Perda Sperrada
Lungo la S.S. 442 è possibile osservare un curioso blocco lapideo, caratterizzato dalla perfetta spaccatura, da cui il nome.
Si ritiene sia un affioramento lavico di origine sottomarina, la spaccatura dovuta a cause naturali.
La leggenda vuole che questa sia un maiale tramutato in pietra e spaccato da un calcio da Luxia Arrabiosa, leggendario personaggio del M. Arci.
La leggenda di Luxia Arrabiosa
C’ era una volta una fanciulla bellissima di nome Lucia che si recava sul colle di nome Prabanta. Si recava su questo colle per lavorare e cuocere il pane. Lungo il percorso Lucia passava davanti a una grotta del Monte Arci chiamata s’ Accorru Frassu dentro questa grotta si nascondeva un fauno (un animale ) questo era innamorato della fanciulla . Un bel giorno il fauno usci dal suo nascondiglio e insegui Lucia su per la collina, la raggiunse vicino al forno e cercò di approfittare della sventurata. Lucia spaventata tentò di difendersi con tutte le sue forze tanto che riuscì a uccidere l’animale scagliandogli contro un lungo bastone che lo trafisse e si conficco poi sul terreno e cosi si trasformarono in pietra il forno, il pane, il bastone e l’animale. Anche Lucia pago un duro prezzo usci di senno e divenne per sempre Luxia Arrabiosa.
Perda sposa
Presso la località omonima sorge un rocciaio che per la sua conformazione, simile a figura umane, ruota una leggenda che la credenza popolare tramanda da padre a figlio.
Si racconta che una coppia di sposi provenienti da Gonnoscodina , camminavano accompagnati da un fisarmonicista nelle campagne di una località territoriale all'incrocio dei confini dei due paesi (omonima località). Fermatasi per ristorarsi udirono in lontananza i rintocchi delle campane della chiesa di Masullas suonare a festa .All'udire le campane il piccolo gruppetto scoppiò in una sonora risata e le paragonarono ai campanacci degli animali al pascolo. Si narra che in quello stesso momento i protagonisti fossero tramutati in pietra ; la stessa che ancora oggi possiamo vedere fra i campi di grano di quei territori brulli a cavallo tra Gonnoscodina e il nostro amato paese.