Nel territorio di Portoscuso la
vegetazione tipica è la macchia mediterranea; in prevalenza è composta da una
fitta boscaglia di arbusti, e le piante più comuni sono il "ginepro selvatico" e
la "palma nana". Le prime notizie risalgono al XVI secolo, quando il re di
Spagna Filippo II diede l'autorizzazione di impiantare la tonnara, perché il
mare di fronte a Portoscuso era ricco di tonni. La prima costruzione fu "Su
Pranu", dove veniva svolta l'attività della pesca del tonno. La tonnara inizia dalla
seconda metà di Aprile fino a Giugno. Durante il mese di Aprile i tonnarotti
riparano le barche e le reti e preparano l'occorrente per la pesca. La rete
è divisa in varie camere, l'ultima delle quali è la "camera della morte". Quando
i tonni entrano nella camera della morte, i tonnarotti sollevano le reti e
iniziano la pesca. A "Su Pranu" c'erano le case dei tonnarotti e gli spazi
per le reti e per le barche. Nel cortile si trova una meridiana, che riporta la
data del 1680, e una cappella del 1630.
Il marchese Vivaldi di Pasqua ha
fatto costruire la chiesa dedicata alla Madonna D'Itria, che veniva utilizzata
anche come luogo di sepoltura. All'inizio vennero sepolti 491 corpi fino al
1839, anno in cui si decise che i defunti dovevano essere seppelliti in luoghi
aperti.
Anche la torre
di Portoscuso risale a quell'epoca: venne fatta costruire da Filippo II per
difendere il tonno pescato e il corallo dai continui attacchi dei Saraceni.
Intorno a "Su Pranu" sorsero le prime case abitate da poche famiglie.
Queste, per vivere, traevano beneficio sia dai prodotti della tonnara che dalla
pastorizia e dalla produzione della vite.
Nel 1853 Portoscuso divenne un
comune. La casa comunale fu costruita nel 1868, e benchè fosse stata
ristrutturata mantiene ancora il suo aspetto originario. Dal 1855 si avviò
lo sfruttamento del porto, dal quale partivano i minerali estratti
dall'Iglesiente. Nel 1914 la Società Elettrica Sarda realizzò a Portoscuso
la prima centrale termoelettrica a carbone, che poi venne ceduta alla società
Monteponi. Negli anni 70 a Portoscuso fu insediata l'importante industria
per la produzione dell'alluminio, che ha risolto per molto tempo il problema
dell'occupazione.
Oggi la torre spagnola è considerata il simbolo
di Portoscuso, e viene utilizzata per mostre e manifestazioni importanti.
"Su Pranu" è ancora utilizzato per la pesca del tonno e si mantiene
in ottimo stato.
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PARTE SECONDA
Giorgia Loddo |