6 Dicembre 2004

L'odore del ritorno a casa inizia ad essere presente...e questo, inutile dire, guasta talvolta la giornata e ci fa piombare nuovamente nel marasma della vita di tutti i giorni. Tuttavia, ancora cinque giorni sono presenti davanti a noi, per questo cerchiamo di non pensare al ritorno.

Mi alzo la mattina presto verso le sette e mezza. Vado a comprare il giornale e aspetto le brioche del pasticcere francese. Puntuale eccolo alle nove...per mia fortuna oggi ha deciso di lavorare! Parto per la spiaggia dove trovo già Stefano al suo posto di comando.. Decidiamo di passare la giornata a NON FARE NIENTE!!!...anche perchè domani dobbiamo alzarci di buon ora per andare alla Isola Saona. Ce ne stiamo al sole quando si presenta un altro personaggio simpatico. Si chiama Daniele, è italiano, e vive cercando di trovare persone da accompagnare in escursioni... (li per li penso : OH QUESTO M'HA FREGATO L'IDEA CHE AVEVO IO......). Sente che siamo italiani e comincia a chiederci dove siamo alloggiati, se siamo stati in giro e...se vogliamo andare in escursione all'Isola Saona. Al modico prezzo di 55 EURO (circa 70 US$...giusto il doppio del prezzo che ho pagato io....) faccio finta di essere interessato e ...gli do appuntamento al 12 dicembre!!!!

IL MIO PARADISO!!!!

Oggi il mare è mosso al di la della barriera corallina, e per questo l'acqua non è il massimo; tra l'altro le nuvole minacciano pioggia, così, subito dopo mangiato me ne torno al residence. La sera ci troviamo a cena con gli altri e ce ne andiamo a letto prestissimo... domani la sveglia è alle 6.45 del mattino...e saremo soli : Eliza e Jennifer hanno dato forfait...(meglio così..paghiamo per noi due solamente!!!)

 

7 Dicembre 2004 - La gita all'ISOLA SAONA

La sveglia arriva quando il sole non è ancora sorto. Mi sveglio, preparo il mio zaino, armato di macchina fotografica e telecamera, dopo di che faccio l'ultimo tentativo per convincere Eliza. Vieni con noi ? Preferisce dormire...Vabbè felice te! Esco e ti incontro Roberto, molto mattiniero, ci salutiamo e raggiungo il residence LOS PINOS dove alle 7.30 c'è l'appuntamento con il pullmann.

Arrivo, trovo Stefano, e ci mettiamo seduti ad aspettare... 7.30....7.35....7.40.....7.50...vengono a prenderci o no?? 8 in punto; in ritardo di 10 minuti dominicani (mezz'ora....) si presentano a bordo di un taxi turistico due accompagnatori di nome ISIDRO e ISMAEL. Ci dirigiamo a prendere gli altri all'Hotel Hamaca. Aspettiamo....8.15....8.20....8.30...cosa aspettiamo??? L'autista del pullmann che ha dormito più del dovuto...(ci dicono come sempre...); si trova a 10 minuti da Boca Chica, quindi se tutto va bene partiamo alle 9.

Siamo fortunati : alle 8.45 con una sola ora e quindici minuti di ritardo possiamo partire. Io e Stefano restiamo nel Taxi Turistico, insieme a due francesi e un portoricano. Prima di andare alla Saona ci fermiamo a raccattare altri DISPERATI...al BARCELO TALANQUERA BEACH a Juan Dolio (RICORDATE LA CUCCARACHA????). Iniziamo a viaggiare velocemente: San Pedro, Boca del Soco, La Romana, e finalmente dopo un'ora e venti minuti arriviamo a Bayahibe. Sono le 10.30.

Bayahibe, localizzato ad est de La Romana, è il punto di partenza per le escursioni nel PARCO NAZIONALE DELL'EST. Ex piccolo villaggio di pescatori, oggi conta diverse attività commerciali nonchè alberghetti. Tutto sommato comunque ha mantenuto per ora la propria fisionomia originaria, anche perchè, qui i turisti ci stanno pochi minuti... Diverso invece intorno al paesino, dove mega resort di tutte le maggiori multinazionali del turismo la fanno da padrone. Tuttavia, alla prima occhiata, si vedono sempre la chiesetta, attaccata alla scuola ed i bimbi che giocano intorno. Niente male!! Qui il tempo scorre ancora lentamente..se cercate un posto dove ritirarvi in tranquillità venite pure qua!! Guardo intorno le baracche di ristorantini italiani che cuociono il pesce sulla spiaggia e penso che....la cosa non mi dispiacerebbe affatto!!! Chi lo sa, magari un giorno.....

Bayahibe: la spiaggia

Ci imbarchiamo su una lancia a motore. Le lance sono barche basse capaci di una trenttina di persone con motori da 300 cavalli che volano letteralmente sul pelo dell'acqua. La sensazione che si prova correndo al largo è di volare, intorno ad una splendida laguna color verde smeraldo. Stefano appare per la prima volta veramente sbalordito dal colore del mare, che chiaramente non è paragonabile a quello di altri luoghi più frequentati. Dopo 20 minuti di navigazione ci fermiamo in mezzo al mare nella zona delle Piscine Naturali. Si tratta di piattaforme naturali rialzate al largo circondate da barriere coralline dove l'acqua è alta si e no un metro a venti. Sul fondo delle meravigliose Stelle Marine. Mi butto in acqua; è fantastico, bellissima sensazione di libertà, odore di mare, aria salmastra, acqua cristallina! Stefano...segue tutto dall'imbarcazione, non ama troppo l'acqua alta e preferisce godersi lo spettacolo all'asciutto! Come ogni escursione all'isola saona che si rispetti, le guide offrono il solito battesimo a base di CUBA LIBRE a gogo.... La sosta dura una ventina di minuti, dopo di che riprendiamo la navigazione per SAONA.

L'isola saona è separata dall'isola di Hispaniola dal canale della Mona, luogo famoso per le correnti forti e gli squali!!! La nostra gita prevede l'approdo su una spiaggia attrezzata; ma prima vi voglio raccontare la mia visita al paesino dell'isola datata 2001. L'isola Saona conta circa 300 abitanti; prima pescatori, oggi più che altro dediti alla vendita di souvenir a turisti. La "capitale", si chiama Adanaway, sembra uscita da un libro di fiabe. Il molo è pieno di barchette di legno, intorno bambini nudi che giocano sulla spiaggia. Le case tutte rurali, fabbricate con legno di palma e tetti di lamiera sono pitturate con colori blu acceso, aumentando così l'impressione di luce. C'è tutto : il colmado, il macellaio che taglia la carne sul tronco di palma, la chiesetta cristiana.... E la gente, sdraiata nelle amache che appena arrivi ti guarda come un extraterreste.. Non hanno niente, ma hanno tutto...pure la televisione.. Che pace! Non so se saprei resistere una vita nell'isola, ma un buon mesetto a dormicchiare fra le frasche forse......

Adanaway il paesino dell'ISOLA SAONA

Ritorniamo alla nostra gita. Arriviamo alle 12.00 in punto. Il sole è caldo e picchia, tuttavia le nuvole che a volte fanno capolino alleviano la sensazione di bruciore e rendono se possibile la gita ancora piu piacevole! La spiaggia è tutta corallina, con sabbia bianca, e il mare che degrada con tre tonalità di colore da verde a blu intenso. Dietro di noi (a ricordarci che siamo prigionieri di una gita organizzata) una tavola attrezzata per i pranzo e una "discoteca" che diffonde manco a farlo apposta il merengue a tutto volume. Quindi SE VOLETE STARE IN TRANQUILLITA E RILASSARVI ASCOLTANDO IL RUMORE DELLE ONDE DEL MARE CHE SI INFRANGONO SULLA SABBIA EVITATE LE GITE ORGANIZZATE!!!!!.

Facciamo il bagno, dopo di che è l'ora del "rancio". Sono le 13. Un altoparlante grida come del famoso film di Paolo Villaggio "COME è DURA l'AVVENTURA" : 30 MINUTI PRANZO!!! E proprio come nel film, una masnasda di turisti di tutte le nazionalità (noi compresi),si ammassa al tavolo self service per abbuffarsi di pasta, carne e frutta; all'insegna del "è tutto compreso" prendiamone più possibile anche al costo di buttarlo via....Alla fine del pasto sarà più la roba buttata nella spazzatura di quella consumata, in barba alla fame di molta gente del posto. Come, ogni maledetta gita organizzata non manca l'animatore, che ci obbliga tutti insieme a canticchiare canzoni sconosciute insieme a musicisti improvvisati.... Intendiamoci, non dico che non mi diverta tutto questo, ma preferisco comunque andarmene in giro da solo.

Io e Stefano sulla spiaggia della Saona

Dopo il pasto, ci spaparanziamo su lettini sotto una palma e dormicchiamo fino alle 14.30 ora di partenza per il ritorno. Faremo il solito tragitto della mattina a bordo di un catamarano. Purtroppo la compagnia non sarà delle migliori, becchiamo seduti dietro di noi due venezuelani UBRIACHI FRADICI che urlano come ossessi per tutti i novanta minuti di navigazione; l'arrivo a Bayaahibe è una liberazione!!!!

Sbarchiamo, e ritroviamo il tassista. Fa bella mostra di una pistola cromata; la fa vedere a tutti orgogliosamente e racconta di averla pagata la bellezza di 80.000 Pesos!! Ripartiamo stanchi morti per Boca Chica dove arriviamo alle 18.00 della sera.

La giornata non è finita, per la cena abbiamo deciso, su consiglio di Roberto ed Elena di andare a mangiare al ristorante "La Pequena Suiza" nella Calle Duarte. Si tratta di un locale molto bello, con un cortile interno, dove si mangia molto bene, soprattutto la carne. A dirigere il tutto il proprietario Stefano (non l'Appuntato!!) ed il cuoco fiorentino!! Siamo in tre e ci gustiamo un magnifico FILETTO AI FUNGHI PORCINI. Semplicemente MAGNIFICO!!!!! Difficilmente ho mangiato della carne tenera e saporita cucinata così bene... Verso le 22 ce ne andiamo a letto, stanchi e con la pancia piena!!!!

A cena alla Puquena Suiza

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