La cronaca:
Roma, 9 febbraio 2013
Lazio-Napoli 1-1, esulta solo la Juve. Floccari gol, Campagnaro si inventa il pari. Super Floccari porta in vantaggio la squadra di Petkovic, che spreca più volte il 2-0. Traverse di Cavani e Inler, poi nel finale gran gol di Campagnaro. Nel recupero ancora Floccari: traversa! L'Olimpico applaude, ma a gioire è Conte che allunga su Mazzarri Sergio Floccari festeggiato da Hernanes e Radu dopo l'1-0.
Cavani? No. Hamsik? No. E' Hugo Campagnaro a trovare a 4' dalla fine il prezioso gol dell'1-1 all'Olimpico con la Lazio. Con un gesto tecnico all'altezza dei due fuoriclasse che l'italo-argentino, a fine contratto, saluterà a fine stagione. Finisce in parità una partita emozionante fino alla fine, in cui la Lazio ha da recriminare qualcosa in più. La squadra di Petkovic, che manca più volte il 2-0, soffre solo nel finale e nel recupero potrebbe ancora vincere. Da elogiare anche il Napoli, che dopo una serata complessivamente negativa, porta via un punto che alla fine peserà. Gli azzurri, molto più imprecisi del solito, fanno una gran fatica a costruire. Viene premiato il coraggio di Mazzarri, che finisce la partita con Hamsik mediano e in campo contemporaneamente Cavani, Pandev, El Kaddouri, Insigne (positivo il suo ingresso al posto dell'infortunato Behrami) e Calaiò.
MEGLIO LA LAZIO Petkovic lascia Saha in panchina e gli preferisce Floccari. Scelta eccellente. L'ex Atalanta finalizza la miglior partenza dei suoi con un controllo in area e gol di sinistro, dopo una bella giocata di Konko a destra. Bel gol, ma la difesa del Napoli, Cannavaro su tutti, non è impeccabile. Mazzarri, che preferisce Gamberini a Britos e conferma Mesto, stavolta abulico, a destra, assiste perplesso all'inizio dei suoi. Sbaglia l'approccio il Napoli, che va sotto e potrebbe prendere il secondo se Candreva non venisse neutralizzato da De Sanctis e Floccari non stampasse sul palo un gran destro da fuori area. E' in difficoltà il Napoli: Inler e Behrami sono scolastici, Pandev si vede poco e Zuniga è l'unico a provare qualcosa sugli esterni pur soffrendo Candreva. Proprio una giocata tra il colombiano e Cavani, col Matador a far tremare la traversa di testa, è l'unica vera occasione del Napoli nei primi 45'. Troppo poco.
PRODEZZA Petkovic, che dopo 18' perde Mauri, tiene dietro la Lazio. Che, come spesso le accade, difende bene. Il tema della ripresa è costante: il Napoli attacca ma crea poco. Almeno fino alla mezz'ora. Quando il pressing laziale perde efficacia. Petkovic leva anche Hernanes per Cana, ma la squadra fa più fatica a ripartire. Non che davanti a Marchetti succeda chissà cosa. Anzi, è Lulic a divorarsi il 2-0 dopo un erroraccio di Cannavaro. Marchetti si deve aiutare con la traversa sul missile da fuori di Inler. Ma prende gol solo sulla gran girata di Campagnaro, dal corner successivo. Una vera prodezza. Senza cui la partita sarebbe facilmente finita 1-0.
CHE RECUPERO Il finale, come spesso accade con le squadre stanche e lunghe, è la parte più gustosa. Pandev stuzzica Marchetti, poi Floccari trova la traversa da due passi su cross di Candreva. E qui si poteva fare meglio. Avrebbero poturo vincere entrmbe le formazioni (più o meno in pari le vere occasioni da gol ed i legni colpiti) per cui il pareggio è sostanzialmente giusto. Ma questo Napoli è squadra vera: anche nelle serate non brillanti fa risultato. Mica poco. (www.gazzetta.it)
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