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Mondragone
- La storia
L'Alto Medioevo
A partire
dal IV secolo scende il buio sulla storia dell'agro Falerno; si
può solo supporre ciò che avvenne e questo fino al XII secolo,
quando documenti scritti e tracce archeologiche ne testimoniano
la ripresa.
Dopo il
saccheggio dei Vandali del 455 a.C., Sinuessa venne
completamente e definitivamente abbandonata dall'aristocrazia;
solo alcuni gruppi di piccoli proprietari terrieri, coloni e
schiavi, restavano nel contado della città intorno alle ville a
formare quei primi nuclei della futura economia curtense. Cosi
man mano Sinuessa scompariva sotto le dune e le sue mura
diventavano rifornimento di materiali da costruzione. Nel 534
Giustiniano, Imperatore Romano d'Oriente, muove guerra agli Ostrogoti,
dominatori in Italia dal 492; fu un periodo nefasto, i
saccheggi, gli incendi, la peste (541-544) ridussero la
popolazione della penisola in modo considerevole. Quando le
truppe bizantine sconfissero l'ultimo esercito ostrogoto nel
554, il contado sinuessano restò disabitato; la selva e le
paludi occuparono tutta la pianura tra il Volturno e l'estremità
sud-occidentale del gruppo montuoso Massicano, mentre i
boschi ne ricoprivano le pendici rendendo impercorribili l'Appia
e la Domiziana.
Tra il 590 e
il 600 i Longobardi occuparono tutta la costa e il
rispettivo retroterra tra il Volturno e il Garigliano, incassati
tra i Bizantini di Gaeta e Napoli. Nella prima metà dell'VIII
sec. d.C. Romoaldo II Duca di Benevento, elevò il Castrum
Carinolum a Gastaldato e da allora tutto l'agro Falerno
divenne parte integrante della storia di Carinola. Nel IX
sec. d.C., dopo la sconfitta dei Longobardi con i Franchi (774),
aumentò la tendenza alla disgregazione del Ducato di Benevento,
i vari Signorotti aumentarono le loro pretese autonomiste,
ingaggiando innumerevoli guerre tra loro e con i ducati
Bizantini ricorrendo (sia Longobardi che Bizantini) ai Saraceni
che addirittura fondarono una colonia alla foce del Garigliano.
Questa anarchia, determinò il fenomeno dell'incastellamento:
è probabile che proprio tra il IX e il X sec. d.C., i Gastaldi
di Carinola abbiano fatto costruire sulla vetta del monte Petrino
un maniero, senza però che esso favorisse la nascita di un
agglomerato urbano sul monte. Forse qualche gruppo di coloni
venne mandato dai propri Signori, a prendere possesso dei nuovi
territori utilizzati fino ad allora come riserva di caccia. Nel
915 i Saraceni vennero cacciati dalla loro base sul Garigliano e
nel ritirarsi compirono vari saccheggi compreso il territorio
dell'agro Falerno. Nel 991 il Principe di Capua Landenolfo
e sua madre Aloara, accompagnati dal Gastaldo di Carinola,
vennero alle acque Sinuessane.
Nel 1064 il
Gastaldato di Carinola venne conquistato dal normanno Riccardo
I Drengot e dal figlio Giordano I; dopo la conquista,
il maniero sul monte Petrino venne ampliato diventando una Rocca
e in questo periodo prese il nome di Rocca Montis Dragonis,
anche se tale nome compare in documenti solo a partire dal
secolo XII. Come si arriva a questa denominazione non è chiaro,
si potrebbe pensare anche che esso derivi da Drengot: ROCCA
DRENGOT - ROCCA DRAGONIS - ROCCA MONTIS DRAGONIS.
Gytheum
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