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La cronaca:
NAPOLI, 1 maggio 2012
Napoli, missione compiuta. Il Palermo senza scampo. Finisce 2-0: rigore di Cavani (mano involontario Milanovic) e poi Hamsik su invenzione di Pandev e la volata Champions parte alla grande per gli azzurri. Ma i rosanero cadono con onore: generosi e nella ripresa a lungo in attacco. E' pesata l'assenza di Miccoli
Meno due al termine ed il Napoli aggiunge altri tre punti pesanti alla sua classifica. Sono tre le vittorie sommate nelle ultime quattro partite, mentre il Palermo ne ha raccolta una sola nelle ultime 12. Un successo che tiene saldamente il collettivo napoletano al terzo posto e, quindi, in piena lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. Resta la rabbia del Palermo per un rigore che non c'era e che è servito al Napoli per sbloccare la partita.
Rigore dubbio Partono di slancio, i napoletani, con Maggio che comincia a spingere sulla fascia destra, mentre Pandev evidenzia qualcosa del suo estro con un paio di ripartenze che aprono la difesa del Palermo. Ma è Gokhan Inler ad impressionare Viviano con un gran sinistro dal limite: il pallone sbatte sull'incrocio dei pali (5') ne finisce fuori. L'occasione scuote l'avversario che in un solo minuto crea due palle gol con Ilicic e Hernandez, entrambe respinte da De Sanctis (7'). Gargano e Inler cercano prevalentemente Maggio che va via a Bertolo con estrema facilità, mentre i cross di Pisano non trovano la deviazione degli attaccanti. La partita si sblocca per un fallo di mano di Milanovic su cross di Pandev, ma il pallone sbatte prima sulla coscia del difensore e poi sul braccio. Dunque, rigore dubbio che De Marco fischia, provocando la reazione di Mutti che dalla panchina ha urlato: "E' uno schifo, vergogna". Dal dischetto batte Cavani (16') che sale a quota 23 nella classifica dei cannonieri.
In discesa Dopo quest'episodio, per il Napoli diventa tutto più semplice. Pandev continua a fare il fenomeno e da una sua giocata nasce il secondo gol: è bravo, Hamsik (35'), a battere Viviano in uscita con un tocco di sinistro, sul suggerimento dell'attaccante. Sul piano tecnico, il tridente napoletano fa la differenza anche se la consistenza del Palermo, privo davanti di Miccoli, è davvero scadente. E lo diventa ancor di più nel momento in cui Ilicic è costretto ad uscire per infortunio (5'): al suo posto, Mutti inserisce Mehmeti. C'è il vantaggio da gestire ed il Napoli lo fa senza grossi patemi. Dalla panchina palermitana viene ordinato un altro cambio: esce Milanovic, un difensore, ed entra Zahavi, un trequartista, mentre Migliaccio arretra al centro della difesa. Intanto, Paolo Cannavaro arriva in ritardo per l'appuntamento con il gol su un cross di Hamsik (23') e l'arbitro annulla il gol di Hernandez (26') per fuorigioco. Il San Paolo applaude l'uscita di Goran Pandev (30') e l'ingresso in campo di Lavezzi. Ed è proprio il Pocho a turbare la serenità della difesa palermitana volando via in velocità: Cavani spreca il suggerimento del compagno. Mazzarri richiama in panchina Hamsik per Dossena che va a sistemarsi sulla sinistra, mentre Zuniga rileva i compiti dello slovacco. I tentativi del Palermo si perdono negli ultimi venti metri, dove Cannavaro, Fernandez e Aronica lasciano poco spazio a Hernandez e Mehmeti. Il fischio finale di De Marco chiude una partita senza storia. (www.gazzetta.it - Mimmo Malfitano)
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