Prima
di tutto preciso che x tutte le informazioni presenti non mi assumo
responsabilità se vi fregate il cilindro o altro quindi se ne sapete già
qualcosa e vi sentite di fare, fate, se non è così o fate esperienza o andate
da un meccanico. In
questa sezione ci orienteremo nell’elaborazione dello scarico che risulta
essere la più facile e veloce maniera di preparare il cilindro. Prima di tutto
diciamo subito che noi lavoreremo esclusivamente su cilindri in ghisa con
pistone bifascia Es: top performance trophy, polini base, malossi in ghisa,
polini corsa…..ecc. ; e non su cilindri in alluminio che non possono essere
rettificati o su cilindri che sono già in configurazione racing Es: MHR replica
e Team, polini evolution, top performance due plus…..ecc. Per effettuare la
nostra elaborazione useremo un attrezzo chiamato Dremmler, una specie di
trapanino dritto dotato di una piccola fresa che ha velocità di rotazione sui
30000 giri, ciò perché la ghisa dei cilindri è molto dura. Nell’immagine
accanto si vede un esempio di elaborazione dello scarico, la parte interna
bianca rappresenta lo scarico originale, noi lavoreremo asportando 1-1,5 mm
rappresentato dalla parte verde che darà la forma finale; la parte gialla è
un’ulteriore sagomatura dello scarico, che asportando il materiale in quella
zona farà avere la potenza massima del motore ad un numero di giri più alto,
quindi si avrà un motore ad alti regimi. La parte rossa è una modifica fatta
per il top 2 plus (che ha già lo scarico sagomato come la parte verde),
dovrebbe far guadagnare al motore un cavallo in più ma fa girare il motore sui
12500 giri di coppia massima, se si vuole fare questa modifica la parte gialla
deve essere minima. Alla fine della sagomatura dello scarico valutare se è il
caso di fare una rettifica perché delle volte restano delle bavette che in poco
tempo distruggerebbero il cilindro. Il polini corsa funziona bene sagomando la
parte verde, pochissima di quella gialla e accennando a quella rossa.
N.B. E’ importante dare la forma allo
scarico, non ingrandirlo eccessivamente, altrimenti si anticipa troppo lo
scarico e diminuisce molto il rapporto di compressione.
Prima
di tutto preciso che x tutte le informazioni presenti non mi assumo
responsabilità se vi fregate il cilindro o altro quindi se ne sapete già
qualcosa e vi sentite di fare, fate, se non è così o fate esperienza o andate
da un meccanico. In
questa sezione ci orienteremo nell’elaborazione dello scarico che risulta
essere la più facile e veloce maniera di preparare il cilindro. Prima di tutto
diciamo subito che noi lavoreremo esclusivamente su cilindri in ghisa con
pistone bifascia Es: top performance trophy, polini base, malossi in ghisa,
polini corsa…..ecc. ; e non su cilindri in alluminio che non possono essere
rettificati o su cilindri che sono già in configurazione racing Es: MHR replica
e Team, polini evolution, top performance due plus…..ecc. Per effettuare la
nostra elaborazione useremo un attrezzo chiamato Dremmler, una specie di
trapanino dritto dotato di una piccola fresa che ha velocità di rotazione sui
30000 giri, ciò perché la ghisa dei cilindri è molto dura. Nell’immagine
accanto si vede un esempio di elaborazione dello scarico, la parte interna
bianca rappresenta lo scarico originale, noi lavoreremo asportando 1-1,5 mm
rappresentato dalla parte verde che darà la forma finale; la parte gialla è
un’ulteriore sagomatura dello scarico, che asportando il materiale in quella
zona farà avere la potenza massima del motore ad un numero di giri più alto,
quindi si avrà un motore ad alti regimi. La parte rossa è una modifica fatta
per il top 2 plus (che ha già lo scarico sagomato come la parte verde),
dovrebbe far guadagnare al motore un cavallo in più ma fa girare il motore sui
12500 giri di coppia massima, se si vuole fare questa modifica la parte gialla
deve essere minima. Alla fine della sagomatura dello scarico valutare se è il
caso di fare una rettifica perché delle volte restano delle bavette che in poco
tempo distruggerebbero il cilindro. Il polini corsa funziona bene sagomando la
parte verde, pochissima di quella gialla e accennando a quella rossa.