L'INTERIEZIONE o ESCLAMAZIONE serve
"a esprimere un improvviso e vivo sentimento dell'animo, per meraviglia, stupore, ammirazione, disapprovazione, paura, dolore, piacere, odio, scherno, ammonizione, appello, salute, e così
via" (Gabrielli).
PROSPETTO |
Semplici |
ah! eh! ih! oh! uh! ahi! ohi! auff! uhm! ecc... |
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Composte |
ahimè! ohimè! ohibò!
(oibò!) orsù! suvvia! addio! perdiana! perbacco! ecc... |
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Improprie |
bene! male! viva! evviva! senti! peccato! aiuto! dalli! dagli! |
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Locuzioni
esclamative |
povero me! beato te! alto là! al ladro! corpo di mille bombe! ecc.
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Precisazioni |
Come hai
potuto notare, in tutti i "prospetti"
relativi alle parti del discorso, abbiamo evitato di dare
spiegazioni particolari di volta in volta. Riteniamo, infatti,
che gli esempi riportati siano più che sufficienti perché tu
possa derivare, intuitivamente, le opportune definizioni. Per
esempio, in questo ultimo "prospetto" che si
riferisce alle interiezioni, certamente avrai capito
che "ahi" si dice semplice perché è formata da un
solo elemento, mentre "ahimè" si dice composta
perché è formata da due membri (ahi + me); invece
"bene!" si dice impropria perché costituita da un
vocabolo che può avere anche altre funzioni ("Il bene
che ti voglio è immenso": qui è sostantivo;
"Parigi val bene una messa": qui è avverbio)
e "Corpo di mille bombe!" si dice locuzione
perché formata da più parole.
Sulla scorta di queste dilucidazioni torna sui prospetti di
tutte le parti del discorso e colma da te (o anche con l'aiuto
dell'insegnante) qualche eventuale lacuna che ti sei lasciata
alle spalle.
Noi siamo del parere che dare sempre e comunque spiegazione di
tutto significa non avere alcuna fiducia sulle loro capacità
intellettive. Noi, invece, ce l'abbiamo questa fiducia e siamo
per altro certi che un assillante assistenzialismo, tanto da
parte delle mammine eccessivamente premurose quanto da parte
degli insegnanti eccessivamente perfezionisti, ritardi ed
ostacoli, anziché accelerare e favorire, lo sviluppo mentale.
Per diventare uomini, bisogna anzitutto imparare ad usare il
proprio cervello.
Naturalmente questo non vuol dire che non si debba dare
ascolto ai consigli degli adulti.
Anzi! Una delle prime manifestazioni di maturità consiste
proprio in questo: nel sapere sfruttare al massimo
l'esperienza degli altri. Sono i bambocci deficienti (fessi e
presuntuosi) quelli che non danno mai ascolto ai genitori,
agli insegnanti, ai fratelli maggiori, quasi sempre per
partito preso, senza, cioè, nemmeno rendersi conto di quello
che viene loro consigliato. Costoro -poverini!- sono quelli
che da grandi saranno i cretini e lo spasso d'ogni compagnia
in cui verranno a trovarsi. |
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