MODALITA’ DI VERIFICA                 

 

Ferma restando la possibilità, per ciascun docente, di predisporre gli strumenti di verifica ritenuti più idonei in rapporto alle esigenze, appare opportuno elencare qui di seguito alcuni esempi di modalità di verifica, ai quali poter fare riferimento:

   - questionari (a risposta aperta, scelta multipla, completamento, vero/falso)

- esercizi e prove graduate

- descrizione di fatti ed esperienze vissute

- esposizione di conoscenze disciplinari                                                                  

   - discussioni collettive e dialoghi

   - osservazioni dirette

- produzione di cartelloni

- relazioni e ricerche

- produzioni attinenti a linguaggi non verbali (disegni, pitture, grafici, modellini, etc.)

 

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VALUTAZIONE

 

Tutte le fasi di lavoro connesse alla progettazione ed all’attuazione del piano educativo-didattico dovranno essere oggetto di ripensamento critico, per poter continuamente comparare la situazione di fatto con quella ipotizzata, valutandone la coerenza e la pertinenza.

Nel processo educativo la valutazione dovrà avvenire in tre fasi:

 

1)      Valutazione diagnostica:, attuata tramite test d’ingresso e osservazioni durante il lavoro scolastico o in situazioni informali, all’inizio dell’anno scolastico è utile come supporto alla programmazione mentre, nel corso dell’anno, prima di iniziare un’unità d’apprendimento, permette di riconoscere se l’alunno è in possesso delle abilità e conoscenze che si ritengono necessarie.

 

2)      Valutazione formativa (verifica): volta a regolare il processo di formazione sulla base delle risultanze rilevate ed a guidare l’alunno a conoscere e sviluppare le proprie potenzialità, essa non dovrà limitarsi al censimento delle lacune, ma dovrà invece definire i progressi nell’acquisizione delle conoscenze, con riferimento non solo ai contenuti, ma anche ai processi cognitivi, al metodo di studio ed ai linguaggi e tener conto delle diverse dimensioni della personalità dei ragazzi. Dovrà quindi considerare il risultato del singolo alunno in rapporto alle sue caratteristiche e non al risultato medio della classe. Tale controllo dovrà essere inteso anche a verificare l’efficacia della progettazione ed a correggere eventuali errori d’impostazione e di conduzione, ai fini di un adeguamento costante alle reali condizioni operative.

 

3)      Valutazione sommativa (quadrimestrale e finale): dovrà costituire ed esprimere un bilancio complessivo del livello di maturazione dell’alunno, desunto da prove di vario tipo, tenendo conto sia delle condizioni di partenza che dai traguardi attesi, rispetto a tutte le tutte componenti della personalità, ma dovrà anche servire a dare indicazioni sulla validità ed efficacia dell’azione didattica complessiva.

Operativamente, per la valutazione ciascun docente dovrà tener conto dei seguenti elementi:

 

1-Situazione di partenza di ciascun alunno

2-Partecipazione (intesa come interesse, motivazione, attenzione, autonomia)

3-rapporti interpersonali (sul piano emotivo, verbale, fisico, etc.)

4-Collaborazione (accettazione, disponibilità)

5-Applicazione, impegno

6-Metodo di studio

7-Abilità acquisite nelle diverse aree disciplinari e progressi evidenziati

8-Compressione ed uso dei linguaggi specifici

9- Eventuali attitudini manifestate