La cronaca:
Pescara, 27 aprile 2013
Gli azzurri faticano nel primo tempo, poi lo svizzero sblocca il risultato e diventa tutto più facile: Milan a -10, Champions diretta sempre più vicina, rimandata di almeno una settimana la festa scudetto della Juve
Il gol di Goran Pandev che ha di fatto chiuso Pescara-Napoli al 13' del secondo tempo ha sancito un momentaneo verdetto e dato un doppio segnale agli azzurri: la certezza è che la Juve dovrà attendere almeno una settimana prima di celebrare il secondo scudetto consecutivo, ma ciò che più interessa ai tifosi partenopei è che l'accesso diretto alla Champions è ormai blindato grazie al 3-0 all'Adriatico, con un provvisorio +10 sul Milan da gestire nelle ultime 4 gare (5 per i rossoneri). L'altra nota positiva è che per la prima volta in 5 partite senza Cavani, il tandem Pandev-Insigne produce un gol partendo dal 1'. Per chi sogna un progetto in stile Zidane (via una stella, dentro 4 campioni con i soldi incassati dalla sua cessione), magari è un segno del destino. Come dire: si può fare. Anche se la partita, in realtà, ha confermato che senza il Matador, oggi, non è e non può essere lo stesso Napoli, malgrado le dichiarazioni di circostanza di Mazzarri e la visione ottimistica di Britos.
limiti Lo specchio delle difficoltà è visibile nel primo tempo: un Pescara tatticamente accorto, con i baby Di Francesco e Caprari a dare manforte sulle fasce ai due terzini e Sculli a disturbare i difensori nella fase di impostazione, tengono a bada il Napoli. Che in realtà gioca abbastanza bene, quando allarga il gioco sulle fasce laterali, andando vicino al gol con Hamsik e Insigne (che ne segna anche uno in netto fuorigioco) e si scontra con il super Pelizzoli delle ultime settimane, ma andando in difficoltà quando cerca gli iserimenti centrali dove gli attaccanti si scontrano contro una muraglia di difesìnsori pescaresi.l
Gli inserimenti di Dzemaili trovano impreparata la difesa del Pescara in un paio di circostanze, ma non vengono ripetuti. Inler, al rientro da titolare dopo 5 gare da spettatore, prova a dimostrare a Mazzarri che ha avuto torto a lasciarlo fuori. Il suo ritmo è sempre compassato, ma di fatto sono i suoi cross (cioè i suoi piedi buoni) a creare i pericoli.
un-due-tre Sembra invece un caso che dal sinistro di Inler arrivi il gol che sblocca la partita dopo 50 secondi della ripresa: la deviazione decisiva è di Capuano, ma il tabellino segna il nome dello svizzero, che già all'andata avviò il 5-1 del Napoli realizzando poi una doppietta. Il gol sveglia Pandev, mai pericoloso nel primo tempo: il macedone prima fallisce a botta sicura il 2-0, poi lo trova sfruttando il solito errore difensivo del Pescara, con Cosic che lo lascia incredibilmente girarsi, ma il suo controllo è delizioso. E per lui è il quarto gol nelle ultime 6 gare. Il resto è noia o quasi: Insigne spreca a tu per tu con Perin (e conferma di essere ancora poco concreto sotto porta), Dzemaili firma il tris con un gran tiro da fuori segnando la sesta rete in campionato, esattamente come Pandev e soprattutto Inler, cui ha rubato il posto. Stavolta non c'era bisogno della corsa di Behrami: il sesto risultato utile consecutivo proietta il Napoli verso la Champions. Si aspetta solo la conferma aritmetica, come per la retrocessione in B del Pescara. (www.gazzetta.it - Ivan Palumbo)
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