08/05/2002-03
 
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Centro commerciale, uffici e Museo Edgemar

 

Centro commerciale, uffici e Museo Edgemar, Santa Monica 1984-1988


L'idea che risolve uno stimolante programma (negozi, uffici, un ristorante, un piccolo museo) è lo scavo del blocco edilizio, come fa una forra in una massa tufacea. Dalla strada si dipartono due rigagnoli che si congiungono in una piazzetta interna dove arriva la rampa dal parcheggio e si aprono altri invasi, piazzette e vicoli formati dalla riabilitazione di alcuni fabbricati esistenti.
All'incunearsi del percorso verso l'interno, Gehry associa una scoppiettante eruzione di eventi. I materiali (intonaco, pannelli galvanizzati in metallo o in rame), i volumi (lucernari o terrazze e scale racchiuse dalle reti) e forme libere che incorniciano il cielo fungono da richiami e creano una avvolgente creazione tridimensionale modellata dal movimento dei fruitori.

 

 

 

Casa Norton

 

 

Casa Norton, Venice 1982-1984


Un'evoluzione del cheapscape particolarmente briosa e felice, sintonizzata sulle residenze spontanee delle coste californiane e sull'allegro caos di Venice. La torretta di meditazione con le persiane appese, è sogno di tanti: bambini, poeti, artisti, persone.

 

Istituto e clinica psichiatrica Yale

 

Istituto e clinica psichiatrica Yale, New Haven 1985-1989


Alla base una intuizione spaziale: un'irregolare "C" formata dai tre corpi principali (al centro, spinti nell'invaso, le aree di terapia, a sinistra uffici, a destra le camere). Intonaco bianco e ocra di mattone e rame creano contrasti meno dirompenti di altre occasioni ma vivi e riusciti. Anche nelle scale si legge la volontà di esaltare le separazioni. Mentre un corpo arriva compatto a terra, di un altro si lasciano libere le prime due rampe che sospendono un volume che, letteralmente, parla.

 

 

Museo California Aerospace

 

Museo California Aerospace, Los Angeles 1982-1984


Due intuizioni alla base del progetto: da una parte dividere lo stretto edificio (che si addossa al fabbricato esistente che ospita il resto dell'esposizione) in tre parti. All'interno la distribuzione crea passerelle che si protendono nei due grandi invasi a tripla all'altezza, all'esterno un edificio in stadi, come un missile sdraiato suddiviso nelle sue diverse camere di combustibile. Seconda intuizione è il ruolo della scultura quale segnale, simbolo, evento. Memore del cavaliere di Scarpa, Gehry incastra un aereo all'esterno del museo.

 

 

Uffici Chiat/Day/Mojo

 

 

Uffici Chiat/Day/Mojo, Venice 1975 e 1986-1991


Qui la costruzione in stadi è anche cronologica. Al margine opposto rispetto al bianco edificio preesistente, vi è una foresta di pilastri e travi inclinate rivestite in rame, al centro, un macroscopico binocolo (ideato da Oldenburg) che contiene due sale di riunioni. Un edificio manifesto, per una agenzia di pubblicità: la stessa idea di un ristorante (in basso a sinistra) che si organizza attorno alla scultura di un pesce. Un'adesione troppo disinvolta alle ragioni commerciali della società di massa?

 

Ristorante Fishdance

 

 

Ristorante Fishdance, Kobe, Giappone 1986-1987

 

Centro Commerciale e Piazza

 

Centro Commerciale e Piazza, Villaggio Olimpico-Barcellona 1989-1992 43


Convincente è l'evoluzione a Barcellona (in basso a destra) dove la metafora marina si fa astratta grazie alla costruzione in listelli e rimanda ad altre suggestioni: una voliera per i gabbiani, le reti dei pescatori, gli intrecci delle corde di un veliero, una caravella che lega nuovo e vecchio mondo.

 

 

Biblioteca Francis Goldwyn

 

Biblioteca Francis Goldwyn, sede di Hollywood 1983-1986 48


Nel bloccato palcoscenico dell'area, si organizza uno schema con una grande navata centrale e le ali di lettura ai lati. All'interno vince la luce e la relazione tra gli spazi di altezza diversa, all'esterno una composizione pacata che usa la figura della serie aperta. È una pausa alle sue danze di architettura. Come il silenzio dentro la musica di Cage, sembra imporre una riflessione: il ruolo di riscatto di studio e lettura nel dilapidato circondario.

 

 

Casa Sirmai-Peterson

 

 

Casa Sirmai-Peterson, Thousand Oaks 1983-1988


A un blocco allungato si attaccano a quote diverse due corpi autonomi a pianta quadrata: un impianto simile alla Casa Familian. La composizione, cubica nelle componenti e piramidale nell'insieme, è giocata sul rapporto semplice tra il grigio dei mattoni leca (e della finitura a cemento) e l'intonaco chiaro. L'immagine raddoppia, sulla superficie dell'acqua, i movimenti.

 

Casa Schnabel, Brentwood

 

 

Casa Schnabel, Brentwood 1986-1989


Attorno a una "T" si dispongono una serie di padiglioni. Le forme sono le più varie (cubi, ampolle, tettoie, pagode) e altrettanto ricchi e contrastanti sono i materiali di finitura. In questa opera celebrata, le fratture tra i volumi, il loro assemblaggio, le figure fantasiose, l'aprirsi allo spazio conformato dagli edifici raggiungono l'apice. Un altro passo e vi sarebbe caduta: il gioco di forme diventare bizzarria, i materiali sfoggio, il talento virtuosismo.

 

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