La cronaca:
NAPOLI, 06 gennaio 2013
Napoli-Roma 4-1, Cavani tripletta da urlo. Zeman travolto, Mazzarri al 3° posto. L'uruguaiano segna una tripletta: capocannoniere con 16 gol. Accorcia Osvaldo, poi Maggio. Mazzarri rivede la Juve (-7). I giallorossi, meno brillanti del solito, stoppati da un grande De Sanctis. Espulso Pjanic. Al San Paolo è festa per oltre 50 mila spettatori.
Sedici gol in A, 25 in 23 gare ufficiali. Edinson Cavani si veste da re magio e porta una tripletta d'oro al Napoli nello scontro diretto del San Paolo per la corsa Champions contro la Roma. Il derby del gol finisce 4-1 (segna anche Maggio) ed è questa la novità, la seconda miglior difesa del campionato chiude in gabbia il miglior attacco ridisegnando i piani alti della classifica alla fine del girone d'andata: dietro alla Juve sconfitta, ora c'è la Lazio a -5 e i partenopei a -7, davanti a Fiorentina e Inter. Nonostante la rete di Osvaldo, Zeman vede il terzo posto lontano come la Florida indigesta delle vacanze di Natale.
MATADOR L'immagine della partita è il Matador che lascia il campo con il pallone sotto braccio, come solo i grandissimi possono fare. Il presidente del Napoli De Laurentiis ha detto che non lo venderebbe neanche per 55 milioni e ha ragione: il Matador vede rosso e si trasforma in toro, punendo la Roma di Zeman per tre volte, sfiorando il poker e anche il quinto. Davvero in serie A non c'è giocatore più forte di lui, nemmeno quello Stephan El Shaarawy che deve abbandonare momentaneamente il trono di miglior marcatore.
DOCCE GELIDE E pensare che tra campionato e coppe il Napoli non vinceva nel fortino del San Paolo da un mese: c'è voluta la Roma di Zeman per trovare gli spazi e i gol della rinascita, andata in scena con lo stesso copione. Inizio del match o inizio ripresa non fa differenza, con i giallorossi ancora negli spogliatoi, almeno con la testa, per i partenopei è stato un gioco da ragazzi chiudere i conti: già al 4' l'1-0 di Cavani che raccoglie il delizioso assist di Pandev e supera Goicoechea; poi al 3' della ripresa, sempre con l'uruguiaiano che controlla spalle alle porta e raddoppia di controbalzo.
ROMA AL TAPPETO Due gol di scarto sono un handicap troppo grande da recuperare anche per la Roma di Zeman, tanto ballerina dietro quanto efficace davanti, addirittura sprecona: Destro si presenta davanti a De Sanctis ma il portierone del Napoli dice "no" in uscita bassa, poi è Pjanic a provarci dal limite e la smanacciata in angolo fa il resto. Stesso copione nella ripresa, quando un minuto prima del terzo gol c'è il doppio miracolo su Lamela e Pjanic, prima che Bradley mandi all'aria i piani di rimonta sbagliando un "rigore". Ribaltamento e colpo di testa, Cavani chiude la partita.
CORSA SCUDETTO Osvaldo, appena entrato, accorcia imbeccato da Pjanic, che poi si fa espellere per doppia ammonizione. Totti ci prova soprattutto su punizione, ma trova sempre la barriera, e quando pennella assist c'arriva prima De Sanctis. Dall'altra parte segna Maggio, in attesa di Armero. L'unica cosa che dura fino al 90' è il balletto di Piris e Castan appresso a Cavani, indomabile e imprendibile. I 115 gol di Maradona, che gli ha fatto i complimenti, sono sempre più vicini e basta questo per tenere ben presente il Napoli nella corsa scudetto. I 50 mila del San Paolo ci credono, e Mazzarri? (www.gazzetta.it - Claudio Lenzi)
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