A circa quattro chilometri da Ballao, in testa
di una valletta , confluente con quella del Flumendosa, qua e
là incisa da gallerie, da pozzi da trincee di miniere,
lungo la strada che conduce ad Escalaplano, troviamo i resti di
un pozzo sacro detto " FUNTANA COBERTA".
.
Lungo, solido, come altri luoghi di culto dell'antica
Sardegna, dove la solenne maestà del paesaggio, chiuso
da alti monti, rendeva misterioso ed imponente il rito attorno
ad una fonte abbondante, purissima e sanatrice, che sgorgava in
territorio rupestre, arido ed assetato. La pianta dell'edificio
è irregolare e le sue parti non sono simmetriche, soprattutto
le esteriori. Dal tamburo della cupola si staccano due ali di
lunghezza ineguali, racchiudenti l'ingresso alla scala e l'atrio
disposto innanzi alla bocca di questa. L'intero edificio è
in lastroni di calcare compatto, di spessore quasi costante, proveniente
dal prossimo monte. La scala costruita con maestria porta alla
cella a cupola. La copertura del vano della scala è dato
da dodici massi di architravi degradanti. La cella , di pianta
pressappoco circolare, di struttura nuragica, con la copertura
a cupola è ancora ben conservata. All'accuratezza della
cupola, corrisponde anche quella del selciato in grandi lastroni
disposti a raggiera , in modo da lasciare ben limitato, nel mezzo
della cella , l'orlo del pozzo che si sprofonda nel pavimento
di essa. Pochi i ritrovamenti di stoviglie di tipo nuragico: frammenti
di stoviglie romane, ciotole si ritrovarono ovunque anche nel
pozzo interno, e resti di vasellame recente. Si ritrovarono resti
di un probabile villaggio nuragico e resti sporadici di età
romana. Si diceva che le persone sospettate di aver commesso dei
crimini venivano portate davanti al pozzo, qui venivano bagnati
i loro occhi e solo se diventavano ciechi venivano considerati
colpevoli e quindi giudicati. Questo perché l'acqua veniva
considerata sacra.
A Ballao molti sono i resti di età nuragica romana alcuni
in fase di restauro, come appunto il tempio a pozzo di "
FUNTANA COBERTA" , e il " NURAGHE DI SILIQUA",
altri completamente fatiscenti. Il nuraghe di SILIQUA , prende
il nome dalla località nella quale si trova , esso è
di età nuragica posto su un cucuzzolo nella confluenza
trà il rio Stanali ed il Flumendosa. E' formato da blocchi
quadrangolari in scisto, disposti a filari regolari ed è
composto da due torri affiancate, unite da una cinta muraria.
Sono visibili anche delle strutture murarie riferibili a capanne
e resti di sepoltura nuragica. Per raggiungerlo si parte dal paese
e si segue la via Garibaldi fino al Flumendosa. Si attraversa
il fiume passando su uno stretto ponticino e si continua a camminare
lungo un sentiero sterrato che finisce in un gran campo.
Qui la strada è interrotta da un cancello. Si supera il
cancello e si arriva ai piedi del nuraghe .
Copiosi resti si notano in regione Santa Clara, poco lontano
dal bivio della via che porta ad Escalaplano alla miniera di Corti
Rosas: pietre infitte di età prenuragica, una tomba megalitica
semidistrutta di età nuragica, un rudere di edificio nuragico,
vi si trovava anche una fonte perenne coperta con antico fabbricato,
frantumi di vasi, pile di pietra macine. Nella stessa località
accanto al rudere dell'edificio nuragico, si hanno tracce di muratura
in pietrame e durissima calce, resti di pavimento in battuto di
cacciopesto, frammenti di stoviglie, gli agricoltori quando lavoravano
la terra ad ogni solco di aratro ritrovavano modeste deposizioni
funerarie, o sporadica suppellettile, di vasi, lampade, monete
di bronzo, per lo più dell'impero romano e punico. Alcuni
materiali provenienti da Santa Clara provano che la vita in quella
località si protrasse fino ai primordi del Cristianesimo.
Gli altri siti archeologici che si possono ritrovare nel territorio
di Ballao sono:
Corongiu e Melas di età nuragica ma quasi completamente
disfatto.
Broncu is Abiois anch'esso di età nuragica.
Domus De Janas di età prenuragica.
Saccui di età nuragica.
Nuraxi qui ci sono ritrovamenti sporadici di un nuraghe
su Nuraxi di età nuragica e una tomba dei giganti sempre
di età nuragica. Attualmente è presente la chiesetta
campestre di SANTA MARIA DE NURAXI dove ogni anno il giorno di
pasquetta si festeggia la festa in onore di Santa Maria di Cleofe.
S. Rocco resti sporadici di età imprecisata.
Tradori nuraghe omonimo di età nuragica.
Terra De Su Conventu resti di età romana.
Palastris forte punico. Presso un importante guado del
Flumendosa, e presso la confluenza di questa col Flumineddu a
sinistra, e il Bintinoi a destra, sempre in posizione strategica
atta al controllo di una via naturale di comunicazione, sono stati
ritrovati i ruderi di alcune fortezze che la tecnica edilizia
e la pianta rivelano Cartaginesi.
Pala Corra forte punico.
S. Pietro necropoli romana con chiesetta campestre di San
Pietro qui si scoprono spesso tombe romane.
Is Tancas nuraghe omonimo di età nuragica.
Erriu Isotta, Melis Miriam, Serra Noemi,
Piras Anna Carla.