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La cronaca:
Milano, 01 febbraio 2012
Il Napoli non sa più vincere. Palo di Cavani, pari col Cesena. Spenti nel primo tempo, rianimati da Hamsik nella ripresa: al San Paolo finisce 0-0. Si allunga la striscia negativa degli azzurri. In campionato la squadra di Mazzarri proprio non va, ma pesano due errori arbitrali: al 2' Banti ferma Cavani (legno nella ripresa) che era dietro la linea dei difensori, nel finale annullato gol regolare a Pandev.
Restano le maniche di camicia di Mazzarri, in una notte spietata e gelata. Il Napoli è lento, il catenaccio del Cesena è d'altri tempi ma produttivo. Finisce senza gol, ma non senza emozioni: palo di Cavani (al 12' s.t.), Antonioli super su Pandev (al 25') e sull'uruguaiano (al 43' s.t.). E due erroracci di Banti: in avvio (al 2') Cavani non era in fuorigioco (lanciatissimo) e non era dietro i difensori nemmeno Pandev nel recupero quando gli viene ingiustamente annullato un gol. Il Napoli però si sveglia tardi e non è la squadra dei tenori o dei moschettieri. In campionato, è un altro Napoli.
Peccato originale - Quel lampo nella notte gelida del San Paolo è un prologo concentrato di speranze: secondo minuto, Cavani si apre un varco tra Moras e Von Bergen e sta per dare ad Antonioli il benvenuto a Fuorigrotta. Ma per Banti c'è il peccato originale, per lui è fuorigioco: eppure l'uruguaiano era in posizione nettamente regolare, errore grave che pesa. Il copione del primo atto del San Paolo è una bozza però alternativa a quel prologo di speranze made in Uruguay. I tenori sono quasi tutti fuori: Lavezzi squalificato, Hamsik in panchina, Cavani troppo solo. Restano i moschettieri: a Dzemaili viene chiesto di recitare la parte del vice-Hamsik. Quantità, sì generoso, ma si capisce che deve recitare un ruolo che non è il suo. Pandev è frizzante ma sterile: al 24', sfiora il gol (rasoterra a filo di palo), e tre minuti dopo scarica una fucilata sui pugni di Antonioli. Il Napoli spinge, ma non ha né gambe né forza. Quel prologo è stato tradito: Mazzarri si sbraccia ma il San Paolo non si scalda.Walter Mazzarri in camicia. Ansa
Miracoli Antonioli - A guardare Mazzarri in camicia, capisci che dentro brucia. Ma la sua creatua è sopita, addormentata sotto il grande freddo: il rock del San Paolo è solo un sottile ricordo. Per riscaldare Fuorigrotta ci vuole altro, e quell'altro può essere Hamsik. Ad inizio ripresa si riprende il suo posto (sotto la doccia Inler, ancora irriconoscibile), e scuote i suoi. Il Napoli è pimpante, Cavani trova una spalla: sontuoso nello stacco (al 12'), ma sfortunato nel colpire il palo pieno. Poco dopo, percussione di Cavani che per pochi centimetri non trova l'assist a un tutto solo Hamsik. Il Cesena resta compatto - dentro anche Guana - e rintuzza con un catenaccio senza falle. Pandev ha brio e bollicine: il suo guizzo (al 25') è un brivido lungo la schiena dei tifosi del Cesena, ma Antonioli intercetta. Al cileno Vargas, Mazzarri chiede negli ultimi 20' - con un Napoli supersbilanciato - una piccola impresa. Ma i miracoli li fa Antonioli: prima ravvicinato su Pandev, poi su girata di Pandev. Il Napoli un gol nel finale lo segna anche, con Pandev al secondo di recupero. E' inutile: Banti (assistito male) annulla per un fuorigioco che non c'è. (www.gazzetta.it - Mario Pagliara)
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