Fabio Meloni
LA ROMA E' FUORI
Roma
fuori dall'Europa. Ancora una volta ha seguito la perfida tradizione
e così Capello e la squadra lasciano all'Anfield Road la
loro Champion's League. 2 i gol: il primo su rigore, realizzato
al 6' da Litmanen. Il penalty, giustamente, ha dato vita a molte
proteste dei giocatori e del tecnico. Il secondo, invece, siglato
da Heskey nel cuore del secondo tempo proprio quando la Roma aveva
incominciato a giocare. La squadra giallorosa è stata sfortunata
per quanto riguarda i risultati della altre due avversarie del
girone: un pareggio fra Galatasaray e Barcellona avrebbe servito
su un piatto d'argento la qualificazione ai capitolini. Il
caso ha voluto vincente il Barcellona e per giunta con un gol
irregolare. Non c'è proprio niente da fare: ogni volta
che la Roma incontra il Liverpol sulla propria strada è
costretta a passare alla cassa: non dimentichiamo nell'84, la
finale di Coppa dei Campioni persa ai rigori, e l'anno scorso
in Coppa Uefa quando un arbitro in vena di scelleratezze ha rispedito
a casa la compagine giallorosa. Nel polverone delle polemiche
però questa volta c'è anche Capello, il quale secondo
molti ha sbagliato la formazione di partenza: forse troppo coperto
con Tommasi in sostituzione di Cafu. Senza Delvecchio e Montella
ma con Batistuta ad aiutare Totti. Solo nel secondo tempo sono
arrivate alcune correzioni: Assuncao per Tommasi, mossa felice,
ma anche Del vecchio e Montella per Bati e Lima.
La squadra ha cambiato volto incominciando a giocare, ma è
stata subito gelata dal gigante Heskey. Capello si è difeso
dicendo che la formazione iniziale era sicuramente la migliore.Ma
il vero problema è che non si è vista la solita
Roma ed inoltre ha influito molto a livello psicologico, come
afferma anche il tecnico di Pires. A fine gara l'allenatore capitolino
ha fatto i complimenti ai Reds, anche perché non li aveva
mai visti giocare così. In sostanza ai giallorossi è
rimasto solo il campionato e sicuramente il presidente Sensi non
vorrà restare a bocca asciutta quest'anno.
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