LA PRIMA GUERRA SANNITICA

 

Il console romano M. Valerio Corvo vinse presso il monte Barbaro (mons Gaurus), mentre l’altro console A. Cornelio Cosso cadde in un’imboscata presso Saticula (Sant’Agata dei Goti) e si salvò solo per il coraggio di P. Decio Mure. Valerio Corvo rivinse a Suessula ed i romani lasciarono, come presidio per l’intervento, una guarnigione nella zona per l’inverno. L’anno successivo scoppiò un ammutinamento presso questa guarnigione, sedato dallo stesso Corvo. Nel 342 a.C. la guerra si concluse: i romani rinunciavano ai Sidicini, i sanniti alla Campania.

Per anni, si è discusso se questa guerra ci fosse stata veramente. Ad oggi risulta abbastanza attendibile.

Dal 340 a.C. al 338 a.C. ci fu la guerra latina : una lega composta da Volsci, Aurunci , Latini, Sidicini e Campani si mosse contro i romani che stavano diventando sempre più forti. Al fianco di questi ultimi si schierarono i sanniti, troppo interessati a non perdere d’occhio i loro avversari. Si svolse una battaglia presso il Vesuvio, a Suessa, dove la lega venne sconfitta. Come risultato della guerra con i Latini, Roma espanse i propri confini e distrusse sistematicamente i vari popoli che vi abitavano, in particolare gli Equi, rafforzandosi sempre di più. Ai sanniti spettò il territorio dei Sidicini.

Verso il 335 a.C. tra i due popoli cominciò una partita a scacchi, fatta di mosse e contromosse lungo la valle del Liri. I romani erano troppo interessati alle regioni occupate dai sanniti e cominciarono a fondare colonie e costruire strade, le vie Latina e via Appia, in particolare, che andavano verso la direzione meridionale. Nel 328 a.C., al di sotto del Liri, venne fondata la colonia latina di Fregellae, che controllava la regione e la valle del Sacco. In questo modo si violavano palesemente gli accordi del 354 a.C., ma i sanniti erano impegnati in Lucania, dove Alessandro il Molosso, re di Sparta, forse spinto dai romani, invase l’Apulia. Presso Pandosia i sanniti ed i lucani sconfissero gli invasori, quindi poterono dedicarsi alla lotta con Roma.

 

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