La cronaca:
Un tempo da Napoli vero. 2-1 al Cagliari, il Milan è lì. La squadra di Donadoni entra in campo decisa e mette in difficoltà gli uomini di Mazzarri per tutto il primo tempo. Poi la doppietta di Cavani nella ripresa, intevallata dal gol di Acquafresca. Quindi il palo di Mascara e il forcing finale del Cagliari. Ora il Milan è a 3 punti, l'Inter a 1
NAPOLI, 20 marzo 2011 - La voglia dell'ex Donadoni si è vista tutta, nell'atteggiamento del Cagliari. E di conseguenza nelle difficoltà del Napoli per tutto il primo tempo del posticipo della 30ª giornata. Ma come spesso accade lo scossone di Mazzari nell'intervallo fa crollare anche i muri avversari, e infatti nella ripresa si è visto il vero Napoli. Quello che ora è a soli 3 punti dal Milan e a 1 dall'Inter.
Cagliari asfissiante Si parte, e il Cagliari mostra subito le sue intenzioni. Pressing alto per non dire asfissiante e grande aggressività. La stessa scelta dell'ultim'ora di Donadoni di schierare Missiroli invece che Lazzari sembra cercare maggiore fisicità in attacco. Così nella prima metà del primo tempo il Napoli soffre non poco l'avversario. Prova ne sia l'occasione più ghiotta del periodo: un diagonale secco di Acquafresca che finisce fuori per pochi centimetri. Però la veemenza dei rossoblù (al San Paolo solo rossi) ha inevitabilmente delle pause: succede dopo il 20', quando gli uomini di Mazzarri iniziano ad alzare il baricentro. E puntualmente ecco l'occasione da gol: la costruiscono alla mezzora Cavani e Pazienza, la conclude Lavezzi sfiorando il palo. Ma la partita non passa di mano, perché il Cagliari si rianima, ritrova l'aggressività iniziale e manda nuovamente Acquafresca a mettere i brividi al San Paolo: nuovo diagonale, nuova palla fuori di un niente.
Un altro Napoli Quello che torna in campo nella ripresa è però un altro Napoli, che mette subito in campo lo stesso piglio agonistico mostrato dal Cagliari nel primo tempo. I piedi, però sono quelli noti, e infatti nel giro di tre minuti Ariaudo si trova costretto a fare fallo in area su Lavezzi;: rigore che Cavani trasforma. E qui si vede il Napoli che ci ha abituato al gioco spumeggiante e spettacolare di una squadra sicura di sé. Sicura fin troppo, forse, perché nel suo momento migliore si fa infilare all'11' da Acquafresca, che in area nell'occasione fa quello che vuole: colpisce di testa sbagliando completamente,. va tranquillamente a riprendersi il pallone e lo mette dentro. Ma è un incidente di percorso, perché 5 minuti dopo Hamsik indovina l'assist giusto per mandare in gol Cavani, sul filo del fuorigioco. Poi è ancora Napoli vero, anche contro un Cagliari che ci prova caparbiamente fino all'ultimo: e potrebbe starci il terzo gol se un palo non respingesse un bel colpo di testa di Mascara. (www.gazzetta.it)
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