Anno 1 n° 1 - 24 Maggio 1998


Indice:

Editoriale

Polemica Borghetto

I verdi de lu Castellucce

In breve

Perdere per un anello

Pubblicità

 

Il bellissimo stendardo del Centro (foto More)

I verdi de Lu castellucce
Gioia e dolore per i contradaioli della "genesi" dell' "origine" del "tutto", in poche parole del centro storico. Ancora una volta il famigerato detto "quando il culo la ragion sovrasta, il culo vince e la ragion non basta", ha trovato conferma. Che non c'era proprio niente da fare si era capito già dal venerdì, giorno prima della contesa, quando per la seconda volta consecutiva è capitata ai verdi l'accoppiata "ceccarelli-saveria", triste retaggio dell'anno precedente. Infatti, come era prevedibile, la lentezza dell'equino e la poca perizia del fantino (t'è piaciuta la rima?), stavano portando per l'ennesima volta i centraioli verso il fondo della classifica, quando per alcune circostanze fortuite, tornata nulla della Rota e soprattutto "rospaggine" del fantino del Piano Selva, si é verificato l'impossibile: il centro é riuscito a raggiungere il quarto posto. Fortunatamente alla scarsa capacità dei “Ceccarelli-Saveria” faceva da contrappeso la grande, immensa, spumeggiante, indicibile, magnificente, splendida, sontuosa, meravigliosa, incommensurabile coreografia dei verdi contradaioli. Belli come la loro dama (la più bella, mor’!!!) caldi come il sole, dolci come il miele, davano quel qualcosa in più che non si poteva certo trovare nei tristi rappresentanti delle altre contrade. Grazie ragazzi, f'rtuna ch' ce stavat' vu. (SVPS)