Stefania Cicerchia
ALESSIO VENTURA. L'ANARCHICO DEL ROCK.
Rifiuta qualsiasi etichetta e sogna di produrre la sua musica
"Sembra
quasi una di quelle vecchie storie che si vedono solo nei film
".
E' così che Alessio Ventura descrive la nascita del suo
primo gruppo: i Damm. "I Damm sono nati nel '94 - racconta
- con Dario, il chitarrista, eravamo compagni di banco. Abbiamo
suonato insieme finché non ci hanno chiamato Mauro e Massimo,
il resto del gruppo. Nel giro di pochi mesi arrivò il contratto
con la EMI". È da qui che sono nati i Damm, il cui
nome nasce dalle iniziali dei componenti del gruppo: quattro rockettari
dai capelli lunghi fino al sedere. Alessio, allora, aveva appena
diciotto anni ed esordiva a Sanremo come cantante della band.
"Siamo stati a Sanremo tre volte. Nel '94 abbiamo vinto Sanremo
giovani con "Irene", nel '95 siamo arrivati quarti con
"Bisogno di te" e nel '96 siamo stati buttati fuori".
Cinque dischi: quattro con i Damm e uno con i Sautiva. "Nel
'99 i Damm sono diventati i Sautiva - spiega. Prima, pur restando
con il nome Damm, avevamo cambiato formazione. Era uscito il disco
"Disorient Express" che non ha ottenuto il consenso
che meritava, forse perché il pubblico associava il nome
Damm a un gruppo per teen-ager. Era necessario cambiare nome.
Avremmo dovuto farlo prima di quel disco, dove ci siamo evoluti
musicalmente ma che non piaceva alla casa discografica".
Alessio continua a parlare di sé e di quanto è difficile
per lui scrivere i testi delle proprie canzoni rispetto alla facilità
con la quale riesce a comporre la musica. Il suo testo preferito?
"Il dubbio" dall'album "Sautiva". Anche qui
troviamo molto della sua personalità. La canzone parla
di un uomo che si rapporta al cielo con mille domande per poi
rendersi conto che il senso della vita non è il dover attendere
delle risposte, ma continuare a porsi degli interrogativi. Oggi
continua a fare musica, tutt'ora sta producendo il disco di un
suo amico. "C'è la musica che segue il mercato e poi
ci sono coloro che fanno musica solo per fare musica. Io sono
più vicino a questi ultimi. Le redini del mercato musicale
vengono gestite dai media e dalle case discografiche che sono
dei filtri e spesso non rappresentano l'opinione del pubblico".
Mira all'autoproduzione, sa che ci vogliono forti capitali ma
la sfida lo attrae.
Se vuoi ascoltare
un brano esclusivo di questo cantante clicca qui: IL
DUBBIO
Ha collaborato
alla realizzazione della pagina anche Giulia Gironi, clicca qui
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