NEFTI: La Dea della Preservazione

 

La dea Nefti è spesso descritta come "la signora del palazzo", riflesso questo del simbolo geroglifico del palazzo che essa porta sul capo in molte raffigurazioni. Nefti è la sorella di Iside, Osiride e Seth, e anche sua consorte prima dell'uccisione di Osiride. E' molto misteriosa e molto meno conosciuta dei fratelli. Nefti è una divinità funebre, ed è questo il motivo per cui è spesso legata alla preservazione e alla protezione del corpo dopo la morte. Incarna il potere risanatore del dolore, come anche la tutela pacata e discreta che opera sugli altri. Rappresenta inoltre la saggezza che nasce dal ritiro spirituale. Essa consente di soffrire, di riflettere, e di ricevere nuove intuizioni e rigenerare le proprie forze esaurite. I suoi colori sono il verde pastello e il grigio argento.

 

Il Dolore di Nefti

L’associazione di Nefti al dolore è collegata alla sua reazione all’uccisione di Osiride e al suo successivo comportamento. Quando il fratello e consorte Seth mutila Osiride e ne sparge le membra per tutto l’Egitto, Nefti si schiera dalla parte della sorella Iside, assistendola nella ricerca della salma smembrata. Le due sorelle assumono le sembianze di un nibbio e piangono inconsolabilmente Osiride. Il dolore di Nefti è forse simbolico del dolore umano provato dalla perdita di un fratello, di un compagno o di una figura di grande potere ed elevato destino. Per Nefti Osiride incarna tutte e tre queste cose.

 

I Ruoli di Nefti

Dal momento che le divinità erano così strettamente collegate, si è spesso ritenuto che Nefti fosse un altro aspetto di Iside, il suo doppione o la sua ombra. Sicuramente ella assume frequentemente un ruolo subordinato alla sorella, e non risulta nemmeno che abbia avuto un proprio centro di culto. Tuttavia, è a pieno diritto un importante archetipo, ed è possibile che in effetti abbia avuto un maggiore rilievo di quello correntemente attribuitole. Probabilmente un aspetto della sua oscurità le deriva dalla natura misteriosa. Essa è infatti una divinità segreta che rappresenta le qualità ricettive che sono insite in ciascuno di noi ed incarna l’aspetto cupo o oscuro della natura umana: l’inconscio, l’intuizione, la percettività, l’invisibilità e la ricerca della solitudine. Nefti è un archetipo che personifica molti ruoli e molte condizioni umane. E' una moglie disamorata, una donna che sceglie di lasciare un marito seminatore di distruzione, che si allontana dalla propria vita passata per ricostruirsene una nuova. E' amante e madre, ed ha una relazione col fratello Osiride, dal quale ha un figlio, Anubi. Il maggiore ruolo di Nefti è forse quello di archetipo della devozione fraterna. Nefti e Iside non sembrano manifestare gelosia nel loro amore per Osiride, e Nefti assiste volentieri la sorella e soffre con lei. Il loro legame è basato sull’affetto fraterno e sulla consapevolezza della loro comune perdita.

 

Riti Funebri

In quanto divinità funebri, Nefti e Iside erano guardiane del sepolcro e venivano spesso dipinte alla testa e ai piedi di una salma, in modo da potersi prendere cura del defunto e proteggerlo nel suo viaggio. Parallelemente a Iside, Nefti forniva una protezione speciale al sovrano: piangendone la morte, simbolicamente lo lamentava come il fratello perso. Come Iside, Nefti è talvolta rappresentata mentre allatta il re, che per l’occasione veniva chiamato “il sangue mestruale di Nefti”. L’attrazione degli Egiziani per la vita ultraterrena diede origine a intricati riti funebri. I corpi venivano mummificati e conservati, così che potessero mantenersi in buone condizioni per la vita futura. In quanto divinità tutelare e guardiana, Nefti aveva l’incarico di vigilare sugli organi mummificati del defunto. Ella veniva dunque associata anche al bendaggio del corpo mummificato, essenziale per la conservazione. Il bendaggio poteva tuttavia essere visto anche come fonte di preoccupazione, in quanto possibile impedimento: il re veniva sfidato a liberarsi dalle fasciature o a sfuggire alle “trecce di Nefti”.

 

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© 2000 Sara Rinaldo