LE PIRAMIDI: Le strutture del potere

Le piramidi dell'antico Egitto continuano a suscitare nel mondo soggezione e meraviglia. Molti sono i misteri che ancora le avvolgono, dalla esatta interpretazione della loro funzione fino alla meraviglia della loro costruzione. La tecnologia del disegno delle piramidi, la loro precisa progettazione e il modo in cui i materiali di costruzione venivano manovrati continuano a disorientare molti esperti. Una cosa è certa: le piramidi furono l'impresa collettiva degli dei e dei faraoni che le ispirarono, degli architetti che le disegnarono e della sterminata forza lavoro dei tagliapietra e degli operai che le costruirono. Si può ben dire che esse rappresentano un monumento al genio collettivo della cultura degli antichi Egiziani.

 

Le Piramidi a Giza

Forse le più famose piramidi egiziane sono le tre piramidi di Giza, che sorgono sulla riva occidentale del Nilo, vicino ad al-Jiza. Sono considerate tra le sette meraviglie del mondo antico insieme ad una serie di monumenti che comprendono il colosso di Rodi, i giardini pensili di Babilonia e il faro di Alessandria.
Benché queste piramidi siano di gran lunga più antiche delle altre meraviglie, hanno dimostrato di essere le più resistenti allo scorrere del tempo. Delle tre la più antica è la Grande Piramide, che si ritiene sia stata costruita da Cheope, il secondo faraone della quarta dinastia.
Tuttavia, alcune ipotesi suggeriscono che queste strutture siano più antiche di quanto normalmente si creda e che potrebbero risalire ad una sofisticata società precedente quella egiziana. Si tratta di una congettura, secondo la quale quella ipotetica società era in possesso di particolari tecnologie che superavano di molto anche il nostro sviluppo odierno.
La seconda piramide è comunemente attri­buita al faraone Chefren della quarta dinastia, che è anche collegato alla costruzione della Grande Sfinge che si trova nei pressi. L’ultima e la più meridionale delle tre piramidi è invece attribuita al faraone Micerino, il sesto monarca di questa dinastia. Le tre piramidi sono accompagnate da piramidi più piccole, costruite come tombe per i membri della fami­glia reale, e dalle mastabe che erano delle costruzioni a parallelepipedo dalle pareti oblique destinate alla sepoltura degli ufficiali della corte.

 

Preservazione dei Poteri

La ricerca riguardo alla forma e alla struttura delle piramidi ha portato ad alcuni interessanti risultati. Si ritiene ad esempio che lo spazio all’interno di una piramide avesse delle proprietà tali da rallentare il naturale processo di decadenza; fatto, questo, di particolare rilievo per una cultura che poneva grande enfasi nella preservazione dei corpi dei faraoni morti in vista della rinascita nell’aldilà. Esperimenti sulle piramidi piccole hanno dimostrato che esse hanno un effetto ritardante sul processo di deterioramento della frutta e dei vegetali e che preservano la lama affilata di coltelli taglienti. La ragione di tali fenomeni è poco chiara ma alcune fonti teorizzano che le piramidi siano un esempio di una scienza perduta di ingegneria geometrica in grado di influenzare la natura stessa del tempo.

 

Le Magiche Qualità della Piramide

Oltre ai poteri di preservazione delle piramidi, i maestri mistici e spirituali hanno anche teorizzato che queste costruzioni, se usate nelle cerimonie sacre, nella meditazione e nei riti sciamanici del passaggio, potevano facilitare un cambiamento nella coscienza. Si ritiene che es­se consentissero l’accesso alla atemporalità che permette alla mente umana di raggiungere i regni oltre il pensiero lineare e la coscienza. Tuttavia si riteneva anche che solo persone dotate di vera maturità spirituale e grande stabilità fossero in grado di cogliere questo genere di visione universale; le nostre menti devono ancora sviluppare la capacità di elaborare l’insieme di informazioni che le piramidi possono fornire.

 

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© 2000 Sara Rinaldo