GUIDA ALL'APPRENDIMENTO DELLA NOSTRA LINGUA
a cura del prof. Antonio Margherini

IL PERIODO: DEFINIZIONE E STRUTTURA

 

Luigi De Bellis

 
 
 

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Definizione e struttura; proposizioni principali e secondarie
PROPOSIZIONI SECONDARIE
Relative - Soggettive - Oggettive
Finali - Consecutive - Causali
Temporali - Concessive - Condizionali
Comparative
Avversative - Interrogative indirette
**************
Riepilogo sulle proposizioni interrogative
Riepilogo sul periodo ipotetico
Precisazioni (2)
 

Il periodo costituisce l' "apparato" del discorso, nel quale svolge una funzione vitale a volte semplice, a volte complessa. E' sottoposto a leggi naturali delicate che vanno rispettate con spirito ecologico (in senso linguistico, ovviamente), cioè con scrupolo e senza velleitarismi rinnovatori.
Perciò a questa ultima fatica apprestati con umiltà, ma anche con determinazione, e non arrenderti, non deporre le armi della volontà, finché non ti sarai impadronito della struttura delle singole diverse proposizioni (= organi) e del meccanismo che regola il loro reciproco rapporto.
Buona fortuna!

DEFINIZIONE E STRUTTURA

1.

Il periodo è una proposizione o un complesso di proposizioni collegate tra loro in modo da formare un tutto organico con un senso compiuto.

2.

In un periodo vi sono tante proposizioni quanti sono i verbi di modo finito (espressi o sottintesi) o di modo indefinito che possono però ridursi in modo finito.

3.

Le proposizioni possono essere:

a)

principali (= indipendenti) se il verbo si regge da sé;

b)

secondarie (= subordinate) se il verbo dipende da altro verbo.

4.

Il periodo può essere:

a)

semplice, se formato da una sola proposizione principale;

b)

complesso, se formato da una proposizione principale e da una o più proposizioni secondarie;

c)

composto, se formato da più proposizioni principali e da una o più proposizioni secondarie.

5.

Due o più proposizioni principali e due o più proposizioni secondarie della stessa natura possono essere tra loro coordinate per asindeto (senza congiunzioni) o per polisindeto (mediante congiunzioni copulative o disgiuntive o avversative).

6.

Le proposizioni principali possono avere solo verbi di modo finito.

7.

Le proposizioni secondarie possono avere verbi sia di modo finito(forme esplicite) che di modo indefinito (forme implicite).

8.

Le proposizioni secondarie possono essere:

a) di 1 ° grado, se dipendono da una prop. principale;
b) di 2° grado, se dipendono da una prop. secondaria di 1° grado;
c) di 3° grado, se dipendono da una prop. secondaria di 2° grado;

e così via...

9. Le proposizioni principali si distinguono in:
a) enunciative (Domani andrò a Roma)
b) esortative (Vadano a scuola piuttosto che a cinema)
c) iussitive (Va' a scuola!)
d) interrogative dirette (Chi è quel signore vestito di bianco?)
e) esclamative (Quanto è bella la giovinezza!)
10. Le proposizioni secondarie si distinguono in: 
a) relative
b) soggettive
c) oggettive
d) finali 
e) consecutive
f) causali
g) temporali
h) concessive
i) condizionali
l) comparative
m) avversative
n) interrogative indirette

2001 © Luigi De Bellis