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La mediazione dei conflitti nelle strutture sanitarie Il conflitto è un fenomeno comune, presente nella vita di tutti: non vi è persona che non si trovi ad essere protagonista di vicende conflittuali, che possono di volta in volta sorgere e svilupparsi con modalità peculiari. Comunque lo si connoti, qualunque sia la nozione personale che si ha di esso, il conflitto è un'esperienza condivisa da tutti ed è un fenomeno presente in maniera diffusa anche nell'ambiente ospedaliero e sanitario. Il fenomeno conflittuale, nelle organizzazioni sanitarie così come in ogni contesto relazionale, è perlopiù considerato come qualcosa di negativo, una situazione da evitare finché è possibile, o un problema da risolvere con i mezzi dell'intelletto. Un altro modo diffuso di concepire il conflitto è quello di intenderlo secondo la logica del torto e della ragione, della vittima e dell'aggressore o, ancora, dell'ingiustizia da riparare. Le soluzioni proposte, in ogni caso, sono quelle razionali, derivate dal buon senso, dall'etica o dal diritto. Mezzi e modalità da cui si spera di ottenere la cessazione delle ostilità e il ripristino dell'equilibrio turbato, con la riparazione dei danni e la "punizione" - o il "perdono" - del colpevole. Si tratta di una visione del conflitto talmente consolidata che riesce difficile metterla in discussione. Si può tuttavia tentare di integrarla con alcune riflessioni. Tra queste vi è il rilievo che nel considerare il conflitto spesso si trascurano talune sue caratteristiche essenziali. In particolare, non ci si sofferma sugli stati d'animo dei confliggenti. Eppure, è esperienza comune che quando si litiga le emozioni spesso prendono il sopravvento sulla nostra supposta razionalità. Malgrado questo banale dato empirico, proprio la dimensione emotiva è quella più trascurata in tutte le sedi tradizionalmente deputate alla gestione del conflitto. La mediazione invece, ponendo un'attenzione particolare ai vissuti emotivi delle parti e facendo leva su questi, propone una più efficace possibilità di gestione. La mediazione offre alle parti gli strumenti che consentono il riconoscimento reciproco e la costruzione di nuove modalità relazionali condivise. All'interno delle organizzazioni sanitarie il conflitto può emergere in forme differenti : nella relazione fra paziente e personale medico e paramedico, così come all'interno delle équipe sanitarie. La capacità di riconoscere e gestire il conflitto con modalità alternative quali la mediazione è una risorsa a disposizione delle organizzazioni sanitarie, da un lato per contenere il livello di contenzioso fra struttura sanitaria e paziente, dall'altro per migliorare le condizioni e le modalità di lavoro delle équipe. Da qui la proposta di un Corso di formazione, della durata di due giorni e rivolto al personale dirigente delle strutture sanitarie ed ad altri professionisti sanitari ed amministrativi, che offre la possibilità di conoscere e riflettere sulla mediazione come diverso e innovativo strumento di gestione della conflittualità.
Il corso Obiettivi Contenuti Metodologia Verranno inoltre valorizzati esempi tratti dall'esperienza professionale dei partecipanti, sulla base dei quali procedere a riflessioni e rielaborazioni al fine di rendere più chiare le connessioni teoria- prassi. back la piazzetta associazione
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