< home page  < diario di bordo  < (p)assaggi

DIARIO DI BORDO di paolo diociaiuti.

Email:paolo.diociaiuti@inwind.it

(Appunti della lezione del 13 Maggio 2002)

 

"Interconnessioni dinamiche".

Entriamo nel sesto ciclo di lezioni "Interconnessioni dinamiche. Strutture gerarchiche e modelli intelligenti" con il quinto ed ultimo quesito di Leonardo.

Quinto quesito di Leonardo.

Nella lezione "Centro di gravità impermanente" abbiamo visto come elaborare un formalismo forte, efficiente ed intelligente per creare oggetti tridimensionali. Ora resta da definire come è possibile, all'epoca di Leonardo, trasmettere informazioni tridimensionali in modo altrettanto efficiente ed intelligente.

Questo, però, sarà solo il punto di partenza per vedere come sia possibile GESTIRE e ORGANIZZARE questo tipo di informazioni. Arriviamo a definire un livello di "intelligenza" nella organizzazione e gestione dei dati superiore a tutti quelli visti con i 4 quesiti di Leonardo (logica Raster, vettoriale, dati strutturati, dati tridimensionali).

La soluzione al quinto quesito. Il BLOCCO BASE.

Se voglio "trasmettere" cinque CUBI a distanza, una possibilità è certamente quella di spedire sottoforma di codice il LISTATO che descrive ciascuno dei solidi. Questo non è metodo efficiente: la quantità delle informazioni da scambiare è molto grande e per molti aspetti ripetitiva. La considerazione da fare è che stiamo trasmettendo pur sempre dei CUBI, cioè lo stesso tipo di ENTITA'. Questa considerazione consente di compattare  moltissimo la quantità di informazioni da trasmettere. Prima di tutto costruiremo un CUBO BASE, una Shape con l'intero listato necessario a descriverlo. Inviamo il listato del cubo base. Una volta che il pacchetto descrittivo il cubo base arriva al destinatario, per comunicargli i rimanenti 4 cubi non sarà necessario ripetere per intero altri 4 listati. E' sufficiente indicare un punto base del cubo base e trasmettere le coordinate dei punti dove "piazzare" il cubo base. In termini di trasmissione è sufficiente spedire 1 solo listato intero più altre poche righe di dati. Il guadagno in efficienza è evidente. Se i cubi non sono tutti uguali è sufficiente inviare altre poche righe di dati relative alla SCALA, alla ROTAZIONE (anche ad altri connotati come il colore etc.). Infatti le operazioni congruenti con la natura del blocco base sono: Localizzazione, Scala, Rotazione.  Anche in questo caso il vantaggio di adoperare il CUBO BASE non diminuisce. In termini più generali parliamo di BLOCCO BASE.

Questo tipo di logica viene definita in diversi modi: ASSOCIAZIONISMO, BLOCCHI (in ambiente AutoCAD), SIMBOLI, etc.

Abbiamo guadagnato molto in efficienza del sistema, ma questo risultato è solo una minima parte del vantaggio che il metodo offre in termini di INTELLIGENZA. Ancora: questa logica ha delle ricadute rilevanti al livello di progettazione.

I vantaggi della logica oltre l'efficienza. Strutture gerarchiche.

L'organizzazione delle informazioni 3D secondo il modello illustrato

  • conferisce alla struttura delle informazioni una "esplosiva" DINAMICA INTERNA, cioè la possibilità di introdurvi dei mutamenti veloci ed efficienti.
  • stabilisce una SINTASSI degli elementi utilizzati.
  • consente la creazione di LIBRERIE.
  • stabilisce una relazione di DISCENDENZA tra blocco madre e figli, quindi la creazione di MONDI COMPLESSI.

Costuzione del modello gerarchico. Quando si inizia la costruzione di un modello di questo tipo, il punto di partenza consiste nella creazione di uno (o più) BLOCCO BASE, siamo al livello dei "primitivi". Poi il blocco base può essere moltiplicato ed impiegato ad un livello successivo a quello primitivo. In questo passaggio il blocco base può assumere diverse configurazioni, modificando opportunamente i termini che lo descrivono. Le diverse configurazioni  assunte dal blocco base vengono definite ISTANCE. Non è possibile fare un RESHAPE del blocco base ad un livello successivo al primitivo, cioè non posso rompere la natura della ISTANCE. Questo è il vincolo che caratterizza le ISTANCE. Continuando nella costruzione, possiamo unire delle istance in AGGREGAZIONI più complesse e utilizzare queste aggregazioni introducendole e manipolandole a livelli successivi. In questa maniera si determina una COSTRUZIONE GERARCHICA nella quale esistono delle precise relazioni di discendenza tra elementi appartenenti ai diversi livelli.

Possiamo, ad esempio, chiedere di nascondere alcuni livelli della gerarchia. Possiamo modificare elementi a monte e verificarne le ricadute a valle. Possiamo arricchire degli elementi ad un determinato livello ed immediatamente l'elemento sarà modificato in tutte le ricorrenze. In generale, è possibile intervenire selettivamente ai diversi livelli dell'ALBERO GERARCHICO.

Abbiamo creato un mondo di relazioni sintattiche e performative, utilissimo in fase di analisi critica di un oggetto di architettura. Qui il concetto di MODELLO, nel senso di  interconnessione di dati estremamente sofisticata, trova una piena espressione. La potenzialità maggiore è quella di strutturare dinamicamente i dati e la INTERATTIVITA' potenziale del modello. E' la struttura gerarchica che consente di fare una serie di scelte relative a molte variabili e di poterne verificare le conseguenze a tutti i livelli.

Duplicità dell'intelligenza.

L'architettura è sempre rappresentativa delle conoscenze, esiste sempre un rapporto biunivoco tra conoscenza e progetto. Gli strumenti che abbiamo a disposizione ci influenzano e noi influenziamo l'elaborazione degli strumenti. La questione fondamentale oggi è quella di elaborare una architettura (e una capacità di lettura dell'architettura) che tenga presente questo rapporto biunivoco tra mezzi - strumenti e azione ...

 

 

 

Vai alla lezione successiva: "La rivoluzione informatica in architettura. Interattività".

 < home page  < diario di bordo  < (p)assaggi