GRANFONDO DEL BRUNELLO: Duello "diVINO". Ore 6 del 23 Settembre: questo lo spettacolo che si godeva dagli spalti della fortezza di Montalcino, cuore della 12a edizione della granfondo del Brunello e della Val d'Orcia. Facile immaginare gli stati d'animo degli organizzatori e dei mille partecipanti cifra record! Le prime gocce di pioggia cadono sugli atleti, ormai disposti a prendere sulle spalle l'ennesima pioggia fredda. Ma ecco il "miracolo": Giove Pluvio, meravigliato dei movimenti di quei tanti puntini colorati, decideva di farsi da parte lasciando spazio a Elo, che con i suoi soffi sempre piu' forti riusciva a spazzare via le nuvole, il grigio, la pioggia. Con mezz'ora di ritardo i mille partecipanti potevano iniziare la sfida sulle salite e sulle discese proposte dagli organizzatori con il nuovo percorso lungo le terre della Val d'Orcia (54 km). La discesa del Leccetone, oltre 2 km dentro il bosco su un terreno sassoso ricco di curve, rappresentava una sorpresa, lungo la quale Marzio Deho, il vincitore, gia' faceva la differenza e stupiva la dura saliva verso il gran prix situato a Rocca d'Orcia, un'antica fortezza medioevale elevata a 575 metri slm. Deho fin dall'inizio ha fatto vedere di che pasta era fatto e a nulla sono serviti i tentativi di Induni (vincitore nel 2000) e di Alberati di resistere al suo forcing deciso e regolare. Il duo, infatti, finiva staccato, al traguardo di Montalcino rispettivamente di 2.01' e 2.49'. Alle sue spalle la lotta per i piazzamenti era leale ma feroce. Solo sulla salita di Rocca il ritrovato Patrick Cioni salutava la compagna e s'involava da solo per il 4° posto. Da segnalare anche l'ottima prova di Fabio Casini, 7° assoluto e il primo della categoria M1. Sorpresa nella categoria femminile dove l'anglo-siciliana Elizabeth Scaglia domava la molto piu' quotata svizzera Erika Beer. Da notare che la Scaglia concedeva molti secondi alla Beer in discesa, per poi recuperarli con gli interessi nei tratti in salita.   

 

 

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