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DIARIO DI BORDO di paolo diociaiuti.

Email:paolo.diociaiuti@inwind.it

(appunti dalla lezione del 13 Marzo 2002)

 

"Modelli a confronto"

Abbiamo visto, nella lezione precedente, come l'architettura di oggi prende coscienza critica ed estetica di essere essa stessa informazione.

 

Stabiliamo un parallelo.

Per comprendere che tipo crisi e di trasformazione stiamo attraversando ora, analizziamo quanto è accaduto in un altro periodo di crisi: il passaggio da un modo di vedere l'architettura nato nel XV secolo ad un nuovo modo, elaborato negli anni '20 del XX secolo. Possiamo stabilire un parallelo tra il passaggio MODO RINASCIMENTALE - MOVIMENTO MODERNO e quello in atto oggi tra MODO MODERNO - MODO CONTEMPORANEO.

 

Sul passaggio dal modo rinascimentale al modo moderno.

Alla fine dell'ottocento si scopre come creare artificialmente energia ed il simbolo della nuova era diventa la macchina a vapore. L'innovazione tecnologica provoca una modifica radicale di tutto il quadro sociale, economico, politico e culturale. Enormi masse di popolazione si spostano nelle città, cominciano a formarsi una nuova classe sociale e dei nuovi conflitti di classe. Nasce la città industriale, invasa da nuove istanze sociali, inizialmente compresse nel nuovo quadro. Nascono un nuovo pensiero politico e filosofico: pensiamo ad esempio al Positivismo, pragmatico e non metafisico. Darwin elabora la teoria dell' evoluzione. Tutto il mondo viene osservato ed esaminato attraverso una lente cristallina. I nuovi ricchi sono i possessori del sistema produttivo. In sostanza, la crisi investe tutti i settori. Che cosa accade in architettura?

Mentre il campo scientifico ed anche quello letterario sono veloci a riadattarsi al nuovo quadro, l'architettura è lenta, attardata su posizioni consolidate e molto rigide. Si continua a guardare al modello consolidato nella seconda metà del 1400: il modello Rinascimentale.

Sul modello Rinascimentale.

Nel modello Rinascimentale, l'architettura si occupa solo di temi "alti", la costruzione è basata sul concetto di continuità strutturale, l'idea di città è sostanzialmente quella di città chiusa entro un perimetro. Come sempre accade, l'architettura incapsula entro di se un modo specifico, una capacità di vedere e pensare lo spazio. L'architettura rappresenta il livello di conoscenza caratteristico di un determinato periodo. Gli oggetti costruiti contengono il nostro "sguardo", il mondo mentale si proietta e si auto - rappresenta nell' architettura. Da questo punto di vista, nel Rinascimento accade qualcosa di eccezionale che si solidifica in un modo di vedere che diviene modello. Attraverso una serie di astrazioni, si scopre che è possibile stabilire rapporto biunivoco tra ciò che si vede e ciò che si vuole realizzare: è la possibilità offerta dalla prospettiva. Le leggi della prospettiva consentono di costruire un mondo materiale perfettamente aderente al mondo mentale. L'uso degli ordini classici serve come elemento di normalizzazione, come strumento di rafforzamento di un mondo mentale che si fa materiale. Il mondo prospettico è fatto di elementi normati, è un mondo che utilizza elementi vecchi con una funzione nuova. L'architettura derivata da questo modello è FIGURATIVA, cioè è fatta di elementi nominabili e riconoscibili. Si tende a partire da figura a - priori, da TIPI, TIPOLOGIE, modi basici, forme primarie dell'architettura.

Sull'inerzia del modello Rinascimentale e sui primi passi verso un nuovo modello.

Il modo rinascimentale, assolutamente consolidato, si scontra con le accelerazioni brusche che avvengono a partire dalla metà del XIX secolo. La figura dell'architetto resta attardata, per resettare il sistema entro un quadro profondamente modificato sarà necessario un lunghissimo periodo. La figura propulsiva nell'800 è quella dell'ingegnere, è l'inventore al top della creatività. La figura dell'architetto è spesso patetica! I fermenti innovativi vengono dal mondo dell'ingegneria. Qualcosa di interessante nasce dalla sovrapposizione tra Illuminismo e primi tentativi di distacco dal modello precedente. Dei piccoli movimenti di architettura danno inizio ad una erosione del modello, nei Politecnici francesi si creano abachi, tipi istituzionalizzati, che non possono essere considerati germi di ciò che avverrà in futuro. I cambiamenti più incisivi avvengono nel campo della costruzione, si comincia a smontare l'ideale di una architettura solamente aulica. Strane figure ibride diventano protagoniste di questa epoca. E' negli USA che accade qualcosa di veramente innovativo: nasce il modello della città in altezza, come simbolo di prestigio di una società basata sul dinamismo e sulla libertà individuale. In questo contesto il repertorio rinascimentale mostra tutta la sua limitatezza, per costruire in altezza non è più possibile obbedire ai canoni della continuità strutturale. Gli USA, attorno al 1880, diventano il campo di prova su quale architettura adoperare. Sullivan e la scuola di Chicago cominciano a confrontarsi con questi problemi.

       

Spesso strutture innovative coesistono con modi decorativi antichi. L'espressione "forma segue funzione" nasce proprio in questo periodo e riecheggia da vicino la teoria dell'evoluzione di C. Darwin.  Con L. Sullivan nascono domande nuove per l'architettura. Un'altro movimento di apertura è quello delle Arts&Crafts, propugnatore dell'ideale dell'artigianato totale e anti - macchinista. L'architettura aulica e il mondo comune vengono in qualche modo riavvicinati. Con l'Art Noveau sembra finalmente emergere un nuovo stile che usa i materiali moderni per un ultimo canto artigianale. Nello stesso tempo l'Eclettismo pare "giocare" con gli stili, tenendo alla base l'idea che l'architettura sia in fondo sempre uguale a se stessa. L'800 è dunque un secolo pieno di contraddizioni e molte stazioni ferroviarie possono essere assunte a simbolo delle difficoltà di elaborazione di un nuovo modello.

Un simbolo della contraddizione: la stazione di Milano.

 

Vai alla lezione successiva: "L'affermazione di una nuova estetica industriale"

 

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