SETH: Il Sovrano del Caos

Il dio Seth, fratello di Osiride, Iside e Nefti, è figlio di Geb e Nut. Per la sua discendenza reale, molti faraoni associarono la propria posizione e il proprio diritto al trono al suo nome, più che a quello di Horus e Osiride. Seth è generalmente rappresentato come una creatura umanoide, con il muso ricurvo, la coda e due appendici che si protendono all'estremità del capo. La leggenda lo descrive come una divinità distruttiva e caotica. Egli è l'assassino del fratello Osiride e rappresenta le forze indomite e ribelli della natura umana e della natura elementare, temute da molti, E' associato al tempo cupo e burrascoso e a diversi animali quali l'ippopotamo, il coccodrillo e il cinghiale.
Il suo colore è il rosso.

 

Seth il Sovrano

Un epiteto definiva Seth “grande nella forza”, ed era indicativo del potere attribuito a questa divinità e della posizione centrale di cui esso godeva nella cultura e nelle credenze di molti Egiziani. In alcune regioni, Seth rappresentava il dio sovrano, e la sua posizione era conseguentemente collegata al diritto al trono. Alcuni studiosi associano la storia dell’azione omicida compiuta da Seth sul fratello Osiride, e la sua successiva contesa col nipote Horus per il trono dell’Egitto, al processo di razionalizzazione della supremazia di un complesso di credenze su un altro. All’interno dell’Egitto c’erano diverse fazioni, ciascuna delle quali aveva le proprie credenze, i propri sistemi e le proprie divinità. La popolarità, la correttezza politica e l’espansione di alcuni culti potrebbero essere state determinate dall’associazione di una divinità all’altra, o dall’attribuzione di relazioni fra le divinità, che spiegherebbe la loro posizione in ogni nuovo ordine politico o religioso. E possibile, perciò, che Seth non sia stato sempre una forza distruttiva e caotica, bensì un potente sovrano i cui culti nell’Alto Egitto persero terreno di fronte a quelli di Osiride e Horus nel Basso Egitto.

 

Seth il Distruttore

Si riteneva che la natura violenta e distruttiva di Seth fosse stata dimostrata fin dalla nascita: egli infatti irruppe selvaggiamente dal grembo di Nut, sua madre. Ciò potrebbe essere un simbolo della distruzione e del caos che possono verificarsi quando un nuovo ordine, che si sostituisce a quello vecchio, viene costituito. Seth venne allora associato alle forze della natura e ad aspetti temuti nel mondo antico. Egli era il dio del deserto, del mare, del cattivo tempo e delle terre straniere. Questa successiva associazione ai territori stranieri è in parte testimoniata dal legame di Seth con le divinità femminili Astarte e Anat, che furono riprese nel pantheon egiziano, dalla mitologia semitica della Siria e di Canaan. Durante la disputa con Horus, queste divinità vennero offerte in moglie a Seth come consolazione, poiché Horus era stato insignito della regalità dell’Egitto. In origine, Seth era legato alla sorella Nefti, il cui ruolo di consorte cessò dopo l’uccisione di Osiride. Queste associazioni esterne rimandano ad una divinità la cui influenza è in decadenza e che può rappresentare i diffusi timori dell’ignoto e di ciò che era al di là della giurisdizione e del controllo egiziani.

 

La Simbologia di Seth

Oltre all’ippopotamo, al coccodrillo e al cinghiale, Seth era associato a molti altri animali quali la pantera e una mitica creatura con il corpo di serpente e la testa d’asino chiamata hiu. In quasi tutti i casi, gli animali associati a Seth erano temuti o esisteva comunque un qualche tipo di tabù ad essi collegato. La simbologia di Seth includeva anche un genere vegetale, la lattuga, ritenuto il cibo preferito dagli dei. Il legame tra Seth e l’ippopotamo derivava da un episodio della contesa per il trono d’Egitto, quando Seth sfidò Horus in una prova di resistenza sott’acqua, per la quale si sarebbero entrambi trasformati in ippopotami.

 

Torna a Simboli e Divinità

Torna ad Antico Egitto


© 2000 Sara Rinaldo