1967

Un anno di successo

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Incidere per la Durium cambiō tutto: fummo ospiti di trasmissioni in rai (televisione, radio...), partecipammo a spettacoli in giro per l'Italia...

Ci spostavamo spesati, rimborsati, ma sostanzialmente suonavamo di meno.

L'attivitā era spesso pių promozionale che musicale: interviste, servizi fotografici, manifestazioni insieme ad altri artisti, per presentare l'ultimo disco...

Ricordo una serata con Cochi e Renato e Umberto Napolitano... una con Claudio Lippi... un'altra con Enrico Montesano... un pomeriggio passato con i Nomadi e Augusto che raccontavano barzellette sconce in un teatro ancora vuoto... 

E fummo anche premiati:

a Firenze a Palazzo Pitti (c'era Nicola di Bari) e a Modena col premio Principessa Carlotta (c'era Ornella Vanoni)... ma soprattutto partecipammo al Festivalbar, alla tournče degli Animals, al Festival di Napoli e all'Oscar della Canzone...

 

 

 

La tournče italiana degli Animals

 

 

 

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Pippo Baudo ci presentō una volta sul palco di un Palazzetto dello Sport: potrebbe essere stato in occasione della tournče italiana degli Animals.

La loro formazione, quella dei primi successi, era cambiata (l'ex bassista Chas Chandler era diventato manager e produttore di Jimi Hendrix), ma Eric Burdon apparteneva all'Olimpo dei gruppi inglesi e gli Animals avevano ancora grandi canzoni.

Una fra tutte When I was young, che inserimmo nel nostro repertorio.

In modo molto naturale, ma credo intimamente molto orgogliosi, ci avvicendavamo a loro davanti al pubblico dei Palazzetti dello Sport.

Da qualche parte ci devono essere le diapositive della tournče...

 

Il Festival della canzone napoletana

 

 

 

 

 

 

 

 

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Andammo a Napoli in aereo. L'hostess senza esitazione si rivolse a noi in inglese...non sapendo cosė di consacrarci, almeno per  l'aspetto esteriore, alla pari con i maggiori gruppi esistenti.

In albergō pranzammo tutti i giorni a due tavoli di distanza da Vittorio Gassman, in giacca chiara, solo ed evidentemente con i nostri stessi orari.

Ci trovammo in ascensore con alcuni cantanti, tra cui Modugno. Mr Volare, lontano da ogni preoccupazione per la gara, si rivolse a noi incoraggiandoci divertito...

I cantanti napoletani prevalentemente ci ignoravano.

Una sera al ristorante mi trovai di fronte Mario Merola. Quando arrivarono le triglie che avevo ordinato, Merola prese il piatto, chiamō il cameriere e le fece portar via...

Mi spiegō poi che non erano fresche...

A Giacotto, in un altro ristorante, capitō il caffč col sale nella zuccheriera. Si scusarono per l'errore, forse avrebbe dovuto essere uno scherzo molto divertente a noi, che eravamo i Balordi...

Ma in giro per Napoli era una festa...

L'Oscar della canzone

 

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L'Oscar si muoveva in carovana come il Cantagiro o il Giro d'Italia. C'erano le macchine degli sponsor, quelle dell'organizzazione, dei cantanti, delle case discografiche, ecc.

Viaggiavamo sul nostro pulmino carico di strumenti, ma avevamo anche alcuni pacchi di cartoline. Attraversando i centri abitati la carovana rallentava sensibilmente cosė da passare in parata tra la gente incuriosita.

Dallo sportello aperto del Volkswagen lanciavamo le nostre cartoline, come si giocava da bambini con le figurine...tutti correvano a raccoglierle.

La tappa di Caserta fu la pių suggestiva: il palco era stato innalzato nella fontana della reggia.

Suonammo circondati dall'acqua, davanti a un mare di folla che riempiva il prato. 

 

 

 

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