Anno 6 n° 2 - 31 Maggio 2003 |
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Indice: Giubbe Verdi |
Certosa e Sacconi ancora all'asciutto
E venne il giorno della tanto agognata vittoria. Dopo 6 anni di proclami e di altrettante batoste, quando ormai, specie dopo il sorteggio, non ci sperava più nessuno, il Centro Storico vince il settimo Palio delle Contrade, detto anche secondo Palio di San Cristanziano con 1322 punti di sutura per la cavalla arabo-sarda operata d’urgenza per ernia del disco. La povera cavalla dei nero-verdi, per tre interminabili tornate, ha dovuto portare a spasso la imponente mole e la predominante stazza del cavaliere Cesare Foglia. In molti si sono chiesti: “Ma pesa di più il cavallo o il cavaliere?”. Purtuttavia le regole della fisica sono state stravolte e il Centro Storico porta a casa la sua prima vittoria. Ma come già l’anno scorso abbiamo dimostrato i reali motivi del successo di Piano Selva (ricordate le campane, o meglio bidoni, della raccolta differenziata?), anche quest’anno abbiamo una motivazione inconfutabile della vittoria del Centro Storico. A parte l’indubbia impresa della cavalla eroica, il grande merito del successo va senz’altro attribuito alla Giacche Verdi (no, non vi preoccupate Bossi non c’entra nulla). Senza la loro presenza, tanto cara agli animali, quella povera cavalla non ce l’avrebbe mai fatta e sarebbe stramazzata al suolo prima della fine. La presenza delle Giacche Verdi, tanto sbandierata e ostentata dallo Sga-speaker, è stata determinante per una certa contrada. Le Giacche Verdi hanno dato grande sostegno morale al cavallo del loro colore in cambio di… banconote rigorosamente nero-verdi (petro-dollari?). E le altre contrade? Sorride prima e raccoglie poi 1296 punti-bestemmia Caselle, per la sfortunata terza tornata del loro cavaliere Mimmo Spinelli. Ma sinceramente a pochi avrebbe fatto piacere la terza vittoria di Caselle a parte il solito sparuto e spaurito manipolo di pseudo-sostenitori arancioni. Borghetto attendeva invano la quarta tornata credendo, come d’altronde il cavaliere Fabrizio Foglia, che nella prima tornata non si gareggiasse ma si facesse solo un giro di ricognizione. Alla fine 1274 imprecazioni per il primo anello mancato che se centrato la vittoria avrebbe portato (che rima baciata!). Piange la Certosa, prima assoluta nella coreografia, ma solo quarta con il suo cavaliere Tony Marini. Piange 1100 lacrime di rabbia per l’ennesima delusione e per il presunto tradimento dell’ex Spinelli. La Sacconi, inferocita con il proprio cavaliere Oscar Trasarti (o Trasatti), oggetto di circa 967 insulti, non sa più che pesci (o meglio pecore) prendere. Alcuni sostengono che il cavallo da sei-sette anni a questa parte sia sempre lo stesso e che non becca un anello: forse, però, gli anelli li deve prendere il cavaliere e non il cavallo! E chiudiamo con la contrada più acquuuooosa cioè Piano Selva. Malgrado i bellissimi denti bianchi del cavallo, che usa un dentifricio al fluuuoooro, la Uazza ha chiuso tapinamente ultima con il nuovo record negativo (705 miseri punti) da quando esiste la Giuria Ufficiale (che ha sostituito la famosa giuria “Cinque e quattra nove” fatta in casa). Il cavaliere Luca Mancinelli, subito dopo la terza tornata sulla pista a forma di otto, è stato mandato all’Autoscuola Val Vibrata per un veloce ripasso della segnaletica stradale e poi a lezioni di aritmetica perché ancora confonde l’otto con il nove. In conclusione ricordiamo: tre vittorie per Piano Selva, due vittorie per Caselle e una vittoria a testa per Borghetto e Centro Storico. LE SO TUTTE! NCN Classifica ufficiale (servizio fornito da CEB & SVPS) Per commenti, lagnanze, insulti, lodi e quant'altro potete indirizzare messaggi di posta elettronica al seguente E-mail: lufaggio@excite.com |
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