È una manifestazione folkloristica
di carattere campestre, nata per lodevole iniziativa della Pro Gangi,
è divenuta il fulcro delle manifestazioni madonite e dell'intera
provincia. Essa rievoca i costumi, le tradizioni e la cultura
della vita contadina di un tempo, intrecciandoli alla mitologia
pagana ed in particolare alla celebrazione del mito della dea Cerere,
dea dell'abbondanza e delle messi.
La manifestazione consta di vari momenti:
"A Vanniata da Festa": "u Vanniaturi"
(il banditore) nel suo antico costume e con il tipico tamburo, gira
per le vie del paese annunciando l'inizio della manifestazione e
il relativo programma;
"Settimana Internazionale del Folklore":
dove i gruppi Folk di diverse parti del mondo si esibiscono con
canti e balli tipici della loro terra;
Esibizione del gruppo Folk "Engium" per
le vie del paese e la sera in Piazza del Popolo;
"U Corteo du Zitu": sfilata di
figure d'epoca a cavallo per le vie del paese; rievocazione dell'antica
usanza da parte della famiglia dello sposo di far visita alla sposa
e chiederne la mano (sabato);
· "A Zuccatina da Zita":
commedia d'autore locale in vernacolo che rievoca l'antica maniera
di chiedere in sposa una ragazza (sabato);
· "A Manciata di novi cosi":
caratteristica mistura cotta di legumi e cereali che viene offerta
ai presenti (sabato);
· "Il corteo di Cerere":
costituisce il momento centrale e il più spettacolare delle
manifestazioni legate alla Sagra della Spiga, e si svolge la 2ª
domenica di Agosto. Una continua evoluzione ne ha arricchito,
attraverso l'espediente figurativo, il significato simbolico. Da
qualche anno esso ha raggiunto una propria completezza raffigurativa
e rievocativa che, pur variando in alcuni particolari, rispetta
appieno i motivi che ne hanno ispirato la nascita. Diviso per
sezioni, sviluppa temi che trovano collegamento nel significato
della tradizione e del mito e raccolgono il senso e lo spirito della
cultura contadina e delle tradizioni popolari espresse in varie
forme: comunicativa, rappresentativa, figurativa e rievocativa.
Il corteo è aperto dal locale gruppo folk "Engium"
che balla sulle note della locale Banda musicale "S. Cecilia".
"Il corteo di Ziti", costituisce la
seconda sezione, rievoca uno degli usi più comuni della
nostra tradizione popolare e cioè il cerimoniale che precedeva
lo sposalizio nelle benestanti famiglie contadine ("i Burgisi").
La terza sezione, dedicata alla "vita
nei campi", rappresenta le diverse fasi del ciclo produttivo:
aratura, semina, mietitura e raccolto. Tra le diverse figure
rappresentate, di particolare importanza, viene data "a
ritina" (una lunga fila di muli, tirata da un solo conduttore
e adibita al trasporto dei cereali).
La sezione dedicata alle figure mitologiche,
chiude il corteo, che rievoca il mito di "Cerere", la
madre del grano, alla quale fu forse dedicato, insieme con le "Dee
Madri", un magnifico tempio sul vicino Monte Alburchia. Parte
del materiale di interesse storico ed artistico rinvenuto nella
zona è conservato nel Museo archeologico.
Orazio Lupus in "Elementi di Storia
Universale" scrive: "Tra le città dell'Isola,
come più notabili, contavansi, oltre Centuripe e Segesta,
Engium presso il Monte Marone (località dove oggi è
costruita Gangi), edificata dai Cretesi e ben nota per il "tempio
di Cerere".
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