. Alla fine le occasioni da gol si contanto sulle dita di una mano, col Napoli che, stretto nella morsa fra il successo della Lazio all'ora dell'aperitivo e il k.o. di ieri sera del Milan, sente forse troppo il peso della classifica. Oppure è semplicemente stanco dopo le fatiche di Europa League contro la Steaua.
Chiamatele emozioni Dopo un primo tempo lento e noiosetto, la ripresa parte da subito su altri ritmi e una differente vivacità. Dopo una manciata di minuti Sosa prende il posto di Zuniga, ma è Rosati a dare spettacolo, con due mezzi miracoli in un minuto, su Hamsik e lo stesso Sosa. Latita ancora invece Cavani, ma l'atmosfera è di quelle che fanno presagire che qualcosa potrebbe cambiare, anche perché il Napoli è specializzato nell'andare a segno nella ripresa. Mazzarri - sempre in maniche di camicia - si affida, oltre che alla tradizione, all'innesto di forze fresche (prima Sosa, poi Dumitru al posto di Santacroce) e dà la carica ai suoi. Il Napoli prima tentenna, poi si scatena in un finale da assalto a Fort Apache: con Cribari, Sosa e Dumitru che sfiorano la rete. In mezzo, una occasione colossale per Piatti, che dopo aver superato un nugolo di avversari tenta anche di aggirare De Sanctis, che lo ferma. Ma non è finita, perché al 47' Grava salva sulla linea una conclusione a botta sicura di Corvia, smorzata dal portiere. Gol sbagliato, gol subito (e De Canio pure espulso per proteste): un minuto dopo Sosa lancia Cavani, che punta Rosati e lo batte con un gran destro. E' il suo decimo gol, ma soprattutto l'1-0 che conferma il Napoli al secondo posto nel ruolo, magari non esclusivo ma sicuro, di anti-Milan. (www.gazzetta.it - Livia Taglioli)
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