La cronaca:
Arcari esalta il Brescia. Napoli, la vetta si allontana. Nel primo tempo il portiere ospite para tutto, neutralizzando le conclusioni di Cavani, Hamsik e Zuniga. Mazzarri viene espulso per proteste - reclamava un rigore per un presunto fallo su Maggio - e nella ripresa le occasioni arrivano da entrambe le parti, con Caracciolo che nel recupero è ipnotizzato da De Sanctis sottoporta.
Napoli, 6 marzo 2011 - La voglia di riscatto del Napoli - dopo la batosta del Meazza - sbatte sui guanti di Arcari, che nel primo tempo para tutto e salva un Brescia tonico e lo tiene vivo nella corsa salvezza. Al San Paolo finisce 0-0, risultato che probabilmente ridimensiona i sogni scudetto - peraltro mai pronunciati - della squadra di Mazzarri, ora distante 8 punti dal Milan capolista e 3 punti dall'Inter prima inseguitrice. Il Napoli ce l'ha messa tutta, però: giocando un primo tempo adeguato, e una ripresa nella quale, pur di provare a vincere, ha rischiato di perdere. Ma l'occasione più nitida l'ha avuta Caracciolo, ipnotizzato da De Sanctis, nel recupero.
Arcari paratutto Il Napoli non sembra aver patito il contraccolpo psicologico del tracollo contro il Milan. Mazzarri lo presenta con Zuniga assieme ad Hamsik, a supporto di Cavani. E le occasioni fioccano dall'avvio: il Matador, scatenato, a caccia di gol, sfiora due volte il vantaggio, anche con un tacco favoloso. Ma qui comincia a mettersi in evidenza Arcari, il portiere del Brescia, che deve essere bravo, se constringe alla panchina Sereni. E infatti para tutto, nel primo tempo. Su Cavani, ma anche su Hamsik e Zuniga, che interpreta bene anche il ruolo di attaccante esterno di supporto. Il Brescia non rinuncia mai a ripartire, soprattutto con Diamanti, ma dietro patisce ad ogni accelerazione dei padroni di casa. Mazzarri si imbufalisce quando Maggio va a terra in area a contatto con Accardi: protesta in maniera plateale reclamando il rigore. Ottiene invece l'espulsione. All'intervallo è 0-0, ma il Napoli avrebbe meritato molto di più.
Si vede il Brescia Nella ripresa, quando il Napoli è palesemente stanco, quasi come fosse svuotato di energie senza Mazzarri in panchina. Gli ospiti si fanno venire allora una mezza idea, quella del colpaccio, e Diamanti prima e Caracciolo poi, che fa reparto da solo, ci vanno vicini. Il Napoli però è costretto anche a correre qualche rischio pur di andare a caccia dei tre punti, e così Mazzarri fa inserire altri due attaccanti, prima Mascara, che reclama un rigore e fa a spintoni con Mareco, e poi Lucarelli, subito bene in partita e che sfiora il centro personale in un paio di mischie, che il Brescia sventa anche con un pizzico di fortuna. Ma nel recupero la palla buona ce l'ha tra i piedi Caracciolo che messo in porta dal nuovo entrato Eder, si fa ipnotizzare da De Sanctis. I due portieri chiudono da migliori in campo: lo 0-0 finale è il risultato che premia i loro meriti. (www.gazzetta.it - Riccardo Pratesi)
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