La cronaca:
Napoli, 2 febbraio 2013
Napoli-Catania 2-0, Mazzarri aggancia la Juve grazie a Hamsik e Cannavaro. Notte da capolista per gli azzurri che conquistano il sesto risultato utile consecutivo e agguantano momentaneamente i bianconeri. Gol e assist per lo slovacco, i siciliani protestano per un mani di Zuniga in area
Il sogno di una notte di mezzo inverno si materializza al minuto 31 del primo tempo: il Napoli non trova spazi, sembra aver rallentato anche il ritmo, poi un tiro deviato, la palla che finisce a Hamsik, et voila, riecco gli azzurri in vetta. La scalata interrotta il 20 ottobre, dopo aver perso lo scontro diretto con la Juve, riprende grazie al 2-0 sul Catania: per una notte, almeno per una notte, Mazzarri è di nuovo in testa alla classifica, insieme ai bianconeri. Alle 14.25 di domenica, dopo che sarà finita Chievo-Juve, l'inseguimento potrebbe ricominciare, aspettando lo scontro diretto del 1° marzo. Ma intanto Cannavaro e compagni mettono pressione ai campioni d'Italia con il sesto risultato utile consecutivo. Il sogno di Maran, invece, si interrompe: il record di quattro vittorie di fila non arriva.
meriti Mazzarri ha vinto la partita sfruttando le migliori armi a sua disposizione. Innanzitutto ha disarmato il Catania: non è andato allo sbaraglio con la difesa a 4 dall'inizio, ha scelto di lanciare Grava al debutto in campionato, ha confermato il fido scudiero Mesto come primo rincalzo sulle fasce tenendo in panchina Armero e avanzando il baricentro dell'ex genoano e di Zuniga sull'altro fronte, ha costretto Barrientos e Gomez a restare bassi. Così il Catania, che ha nei movimenti del tridente la sua forza, si è ritrovato spuntato. Il resto l'ha fatto Hamsik, con il suo nono gol in campionato (tanti quanti ne aveva realizzati l'anno scorso), il settimo assist e una prestazione da trascinatore: nel giorno in cui Cavani fa cilecca in attacco (pur restando encomoabile per l'aiuto in copertura), è una grande dimostrazione di personalità. Il gol, arrivato dopo un tiro deviato di Zuniga, dimostra la sua capacità di inserirsi negli spazi: si è liberato della marcatura di Capuano e ha segnato da due passi. Stesso discorso per il cross da cui è nato il raddoppio di Cannavaro (44'): palla vagante e Marek è lì, pronto a sfruttare tutte le occasioni. E per lui anche il passaggio a centro area è un gioco da ragazzi.
proteste e simboli Un mani di Zuniga in area (giudicato involontario) e una manata di Grava a Gomez (sanzionata con un cartellino giallo) sull'1-0, un gol giustamente annullato a Bergessio per fallo su Zuniga sul 2-0 in apertura di ripresa, un mani di Behrami a centrocampo non visto per un possibile doppio giallo. Il Catania ha protestato in diverse occasioni (leggi le recriminazioni di Maran), ma in nessuna di queste sembra che Calvarese abbia commesso errori gravi.
I siciliani, piuttosto, possono recriminare per un errore di Barrientos a tu per tu con De Sanctis sull'1-0: i rossoazzurri hanno avuto una reazione veemente e il gol avrebbe spento subito l'entusiasmo del Napoli. Mazzarri spesso nel dopo-gara parla dell'importanza degli episodi: la sua squadra sembra avere sempre più la forza di girarli a suo favore. Una ripresa senza affanni, poi, con il Catania semi-addormentato, conferma questa ipotesi. Nel giorno in cui Grava torna in campo (e la difesa resta inviolata) e Cannavaro torna al gol, il pensiero va inevitabilmente a quel -2 e alle squalifiche poi cancellate. Era un Napoli arrabbiato e a -11: oggi è un Napoli sereno e in vetta. E fa paura alla Juve. (www.gazzetta.it - Ivan Palumbo)
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