FERENTINUM

Sul nome Ferentino dal latino "Ferentinum" fino ad oggi si fanno solo ipotesi, potrebbe forse derivare dalla "fertilità" del suolo circostante, come pure e ignorata l'origine del giglio ferentinate, oggi stemma del comune, forse legato per analogia al nome di "Fiorentino" poi Ferentino.

La storia della sua fondazione si identifica con quelle di altri centri limitrofi (Alatri, Veroli, Anagni), le cui origini sono legate alla leggenda ed alla mitologia, non esistendo purtroppo fonti primarie per ricavarne elementi sicuri di conoscenza.

Le stesse origini delle costruzioni "megalitiche o pelasgiche" volgarmente dette "ciclopiche", ancora oggi rimangono poco ben definite. Di sicuro, sono le prime testimonianze scritte di epoca romana, quando si documenta la presa di Ferentino allora città dei Volsci, ad opera dei romani (468 a.C.). 

Ferentino fu nei secoli caposaldo dei Volsci, successivamente fortezza degli Ernici per poi passare sotto il dominio di Roma e divenire sua alleata e quindi Municipio. La città conobbe in quel periodo pace e splendore, a fianco ed in perfetta amicizia con Roma. 

Di quel periodo oggi conserva monumenti insigni e la risonanza di nomi prestigiosi come quello di: Flavia Domitilla  (oriunda ferentinate, moglie dell'Imperatore Vespasiano), Traiano Adriano, Pompeo, Aulo Quintilio Prisco e altri ancora. 

Conobbe successivamente con il declino dell'Impero Romano, periodi molto tristi e bui, accompagnati da saccheggi e devastazioni ad opera dei popoli barbari, pestilenze, abbandono e miseria.

Nel Medio Evo, quando dal Ducato Romano passò al potere temporale della Chiesa, segui per la città di Ferentino un periodo di ricostruzione sociale, politica ed economica. Nel XIII secolo legheranno il nome a Ferentino, papi, sovrani e condottieri come l'Imperatore Federico II e il Papa Innocenzo III, che volle Ferentino capoluogo ed importante Diocesi dell'allora unica provincia di Campagna e Marittima. 

 

Aree   ARCHEOLOGICHE

 

In Ferentino esistono resti archeologici che risalgono all'età preromana e romana, le mure ciclopiche sono un esempio di questo periodo storico. 

Le porte di Ferentino sono  dislocate lungo circa due km e mezzo di mura. Partendo da nord e seguendo il movimento delle lancette dell'orologio, si incontrano 12 porte.  L'Acropoli, divenne una fortezza inaccessibile tra il 100 e l'80 a.C..

Circondata da mura megalitiche, ben conservate, su cui si aprono porte interessantissime per antichità e struttura, tra le quali la Porta Sanguinaria e la Porta Casamari a doppio arco.

 La cittadina ha nell'Acropoli il suo monumento più importante ed anche la testimonianza della sua storia. 

Sede, in successione, del prefetto romano, del vescovo, del tribuno militare, del podestà, dei rettori di Campagna e Marittima. Munitissima nel periodo medioevale, la rocca di Ferentino (della prima età Sillana) rimane ancor oggi un capolavoro di ingegneria civile e un'opera d'arte di potente bellezza. Sulla sua spianata sorgono la Cattedrale e il Palazzo del Vescovado. La cattedrale, di architettura romanica, custodisce pregevoli opere dei Cosmati. Tra le altre bellissime chiese, citiamo S. Maria Maggiore (XIII sec.) elegante nelle sue forme di gotico ogivale, fondata dai monaci cistercensi.

Tra le opere di epoca romana, ricordiamo il teatro, costruito probabilmente all'epoca di Traiano - Adriano, ed il mercato coperto, costruito in età sillana:

Resti del mercato corperto

resti del teatro

Segnaliamo inoltre il particolarissimo testamento di Aulo Quintilio Prisco, sepolcro rupestre e rarissimo monumento epigrafico, a forma di edicola, scolpito nella viva roccia.

 

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