Cava Grande è un vero e propio canyon che si estende
per 10 Km nell' altopiano dei monti Iblei ; raggiuge la larghezza massima
di 1.2 Km presso la confluenza di Cava Passetti , i versanti di Cava Grande
toccano la quota più alta presso Monzello di Pietre 507 m e in
prossimità del belvedere di Avola Antica si raggiunge la profondità
massima 320 m.; il fiume che la percorre e da cui la cava prende il nome
è il Cassibile, chiamato dai greci Kacyparis, la
sorgente principale del fiume si trova presso il Feudo Baulì e
da origine al fiume Manghisi a cui si uniranno più a valle altri
tre affluenti Cava Manghisi, Cava Mazzone-Celso-S. Marco-Putrisino e Cava
Testa dell'acqua-Buongiorno; la confluenza del affluente Cava Testa dell'acqua-Buongiorno
è l'ultima da qui in poi il Cassibile non riceve più affluenti.
Tutte le acque sono captate da una presa (diga) che le convoglia dentro
la condotta che serve la centrale dell'Enel che si trova a valle. Quindi
tutte le acque che scorrono dalla presa fino a valle derivano da numerose
sorgenti incontaminate sparse lungo la cava.
Il letto del fiume è caratterizzato dalla presenza di numerosi
laghetti, piccole cascate e marmitte (cavità cilindriche formatesi
dal azione concomitante del erosione dell'acqua e dalle pietre portate
dalla corrente), i laghetti di grandi e medie dimensioni sono più
di venti, quelli più frequentati sono si trovano a metà
cava presso il secondo belvedere di Avola antica e sono raggiungibili
grazie al sentiero Scala Cruci, in generale tutti gl'altri laghetti
si trovano in posti difficilmente accessibili, in quanto non serviti da
sentieri, o con sentieri abbandonati l'unico modo per raggiungerli è
percorrere il letto del fiume risalendo dalla foce ma tale metodo, oltre
essere sconsigliato dal ente gestore della riserva è piuttosto
impegnativo e pericoloso.
I sentieri presenti sono innumerevoli, si tratta di antiche trazzere percorse
anticamente dai pastori e tutt'ora si trovano in pessimo stato e solo
pochi sono facilmente percorribili, il corpo forestale propone come sentiero
fruibile solo il sentiero di Scala Cruci, ma diversi sentieri che
si trovano a monte come il sentiero della Prisa, il sentiero
a mezzacosta (non interamente percorribile) e le due regie
trazzere che portano una al mulino di Petracca e uno al mulino Papa si
trovano in condizioni discrete e sono agevolmente percorribili, anche
se prive di steccati e di manutenzione annuale.
Le tracce della presenza del uomo a Cava Grande si perdono nella notte
dei tempi, i primi insediamenti umani sono da attribuire a una tribù
sicula che si stabili nella cava intorno al XI e il IX a.C. testimonianze
della loro presenza sono: la necropoli sul Cugno Mola, sul Cozzo Spineta,
Cugni di Fazio e quelle di Monte d'Oro.
I Siculi ersero i loro villaggi in luoghi strategici : all' entrata della
cava, in modo da poter controllare la pianura sottostante e il mare e
nella Grotta della Cunziria, anche conosciuta con il nome Grotta dei Briganti.
Un altro imponente insediamento, conosciuto come i Dieri (dall'arabo
Diyar che vuol dire casa rupestre), si trova a monte del belvedere
di Avola Antica, si tratta di un villaggio trogloditico di dimensioni
notevoli, ha 140 ambienti collegati tramite camminamenti o gallerie disposti
su più livelli, il villaggio si estede per più di un chilometro
sul costone roccioso.
La presenza dei Greci è testimoniata dalla presenza di resti di
pochi monumenti sul Monte d'Oro e sul Cugno Mola.
I Bizantini sfruttarono e modificarono i vecchi insediamenti trogloditici
e siculi (Dieri e la Grotta della Cunziria), la civiltà bizantina
prosperò intorno al IV-IX d.C., costruì monasteri e varie
chiesette ipogeiche. Nella riserva oltre le bellezze naturali e archeologiche
è presente un esempio di archeologia industriale, con la centrale
idroelettrica costruita tra il 1908 e il 1910 quasi alla fine della cava
ad altezza dei Cugni di Fassio e Tangi, essa è un
esempio di come un opera di notevoli dimensioni si possa adattare all'
ambiente circostante senza stravolgerlo; il complesso della centrale idroeletrica
comprende: la deviazione(Prisa) delle acque a monte (circa a 3,5
Km dal inzio della cava ), la condotta forzata che le porta l'acqua fino
alla centrale e il villaggio Enel abitato fino alle fine del 1960 dagli
operai che lavoravano alla centrale. La centrale funziona ma l'intero
processo è automizzato.
La riserva naturale di Cava Grande del Cassibile è stata instituita
il 13.7.1990 copre una superficie di Ha 2.760,00.00 (riserva più
preriserva); è sita nel territorio di tre comuni Avola, Noto e
Siracusa.
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