- 08/05/2002-04
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Fondere
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04
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Allestimento della
retrospettiva The Architecture of Frank Owen Gehry
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Allestimento
della retrospettiva The Architecture of Frank Owen Gehry, Curatore M.
Friedman, Walker art center, Minneapolis 1986
La mostra (un onore raro e una manifestazione
controcorrente) crea la sensazione di essere dentro una delle sue
architetture. L'entrata è attraverso un'ogiva rivestita di scaglie e
illuminata da lampade in formica, la scultura di un pesce volge la testa
verso un lucernario, i mobili in cartoncino realizzati dal 1969 sono
inseriti in una stanza fatta dello stesso materiale, le scale sono
accompagnate dalle sue foreste pietrificate
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Museo e fabbrica della Vitra,
Weil am Rhein
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Museo
e fabbrica della Vitra, Weil am Rhein, Germania 1987-1989
Opera di apertura di un nuovo ciclo. Le traiettorie
nello spazio, la capacità di sagomare masse sinuose e dinamiche che
rimbombano nell'aria e deformano l'atmosfera, le linee forze e le
collisioni ricordano la plastica futurista. È architettura o scultura?
Domande irrilevanti per Gehry, cui aveva già risposto Boccioni.
"Nessuna paura è più stupida di quella che ci fa temere di uscire
dall'arte che esercitiamo. Non v'è pittura, né scultura, né musica, né
poesia, non v'è che creazione." Come dimostrano qui gli smaglianti
interni.
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Edificio dell'American
center
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Edificio
dell'American center, Parigi 1988-1993
"Capolavoro dell'architettura moderna"
merita una trattazione a sé, anche per capire gli aspetti dell'ideazione
e della costruzione e le vicende dell'abbandono del committente. In ogni
caso, sull'angolo verso il parco, si è di fronte a una delle sue più
incandescenti creazioni. Volumi ora circolari, ora prismatici, ora
rettilinei, ora inclinati sbattono uno sull'altro. Prevale la pietra, ma
l'innesto della pensilina in ferro e vetro lancia l'opera nell'atmosfera.
Nell'atrio riscopriamo la capacità dell'antico Gehry di circondare con
oggetti plastici lo spazio pubblico, questa volta, naturalmente,
introiettato.
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Sede degli uffici nazionali
olandesi
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Sede
degli uffici nazionali olandesi, Praga 1992-1997
Progetto complesso, sostenuto anche dal presidente
Havel, e oggetto di sondaggi pubblici. Il programma prevede funzioni
commerciali ai primi piani, uffici ai superiori, un ristorante in cima. Le
caratteristiche del lotto d'angolo implicano il tema della transizione tra
le due vie e la creazione di un punto focale percepibile anche dalla
sponda opposta del fiume. Gehry, neanche nella vecchia Europa, accetta
compromessi. Studia le torri e l'architettura della magica città, lo
skyline, il fiume, le viste e approda a un edificio caratterizzato da una
conturbante deformazione dell'angolo. Il barocco praghese è spremuto,
alle soglie del Duemila, a cercarne l'essenza
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Fabbrica Herman Miller Inc
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Fabbrica
Herman Miller Inc., Rocklin 1987-1989
I corpi si dipartono da un asimmetrico slargo
centrale, popolato da edifici e strutture scultoree, per allungarsi e
adagiarsi sul paesaggio. La mensa è di S. Tigerman, le sistemazioni
esterne affidate a P. Walker e M. Schwartz echeggiano, soprattutto nei
grandi massi lungo il perimetro, i motivi della Land Art.
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Centro di arti visive
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Centro
di arti visive, University of Toledo, Ohio 1990-1992
Il nuovo Centro si conforma su una "L"
aperta verso il museo già esistente nel campus. Si determina così una
corte di mediazione su cui affaccia un percorso galleria che organizza i
flussi dell'edificio. Semplici rapporti cromatici e spaziali si instaurano
tra il neoclassico edificio esistente, il vetro verde della galleria, i
pannelli color piombo del rivestimento. Nella nuova piazza interna, i
volumi vetrati richiamano i fenomeni di cristallizzazione dei minerali,
mentre il perimetro esterno è la scorza di una splendente montagna
artificiale.
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Museo dei bambini
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Museo
dei bambini, Boston 1991
Un lungo ex magazzino che ospita il museo funziona
da fondale per un addizione scultorea che si articola come un percorso
che, attraverso una serie di giocosi eventi, arriva prima alla banchina e
poi a una piattaforma galleggiante sul canale.
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Museo F. Weisman, Univ.
of Minnesota |
Museo
F. Weisman, Univ. of Minnesota, Minneapolis 1990-93
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Pista di pattinaggio Disney
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Pista
di pattinaggio Disney, Anaheim 1993-1995
Due progetti opposti che rivelano la duttilità del
suo progettare. La pista di pattinaggio è una montagna di ghiaccio
ondulata, tagliata sui fronti come un igloo. Esterno minimalista in
lamiera bianca. Nel Museo Frederick Weisman, Gehry crea una massa contorta
e dilaniata che assume valore dalle rive del Mississippi come segnale o,
di nuovo, manifesto. Gran parte del museo è contenuto in una grande e
amorfa scatola: una strategia pratica e funzionale che, in questo caso,
non porta a un esito d'insieme convincente .
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Auditorio Walt Disney
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Auditorio
Walt Disney, Los Angeles 1988-
Lavoro di grande complessità (destinato a essere il
principale Auditorio della città e uno dei più importanti al mondo)
necessita di una grande sala per 2400 persone, numerosi servizi tecnici ma
anche spazi sempre aperti al pubblico per funzioni ricreative e
commerciali. L'ultima di una lunga serie di alternative prevede la
localizzazione centrale della sala con attorno gli spazi accessori. Il
perimetro dell'isolato viene eroso: il verde vi si incunea e i cittadini
possono attraversare diagonalmente l'area.
L'opera canta le superfici curve, le traiettorie che
da rette si inarcano nello spazio, l'irradiarsi con la forza vegetale e
intensa di un fiore. All'interno, i pilastri si arcuano come alberi a
sorreggere le lastre ondulate dei pannelli. La grande sala concerti è
come un violino, un contrabbasso, una chitarra. I requisiti acustici sono
risolti con listelli arcuati che formano rigonfie vele pendenti dal
soffitto; un grande organo-scultura è posto nella gradinate dietro
l'orchestra e asole vetrate fanno penetrare la luce naturale.
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Museo
Guggenheim
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Museo
Guggenheim, Bilbao Spagna 1991-1997
Gehry
sceglie per il progetto un'"intersezione" cittadina:
una zona industriale inutilizzata, allungata longitudinalmente lungo il
fiume, scavalcata da una rampa e posta tra il centro e le nuove
espansioni. L'idea
principale del progetto è la concatenazione tra i corpi che s'intrecciano
con virulenza meccanica uno sull'altro. Viene creata una
piazza su cui gravita non solo la biglietteria al museo, ma anche un
piccolo auditorium, ristoranti e negozi. Ne risulta un progetto
strettamente connesso alla città e alle banchine sul fiume: ai migliaia
di automobilisti che percorrono giornalmente il Ponte sul Nevrion si apre
una delle più spettacolari creazioni plastiche mai costruite.
Un atrio
di 50 metri di altezza consente grandi installazioni e disimpegna tre
livelli di gallerie, un ampio ascensore e i vari corpi espositivi. Gli
uffici, i depositi e le altre funzioni si inseguono per terminare con un
corpo allungato e arcuato, alto 30 metri e lungo più di 100, che si
incunea sotto il ponte de la Salve. Gehry concepisce in rapidi schizzi e
in successivi bozzetti plasma la materia, verifica gli spazi, gli effetti
tridimensionali, il gioco dei cavi e dei pieni. Realizzato
un modello soddisfacente si può digitalizzarlo e realizzare un nuovo
modello, questa volta elettronico, che sarà la base di migliaia di altre
verifiche e modifiche. La più potente macchina inventata dall'uomo
comincia a mantenere, anche per l'architettura, le sue promesse.
Urbanscape (cheapscape) Iperfunzionalismo,
Cattedrale, Traiettoria, Costruzione, Computer
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