Fino a pochi anni fa chi possedeva capitali sostanziosi poteva permettersi il lusso di costituire una fondazione che rispondesse ai bisogni di garantire il capitale e di conseguenza la rendita per la persona beneficiaria .

Da qualche anno abbiamo scoperto che con un capitale minimo e’ possibile costituire una fondazione che offre tutte le garanzie non solo per il mantenimento , ma addirittura la crescita del capitale .

La cosa più interessante per noi e’ che questo tipo di fondazione offre le maggiori garanzie per il benestare, il benessere e la felicità del beneficiario .

Stiamo parlando della " FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE " .

La proposta molto sinteticamente, si distingue perché ha in se sia il patrimonio e sia una componente di soci; non è più il solo patrimonio destinato ad uno scopo che resta in mano ad amministratori indicati dal fondatore; ma è un patrimonio al quale si aggiungono le forze di chi vuole partecipare a quella iniziativa.

E allora, non solo patrimonio, ma uno stampo di tipo associativo; non è una associazione a fianco della fondazione, ma è legata inscindibilmente al patrimonio.

Innanzitutto il patrimonio è a formazione progressiva, cioè non c’è un fondatore unico iniziale la cui la fondazione va da sola, ma si può partire con soli cento milioni (minimo di legge) e man mano accrescere questo patrimonio.

Ogni famiglia o ogni altro che lo voglia , conferisce ciò che ritiene equo per le sue capacità e lo finalizza nell’ambito della fondazione.

Quindi è una fondazione che nasce dalla base e non dal ricco fondatore di un tempo.

La forza che viene da queste fondazioni è che non c’è bisogno del grande patrimonio, ma si possono mettere insieme tante famiglie e tanti cittadini .

Allora la famiglia può pensare che il futuro sia sereno perché la tutela verrà esercitata da altre famiglie che hanno gli stessi problemi e quindi avranno tutti gli interessi a ché la fondazione non deroghi ad amministratori disonesti quando la famiglia non ci sarà più.