Gli scintillatori offrono una altissima sensibilità, anche se poi questa diviene inutilizzabile a causa della radiazione cosmica onnipresente.
Per fortuna, vi sono anche gli scintillatori che rilevano solo le radiazioni di tipo Alfa, escludendo quindi le Beta ma, sopratutto, le Gamma dei raggi cosmici. In questo modo, possono sviluppare in pieno tutta la loro sensibilità senza essere disturbate dalla radiazione di fondo.
Peccato solo che il loro costo sia molto elevato, ad esempio una Ludlum 43-5 usata costa in USA ben 240 Euro, a cui si aggiungano 30 Euro di spedizione ed altri 60 per i diritti doganali, in totale quindi 330 Euro una volta portata in Italia.
Ma è possibile recuperare una ottima sonda anche con ben poche lire ed un po' di lavoro facile facile.
Sto parlando della sonda chiamata RAM 63/2 e che fa parte dello strumento militare ex DDR RAM 63, molto diffuso fra gli appassionati di radioattività. Si tratta di una sonda scintillatrice Alfa esclusiva che può essere recuperata dai rivenditori di surplus per pochi Euro. Fatevi dare anche il tappo in plastica grigia che serve per chiudere i connettori, è quello con attaccata una catenella.
Le modifiche da fare per renderla di uso universale sono molto semplici.
Procuriamoci la sonda Alfa del RAM 63, il tappo grigio, una presa BNC a vite, 1 condensatore da .010 microFarad e 2KV di isolamento, 1 resistenza da 1 Mega e 13 resistenze da 10 Mega.
Si inizia mettendo in morsa il fondo della sonda e svitando leggermente il corpo a mano. Appena allentata la stretta fermatevi e ribaltate la sonda con la bocca in basso. Tenendola in questa posizione, svitate del tutto ed estraete con usta il fondo a cui è attaccato il gruppo fotomoltiplicatore.
Avete due possibilità: il gruppo sensibile resta attaccato al tubo, oppure si stacca e resta dentro al tubo. Tutto dipende dalla tenuta della colla originale, vecchia di 40 e passa anni. Se il gruppo resta nel tubo, tenendolo verticale ponetelo al sicuro. Se il gruppo resta attaccato al tubo, lasciatelo stare e state però molto attenti a non staccarlo.
Passiamo ora alla parte da modificare: con le buone o con le cattive togliete il bocchettone di plastica dal fondello, in modo da avere tutto aperto e svitando le due viti, separatelo per lavorare meglio sulla parte fotomoltiplicatore (vedi foto).
Eliminate il piccolo circuito stampato ed i fili che lo collegano allo zoccolo ed eliminate pure tutte le resistenze lasciando lo zoccolo pulito.
Rifate i collegamenti con le resistenze ed i componenti nuovi stando attenti a non sbagliarvi nel contare i piedini, magari contrassegnate con un punto rosso la chiave in modo da vederla meglio mentre lavorate.
Naturalmente il tappo grigio va forato, montate una presa BNC e gli collegate i due fili, poi assemblate il tutto e saldate i due capi allo zoccolo.
Ora non resta altro che rimontare il tutto, tenendo sempre verticale il tubo, con la bocca in basso.
Finalmente abbiamo una ottima sonda scintillatrice che possiamo attaccare a qualsiasi ratemeter o, meglio ancora, a qualsiasi scaler.
Dalle mie prove, la tensione di lavoro ideale è di 700/750 Volt, a cui corrisponde una ottima sensibilità ed un bassissimo conteggio di impulsi spuri (solo 6/10 per ora).
A questo punto resta solo il divertimento: se avete uno Scaler e lo collegate ad una sonda come questa avrete uno strumento sensibilissimo, perfetto anche per fare le ricerche del Radon con la tecnica di cui abbiamo già parlato.
P.S.: Aggiornamenti a fine Dicembre 2007.
Ho provato a modificare anche la sonda scintillatrice per Beta e Gamma, la RAM 63/3, ottenendo ugualmente ottimi risultati. Solo che il rilevatore è meno sensibile, quindi occorre un buono scaler per utilizzarla degnamente e la tensione di lavoro va portata ancora a 1.350 Volt. In queste condizioni la sensibilità alle radiazioni Gamma arriva ai 12.000 CPM/mR/h, quattro volte più sensibile delle migliori pancake ! Meno buono invece il rendimento alle radiazioni Beta, in questo caso ci si deve accontentare di un 20% circa rispetto al Cesio 137.
Dalle molte prove fatte, si è visto che tutti gli scalers da laboratorio sono adatti allo scopo, mentre tra quelli portatili il migliore è certamente l'Eberline ESP, che avendo la tensione HV regolabile fino a 2.500 Volt, si adatta a qualsiasi scintillatore, anche il più "duro".
Infine, in tanti mi hanno scritto per avere indicazioni sul reperimento delle singole sonde o, meglio, delle sonde già modificate e pronte per l'uso. Potete trovare tutto il materiale necessario da Giuseppe Cutini, un noto appassionato di radioattività che ha notevoli disponibilità di materiale surplus, oltre ad una encomiabile passione per le cose ben fatte.