Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
di George Raymond Richard Martin
A cura di Andrea Luperto
I primi due libri della saga (Il
Trono di Spade e Il Grande Inverno) sono due bei
libri, per questo io vi consiglio di
non
comprarli.
Non avete letto male né vi è un errore di scrittura,
semplicemente vi dico di non comprarli. O se volete comprarli non
leggeteli.
Perché? Vi chiederete voi; il motivo è semplice, poiché non sono ancora in edicola i libri che completano la saga (io non li ho trovati) e quindi rimarrete con lamaro in bocca, come me, alla fine del secondo libro, nellattesa di sapere chi sono e cosa vogliono gli Estranei, cosa succederà ai Sette Regni, chi vincerà la guerra in atto, cosa accadrà ad Arya, Sansa, Jon, Bran, Tyrion, Daenerys ed a tutti i protagonisti della storia?
Già, i protagonisti, perché nella storia nessuno dei personaggi è più importante di altri e questo fatto è accentuato dalla strutturazione dei libri; infatti, ogni capitolo ha per titolo il nome di un personaggio del romanzo e la parte di storia raccontata è vista così come quel singolo personaggio la vive personalmente; perciò ogni capitolo ha un protagonista diverso con le proprie idee ed opinioni. Esiste, però, anche una famiglia protagonista: gli Stark, i "buoni"; il lettore infatti, principalmente attraverso gli "occhi" di quasi tutti i suoi membri, vede svolgersi la storia con le uniche eccezioni di Tyrion Lannister e Daenerys Targaryen. Il primo è un nano deforme appartenente alla famiglia dei "cattivi" e la seconda, con il fratello, è l'ultima discendente della precedente famiglia regnante dei Sette Regni.
La storia si svolge prevalentemente nei Sette Regni (così detti perché prima di avere un unico sovrano, queste terre erano divise in sette regni; a mio avviso, il non aver scelto un nome per il territorio è un errore), dove governa re Robert Baratheon, il quale sceglie, come Primo Cavaliere, il suo compagno dinfanzia e di lotta: Eddard (Ned) Stark, in sostituzione di Jon Arryn, (recentemente scomparso), ex protettore dei due.
Quindi, tutto bene? Neanche per sogno; i guai cominciano proprio adesso.
Copertina del libro edito dalla Mondadori
In una lettera la vedova Arryn accusa la regina e la sua famiglia, i Lannister, di aver assassinato suo marito e, ora, di voler uccidere suo figlio. Nelle Città Libere (perché al di fuori della sovranità dei Sette Regni), gli ultimi discendenti di Aerys II Targaryen stringono alleanze con i Dothraki, fiera popolazione nomade, per tornare nei Sette Regni a riprendersi il Trono di Spade, simbolo del potere, ed uccidere lusurpatore (re Robert). Al nord, oltre la Barriera, strani esseri fanno la loro comparsa (o ritorno), contemporaneamente alle sparizioni più frequenti dei Guardiani della Notte (i difensori della Barriera).
A tutto ciò si deve aggiungere che lestate sta finendo e per questo mondo ciò è un brutto segnale; infatti, qui le stagioni sono solo due (estate ed inverno), ma durano anni e lestate, che sta terminando, è stata insolitamente lunga e calda e ciò significherà un inverno altrettanto lungo e freddo.
In un crescendo di tensione di doppi, tripli e, forse, quadrupli giochi, Ned Stark tenterà di salvare il regno dalla bramosia di Cersei Lannister, la regina, che ha avuto i suoi tre figli da una relazione con il fratello gemello Jamie, purtroppo fallendo e morendo a causa del suo tentativo, perché il re muore in una battuta di caccia e la corona passa a suo "figlio" Joffrey.
Larresto e la morte di Ned saranno la causa scatenante di una guerra che spaccherà i Sette Regni in varie fazioni e tre re: il "legittimo" Joffrey, Renly, fratello minore di Robert, e Robb, figlio di Ned, che sarà proclamato dai suoi lord re del nord.
Nel frattempo i Guardiani della Notte sono attaccati da morti viventi, provenienti da oltre la Barriera. Daenerys, sposata ad un re Dothraki, farà nascere da tre uova pietrificate altrettanti draghi.
Qui finiscono i primi due libri, che dimostrano una buona capacità dello scrittore di saper dosare tensione, suspense e colpi di scena per sorprendere il lettore; in più cè unampia e precisa descrizione di paesaggi, dei personaggi e delle persone rappresentate, delle principali famiglie nobili, sia durante il racconto, sia alla fine dei libri, dove vi è un loro elenco con i loro membri, i gradi di parentela e le eventuali nobili famiglie fedeli.
Certo non mancano i difetti: alcuni personaggi sono troppo stereotipati (Ned Stark finisce per essere ucciso dal suo stesso onore e dallestrema fiducia nelle buone intenzioni degli altri; Sansa è invece inguaribile sognatrice del principe azzurro); per ora, la quasi totale mancanza delementi fantastici o della loro marginalità rispetto alla storia, come i draghi, gli Estranei o la magia, presente quest'ultima principalmente sotto forma di sogni premonitori, appare, per una saga fantasy, abbastanza preoccupante; la già citata mancanza di un nome per il mondo ed anche la mancanza di una qualsiasi datazione cui fare riferimento sono altri esempi.
Il risultato è comunque, almeno per ora e per me, positivo e per questo, non appena troverò gli altri libri in libreria, letteralmente mi fonderò per acquistarli! Invito perciò voi a non farlo come ho scritto allinizio: sarebbetroppo straziante andare dieci, venti, trenta, tutte le volte, finora, dalla libreria e tornare sempre a mani vuote.
Breve biografia
Nato il 20
settembre '48 a Bayonne, nel New Jersey.
Ha esordito nel '71 col racconto "The Hero", apparso su
"Galaxy".
Sposato con Gale Burnick dal '75.
Nel '76 si è trasferito da Chicago a Dubuque, Iowa.
Insegna giornalismo.
Ha fatto il giornalista: sportivo, public relation man,
commentatore politico.
Ha scritto la sceneggiatura per alcuni episodi di "Amazing
Stories" di Steven Spielberg ed è stato consulente per i
telefilm della serie "La bella e la bestia". Tra le sue
opere letterarie ricordiamo "La luce morente", "Il
pianeta dei venti", Il battello del delirio", "The
Armageddon Rag" e la saga "Le cronache del Ghiaccio e
del Fuoco", vincendo, fra gli altri i premi Hugo, Nebula,
Bram Stoker e Locus.
Ha discendenze italiane: suo bisnonno era un immigrante, e si
chiamava Massacola.
George R. R. Martin |