Giù le mani dalle
liquidazioni!
1-2-02 Tremonti: 135.000 miliardi ai
fondi pensione privati
(speculatori,
finanziarie, padroni e sindacati di Stato).
30.000
miliardi di lire subito ai fondi pensione privati, "per arrivare a regime a 60-70
miliardi di euro (115/135mila miliardi di lire)" (IlSole24ore,31-1-02).
Lasciando il Tfr ai padroni.
Come? Per i padroni tutto come prima . . . >>>
Gli esperti del Tesoro ... stanno studiando una
"soluzione che consentirà alle imprese di
continuare a conservare materialmente gli accantonamenti
per le liquidazioni, così come avviene oggi"(LaStampa,31-1-02). >>>
"Una o più «società veicolo» (formata da pool di
banche, o da Spa) emetterebbero speciali obbligazioni
garantite dal Tfr già accantonato dalle imprese per i
loro dipendenti e da quello che deve ancora
maturare". |
La cartolarizzazione manda in rosso l'Inail Secondo il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inail (Civ) "gli scarsi rendimenti derivanti dalle cartolarizzazioni dei crediti contributivi e delle dismissioni degli immobili previdenziali minano l'equilibrio finanziario dell'Inail". L'1,5% che arriva dalla cartolarizzazione dei crediti è veramente esiguo, mentre sulla dismissione delle case dell'Istituto i costi che dobbiamo sostenere sono maggiori rispetto alle entrate", spiega Paolo Lucchesi, presidente del Civ (IlSole24ore,12-12-01). E la Fiorentina . . . La società di calcio Fiorentina di
Cecchi Gori "nel dicembre '98 collocò sul mercato
obbligazioni ... garantite dal (futuro) flusso di cassa
generato dalla vendita di biglietti dello stadio di
Firenze" (IlSole24ore,11-11-01). |
>>> "Per
i datori di lavoro non cambierebbe nulla rispetto alla situazione
attuale: sarebbero tenuti a cedere il Tfr
(perdendone la disponibilità) soltanto al momento delle
dimissioni del dipendente. Soltanto, invece di consegnarlo al
lavoratore, dovrebbero girarlo alla società veicolo.
Insomma, nessuna penalizzazione per i datori
di lavoro"(LaStampa,31-1-02).
>>> Gli operatori
finanziari della «società veicolo», per
questo sporco lavoro, avranno una lauta
remunerazione:
"si pensa di consentire loro di trattenere una
quota delle risorse da consegnare ai fondi pensione".
. . . il conto lo pagheranno i lavoratori
Mancano i dettagli di questo furto del secolo; lorsignori ne stanno ancora discutendo.
>>> La cosa certa è che i
lavoratori non avranno più la disponibilità della
liquidazione: >>> Ed è ormai certo anche un altro taglio alla pensione Inps , ad esempio l'estensione (pro-rata) del meccanismo di calcolo contributivo a tutti i lavoratori, o altri tagli simili. Attualmente il
principale motivo di attrito fra sindacati di Stato e
Governo-Confindustria è sui fondi pensione: |
"Berlusconi, Tremonti e Maroni sono falsi" Secondo il Premio Nobel Franco Modigliani "i fautori del trasferimento del Tfr a conti privati qualche volta suggeriscono che col crescere dei saldi nei conti individuali, ad un certo punto ci sarà una riduzione della pensione" pubblica. Questa cosa ora "è tenuta machiavellicamente nascosta per ottenere l'appoggio dei lavoratori"(CorrierEconomia,28-1-02). Modigliani è uno di Lorsignori e se ne intende |
> > > Rimane per Lorsignori il problema della "obbligatorietà del conferimento del Tfr da parte dei lavoratori ai fondi pensione, da molti contestata come un´imposizione eccessivamente «rigida»" (LaStampa,31-1-02).
>>> Ma su questo
la soluzione ce l'hanno già grazie a un regalo del precedente
governo di centro-falsasinistra:
dal 1-1-2001 è raddoppiata la tassazione del
Tfr con l'eliminazione della franchigia annua di
600.000 lire;
ora c'è una detrazione annua sull'Irpef di 120.000 lire, ma
sparirà automaticamente
se il lavoratore - dopo l'approvazione della nuova legge sul Tfr
- non devolverà la liquidazione al fondo pensione.
Cartolarizzazione
Le cartolarizzazioni in Italia le ha iniziate due anni fa Visco e le ha poi continuate Tremonti (15.000 miliardi di lire solo nel 2001):
sulla futura riscossione dei crediti dell'Inps:
4,5 miliardi di euro nel '99 e 1,7 miliardi nel 2001. E
altri 2 miliardi di euro quest'anno, fino a raggiungere
nei prossimi anni 45 miliardi (87mila miliardi di lire!);
sulla futura riscossione dei
crediti dell'Inail:
nel 2001 1500 miliardi di lire.
sulla futura vendita degli
immobili pubblici.
1,7 milardi di euro lo scorso dicembre e 6 milardi di
euro fra breve. Si arriverà a un totale di 40mila
miliardi di lire!
sulla futura vendita dei
biglietti di Lotto e Superenalotto:
3 miliardi di euro nel 2001. Quest'anno ce ne sarà
un'altra.
sulla futura riscossione dei
crediti fiscali:
"attorno ai 4 miliardi di
euro" nel 2002, tanto per cominciare.
sulle future riscossioni di
tariffe e pedaggi.
Il Tesoro sta scrivendo su questo una nuova legge.
"Potrebbe divenire l'asso nella manica del governo
per finanziare le grandi opere pubbliche" (IlSole24ore,3-1-02).
Qui Tremonti supera se stesso:
nel "futuro" ci sono non
solo "tariffe e pedaggi" ma anche le
"grandi opere pubbliche" che possono generare
tariffe e pedaggi !
Su ogni cartolarizzazione ci sono le salate commissioni delle "società veicolo" (finanziarie). "Poiché il veicolo opera a fine di lucro, sono costi che, in aggiunta al suo profitto, si traducono in minori risorse date ai fondi pensione" (Corsera,11-11-01).
I proventi delle cartolarizzazioni servono a coprire i buchi di bilancio provocati dal fatto che i padroni ormai non pagano più tasse e hanno sovvenzioni a non finire.
E avendo il governo messo le mani su tutto questo "futuro", avremo un futuro a rischio crack esattamente come l'Argentina e la Enron.
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Ma il Tfr non è dei lavoratori?
In tutte queste cartolarizzazioni lo Stato, proprietario del bene cartolarizzato (trasformato in titoli), ha incassato subito migliaia di miliardi.
Ora Tremonti vuole cartolarizzare («trasformare in carta», ossia in titoli obbligazionari) "i flussi futuri delle liquidazioni".
Ma i
lavoratori, proprietari del Tfr, non vedono una lira.
Anzi, peggiorano la loro situazione perchè potranno
(forse) ritirarlo solo a tarda età e non più quando
cambiano lavoro.
Il Tfr se lo tengono i padroni e le loro finanziarie.
Il
Tesoro comunque sta ancora "studiando" come fregarci
meglio il Tfr.
Ci sono anche altre ipotesi, ma a perderci sono sempre i
lavoratori.
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Usa: in carcere il re dei titoli spazzatura Il
mercato della cartolarizzazione è nato negli Usa nel
1977. Fino
a poco tempo fa serviva soprattutto per trasformare in
titoli i crediti di dubbia esigibilità. Negli
Usa la "securitization" (cartolarizzazione) è
stata molto rischiosa: Da
pochi anni anche gli Stati, per rabberciare i bilanci,
hanno usato la cartolarizzaione. Ma
ora c'è stato il crack dell'Argentina: Ecco che allora per la cartolarizzazione si torna a parlare di titoli spazzatura. |
cobasalfaromeo,1-2-02