Il telefonino

Stereo microscopio Unitron ZSB. Microscopio Zeiss invertito per metallografia.


       Strumenti utilizzati:

Stereo microscopio Unitron ZSB per gli ingrandimenti da 3,5x a 45x in luce incidente e/o trasmessa, normale o polarizzata.

Microscopio invertito Zeiss per metallografia in luce episcopica, polarizzata o in CdF, per ingrandimenti da 25x a 630x a secco ed a 1000x in olio, più Optovar 2x.






    La corsa tecnologica allo strumento personale evoluto, quello che fa tutto, è stata ormai stravinta dal telefonino.

Il mio telefonino LG.     Prima di lui ci hanno provato tanti altri accessori, l'ultimo che sembrava avere buone speranze è stato il Pocket PC, il computer palmare, ma ormai il cellulare ha superato anche le più fantasiose speranze.

Lo schermo esterno.     Un solo strumento tecnologico, dalle dimensioni lillipuziane e dal costo contenuto, fa le foto come una macchina digitale, fa filmati e registra la voce, fa da agenda, da torcia elettrica, da calendario e da sveglia, è un completo PC con cui puoi collegarti ad Internet per fare un rilancio su eBay, accedere alla posta elettronica o completare un lavoro di ufficio mentre sei in viaggio, è anche un perfetto GPS che non perde mai la strada, inoltre puoi ascoltare musica e vedere film registrati, puoi vedere la televisione e, sembra quasi impossibile ma, a tempo perso, fa anche le telefonate !

    Il telefonino oggetto delle prove è un modestissimo LG mod. U8138 acquistato usato su eBay per pochi Euro.

    Come prima cosa volevo vedere la matrice del display LCD a colori e, per comodità, ho guardato il display esterno, tanto hanno entrambi la stessa definizione.
    Inizialmente, ho fatto in modo da avere un fondo bianco omogeneo, in modo da avere tutti i pixel RGB accesi.

La matrice del display a basso ingrandimento.     Già con solo 40 ingrandimenti dello stereo microscopio è perfettamente visibile il pixel ed i suoi tre colori fondamentali. Ancora migliore la visuale con il microscopio a 100 ingrandimenti. Purtroppo non è possibile andare molto oltre con l'ingrandimento in quanto lo schermo che protegge il delicato display impedisce l'ulteriore avvicinamento dell'obiettivo del microscopio.

Lo schermo esterno a 100 ingrandimenti.     Ad ogni modo il pixel è di forma quadrata, con lato di 150 micron, quindi circa 50x150 micron per ciascuna componente RGB.


Vediamo ora la resistenza ai graffi dello schermo di protezione del display esterno, quello più soggetto ad incontri ravvicinati con chiavi ed altri simili oggetti pericolosi sparsi all'interno delle tasche o delle borsette.
    Evidentemente la sua struttura è simile a quella degli occhiali da vista in resina e già a pochi ingrandimenti si notano le rigature da liquido, tipiche di questa sostanza.
    Naturalmente vi sono anche abbondanti scalfitture, certamente molto più gravi che sugli occhiali, anche per colpa della maggior massa del telefonino, che causa impatti più violenti.

Graffi sullo schermo esterno a 100 ingrandimenti. Gli stessi graffi ingranditi a 400x. Ben visibili le striature di acqua.     Date le precedenti prove, si consiglia quindi di pulirlo solo con fazzoletti di carta, meglio se utilizzati in doppio strato oppure, se molto sporco, di pulirlo con fazzoletti in carta inumiditi e poi subito di nuovo ben asciugato.


    Altro effetto che mi ha incuriosito è l'aspetto delle cifre sulla tastiera, che si illuminano di una bella luminescenza blu, ma in che modo ?
    Ho guardato per cercar di capire, l'aspetto esteriore delle cifre è quello di una semplice vernicetta depositata sulla plastica del tasto.
    Guardata con il microscopio in luce normale ha un aspetto molto anonimo, ma basta illuminarle con la luce polarizzata per vederle immediatamente brillare di una luminescenza blu-verde.
    Inoltre, a maggior ingrandimento diventano perfettamente visibili delle striature regolari e più scure, immerse in questa vernice: cosa sono ?

I numeri della tastiera, visti in luce polarizzata. A 100x sono ben visibili le striature scure. Luce polarizzata.     Posso solo ipotizzare che siano loro ad eccitare la luminosità della vernice, ma ancora, questa spiegazione porta solo a nuovi interrogativi.


    Per questa volta ci fermiamo con un interrogativo: non è la prima volta che mi capita e non sarà di certo neppure l'ultima.

    Se qualcuno può darmi informazioni è il benvenuto, per parte mia il tarlo continua . . . . .



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