Comitato di redazione
In tempi di grande rinnovamento delle tecnologie dell'informazione, il sindacato dei giornalisti ha il suo bel da fare. Questo spazio del Barbiere della sera è a disposizione di tutti i Comitati di redazione che desiderano mettere al corrente l'intera categoria della vertenza che hanno in corso con l'editore o che desiderano discutere e scambiarsi opinioni su singole questioni di interesse sindacale. Se desiderate che il vostro comunicato venga pubblicato sul nostro sito, non avete che da inviarcelo per email.

Inviate il vostro comunicato a:
Ilbarbieredellasera.com


Milano, 26 giugno 2000
Al segretario nazionale FNSI, Paolo Serventi Longhi
Al vicesegretario nazionale FNSI, Marina Cosi
Al vicesegretario nazionale FNSI, Franco Siddi
Al segretario dell'Associazione Stampa Lombarda, Mariagrazia Molinari
Al segretario dell'Associazione Stampa Romana, Roberto Seghetti
e p.c.
Alle agenzie di Stampa
Al Barbiere della Sera

Il quotidiano 'OG-Oggi è un altro giorno', in data 23 giugno 2000, ha chiuso. A un mese esatto dal suo primo numero, uscito nelle edicole il 23 maggio. Un vero record, tutto in negativo: mai un quotidiano aveva resistito così poco. I giornalisti, gli 'stagisti' e i collaboratori hanno preso atto dell'immediata cessazione delle pubblicazioni del quotidiano dalla viva voce del direttore Alfio Caruso nell'ambito della 'normale' riunione di redazione del mattino e del loro licenziamento, che è avvenuto con 'decorrenza immediata'.

Il Cda ha quindi diffuso all'Ansa una nota in cui precisa che: "Il Cda di OG s.r.l. preso atto della risposta non pari alle previsioni da parte del mercato, ha deciso di sospendere la pubblicazione del quotidiano stesso". Una frase, questa, che getta l'intera responsabilità del 'fallimento editoriale' sulle spalle della redazione.

Il giorno precedente si era invece tenuto un Consiglio di amministrazione della Og s.r.l. che, si è scoperto solo l'indomani, è stato quello 'fatale' al giornale. In cui tutto è stato deciso sulle teste dei redattori, senza consultare le parti sindacali (Fieg e FNSI) come da norma di legge (art.4 Legge 223/1991).

Da venerdì sono dunque a spasso - tra Roma e Milano, le due redazioni del quotidiano - 12 giornalisti professionisti ex art. 1 Cnlg e 13 'stagisti' con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa che però, a tutti gli effetti, hanno svolto quotidianamente funzioni e mansioni da redattore ordinario.

A tutte queste persone il direttore, Alfio Caruso, è stato solo capace di dire (testualmente): "Ho una brutta notizia. Mi dispiace, io ho fallito e OG chiude". Ma non ha invece chiuso affatto la OG s.r.l., nonostante nella lettera di licenziamento - recapitata ai redattori oggi 26 giugno e datata 23 giugno - si parli di 'cessazione attività'. Né tantomeno ha chiuso il portale informativo www.oge.it che anzi nella giornata di oggi, lunedì 26 giugno, annuncia con enfasi sulla sua home page: "Le tempeste arrivano, le tempeste se ne vanno. Anche se OG non ha più la sua versione cartacea, l'avventura dei corsari continua su Internet. Seguiteci nei prossimi giorni e le sorprese non mancheranno. Mandateci le vostre idee e commenti a oge@oge.it".

La stessa e-mail del quotidiano cartaceo. Che è ufficialmente defunto, ma al cattivo gusto non c'è mai fine: il banner del sito Internet annuncia ancora: "Come cambiare vita con mille lire? Compra 'Oggi è un altro giorno', in edicola dal 23 maggio". Peccato che, dal primo giorno di apertura del sito Internet (precedente di un mese l'uscita in edicola del quotidiano), i 12 giornalisti e i 13 'stagisti' hanno lavorato quotidianamente alla stesura dei testi di tutte le rubriche e di tutti gli articoli che sono stati pubblicati sul sito.

Chi ha fatto oggi, e continuerà a fare, il sito visto che siamo stati tutti licenziati dal 23 giugno? Perché né il Direttore, Alfio Caruso, né l'Amministratore delegato, Irelio Offman - ai quali il cdr aveva ripetutamente chiesto un incontro sullo stato di salute di OG - ci hanno mai comunicato che:

le vendite del giornale erano molto al di sotto del break-even previsto a 25mila copie e mai nessuno, cdr compreso, è riuscito a sapere quante fossero le reali copie vendute;

il distributore Parrini aveva disdetto il contratto di distribuzione ed era uscito dalla OG s.r.l., di cui era uno dei principali azionisti, pare fin dal primo giorno di uscita di OG;

la concessionaria di pubblicità Publikompass aveva di molto ridotto il proprio investimento nei confronti del giornale.

Il 23 giugno OG ha chiuso. A un mese esatto dall'uscita in edicola e a più di due mesi da quel 27 marzo, giorno in cui abbiamo iniziato a lavorare nelle due redazioni di Roma e Milano per preparare i numeri zero del quotidiano e realizzare il sito www.oge.it.

Quel giorno il direttore ci aveva detto: "Nel peggiore dei casi dureremo almeno un anno. I soldi ci sono, io e i miei amici soci ve lo garantiamo. Faremo il quotidiano della classe dirigente. Per voi questa è una grande opportunità. Il vascello corsaro è salpato".

Invece, dopo un mese abbiamo chiuso, i soldi non ci sono più, non c'è mai stato un vero lancio pubblicitario così come era stato promesso e il sito Internet viene aggiornato da persone fantasma. Intanto, i lettori reali di OG non hanno mai saputo che il loro quotidiano ha cessato le pubblicazioni. Non è stato nemmeno permesso alla redazione di realizzare venerdì 23 giugno l'ultimo numero di addio. La bandiera dei pirati è stata ammainata, il vascello corsaro è diventato un vascello fantasma.

La ciurma, rimasta a terra, chiede l'immediato reintegro nel posto di lavoro, al fine di realizzare quotidianamente il sito www.oge.it che, almeno per ora, sembra godere di ottima salute. A tutti i colleghi, alla FNSI e a tutte le Agenzie di Stampa e al Barbiere della Sera chiediamo la massima diffusione possibile di questo nostro comunicato.
 

Il Cdr di OG
Enrica Barazzi 0338 - 4349816
Francesco Bei 0335 - 5324986
Ettore Colombo 0339 - 3868349


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