3° Divisione
CC.NN. |
La 3°Divisione Camicie Nere
21 Aprile fu costituita il 10 giugno 1935-XIII, al comando del Generale di
Divisione Giacomo Appiotti, Vice Comandante il Console Generale
Archimede Mischi.
Composta dalle Legioni :
230°, comandata dal Console Tommaso
Bottari,
252°, comandata dal Console Giovanni
Passerone,
263°, comandata dal Console Ivan Doro,
dal Battaglione Complementi, dal Battaglione Misto, Battaglione Mitraglieri, Autoreparto
misto e dal Gruppo dArtiglieria; sbarcò a Massaua tra il 18 e il 23 settembre
1935-XIII.
Fin dallinizio delle operazioni militari i Reparti si dedicarono ad un intenso
addestramento, alla costruzione di strade ed a lavori di fortificazioni per garantire la
linea di rifornimenti e quella di operazioni del II° Corpo dArmata, destinato a
puntare su Adua.
Avvenuta loccupazione di questa località, il
II°Corpo dArmata al fine di sbarrare gli accessi alla conca di Adua, organizzò un
campo trincerato occasionale, diviso in due settori orientale ed occidentale
assegnando alla Divisione 21 Aprile la difesa del settore occidentale. Durante
questo periodo la Divisione costruì la linea dei forti e tutte le strade militari del suo
settore, rendendo le posizioni ad essa affidate inespugnabili.
Il 4 dicembre, in previsione di unazione offensiva del nemico, che si ammassava in
numero considerevole sul Tacazzè, in direzione di Selaclaclà, la Divisione riceveva lordine di ridurre man
mano la forza impegnata nei lavori della piazza forte di Adua e di riunirsi nella zona di
Enda Jesus per essere pronta a partire verso Selaclaclà.
Il primo tributo di sangue veniva pagato dai legionari della 21 Aprile nello
scontro di Gulà Gulè il 3 dicembre, dove cadevano in combattimento 5 Camicie Nere.
L11 dicembre la Divisione, per ordine del Comando di Corpo dArmata occupava
obiettivi più avanzati, dislocandosi sulla fronte Darò Miscellan-Amba Berach; il 12
dicembre si riuniva fra quota 2000 e Addì Ghebetà (zona di Adua). Il 15 dicembre la
21 Aprile raggiungeva Axum e il 16 occupava la quota 2140 a protezione del
movimento della Divisione Gran Sasso, che dalla conca di Selaclaclà si
raccoglieva ad ovest di Axum; il 20 dicembre, essendo compiuto tale movimento, la
3°Divisione CC.NN. rientrava ad Axum, raccogliendosi sulle collinette a sud e
sistemandosi in posizione difensiva.
Il 23 dicembre una colonna mobile agli ordini del Generale Appiatti, si spingeva in
ricognizione offensiva verso il Tecazzè, puntando come primo obiettivo su quota 2140; di
detta colonna faceva parte il 230°Battaglione CC.NN. della Divisione 21
Aprile. Il 25 dicembre la Colonna prendeva contatto col nemico e lo batteva
infliggendogli gravi perdite.
Il 29 febbraio 1936-XIV la 21 Aprile scrive la sua più bella pagina di
gloria, partecipando con tutte le forze alloffensiva dello Scirè.
Divisione di prima schiera sulla sinistra del II°Corpo dArmata raggiunge
lobiettivo di Acab Saat, provvedendo anche a garantire loccupazione del
costone di Caritò, donde caccia il nemico: costone di particolare importanza perché
dominante la direttrice verso Selaclacà, sulla quale doveva sfilare la Divisione
Gavinana.
Alle ore 11 del 29 la 21 Aprile aveva assunto il seguente schieramento: la
252° Legione sullo sperone che da Acab Saat si dirama verso sud-ovest in direzione di Adi
Biet; la 263° Legione sullo sperone che da Acab Saat si protende verso ovest in direzione
di Adi Dechi Malech; la 230° Legione in riserva su Acab Saat e un Gruppo
dArtiglieria sul ripiano immediatamente a sud.
Alle ore 12,30, quando già la Divisione sta iniziando la preparazione per lattacco
previsto per lalba del 1°, numerose colonne avversarie sbucano improvvisamente
dalla zona di Adi Biet e si dirigono verso la dorsale tra la conca del Mai Laham e quella
di Selaclaclà; altre colonne da Adi Dechi Malech, per la dorsale anzidetta, si spingono
verso Adi Haimanal; altre ancora sboccano allavampasso di Af Gagà ed invadono la
piana di Selaclaclà.
E evidente la minaccia che incombe sulla Divisione Gavinana in procinto
di sboccare nella conca di Selaclaclà.
Non essendo possibile muovere con tutta la Divisione CC.NN., sia per non abbandonare
laltura di Acab Saat, che copre e protegge il fianco sinistro dello schieramento del
Corpo dArmata, sia perché parte delle colonne nemiche puntano sul fronte e sul
fianco sinistro della Divisione Gavinana, viene deciso di agire con due
Legioni, agli ordini del Console Generale Mischi; la 263°Legione in primo scaglione e la
252° Legione in secondo scaglione, appoggiate da tutte le artiglierie divisionali. Verso
le ore 14, mentre la 263°Legione muove il contrattacco in direzione di Adi Haimanal, si
sviluppa lazione delle colonne nemiche sulla fronte e sul fianco sinistro della
Divisione Gavinana. Viene allora fatta schierare la 252° Legione sulle
pendici sud di Acab Saat per parare la minaccia sul fianco sinistro e sviluppare
rapidamente lazione della 263°Legione.
Il nemico, sorpreso, sospende il suo movimento verso nord-est e si getta in massa sulla
263°Legione: è sanguinosamente respinto: si raccoglie e ritenta loffesa con
accanimento: è ancora ributtato.
Nel frattempo lattacco nemico sul fronte e sulla sinistra della Divisione
Gavinana è stroncato dalla 252°Legione; la 230°Legione verso est, provvede
a rastrellare le colonne nemiche contrattaccate dalla 263°.
Durante la notte si manifestano ripetuti attacchi, che vengono rapidamente infranti.
Perdite nostre: 4 Ufficiali e 15 Camicie Nere cadono eroicamente; rimangono feriti 6
Ufficiali e 65 uomini di truppa, oltre 7 dispersi.
Nella successiva giornata del 1°marzo, in attesa della ripresa dellavanzata, in
rastrellamenti di pattuglie nemiche, cadono 8 uomini di truppa e rimangono feriti un
Ufficiale e 19 Camicie Nere.
lle ore 7 del 2 marzo viene ripreso lattacco che si sviluppa con un incessante
penetrazione nel dispositivo avversario. Sotto lurto della Camicie Nere il nemico
indietreggia, tenta di reagire, ma le colonne della Divisione irrompono, mentre i reparti
più arretrati sono continuamente alle prese con nuclei avversari, inevitabilmente
infiltratisi.
Alle 12,45 la lotta sul fronte della 230°Legione è intensa; tra la cima orientale
dellAmba Adi Malech e quella occidentale diventa furiosa; il nemico contrattacca
disperatamente; le Camicie Nere reagiscono con fitto lancio di bombe a mano.
Alle 20,30 tutta la Divisione è raccolta sulla dorsale Mai Laham e la conca di
Selaclaclà.
Perdite della giornata : Ufficiali feriti 4; truppa: Caduti 16, feriti 113.
Il 3 marzo viene ripresa lavanzata; il nemico in ritirata fugge inseguito
dallaviazione e la 21 Aprile raggiunge gli obiettivi di Af Gagà e Cobò
Nebrit.
Lindomani la Divisione raggiunge Enda Selassiè e successivamente si porterà al
Tecazzè per iniziare, in una zona aspra ed impervia, un ciclo lavorativo intenso,
compiendo anche alcuni esperimenti agricoli.