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OGM in medicina

In medicina l'iniezione di anticorpi "pronti" può aiutare chi ne fabbrica pochi o niente. È necessario che tali anticorpi siano di tipo umano perché non vengano rigettati come corpi estranei; batteri o lieviti, su cui è stata innestata una costruzione adeguata del DNA, diventano in grado di fabbricare questo genere di anticorpi molto attivi e ben tollerati. Tratti dagli OGM, gli anticorpi "umanizzati" costituiscono una delle grandi speranze del prossimo secolo; uno di essi sta per essere autorizzato negli Stati Uniti per la cura dei giovani pazienti colpiti da bronchilite, un'infiammazione dei bronchi e dei polmoni provocata da un virus. La maggior parte dei vaccini attualmente in commercio è composta sia di microrganismi interi, morti o attenuati, sia di elementi modificati a partire da microrganismi patogeni ( che causano la malattia). Una nuova generazione di vaccini sfrutta i progressi del ingegneria genetica: allo scopo di mettere a punto vaccini efficaci e privi di rischi, i batteri inoffensivi vengono travestiti da batteri pericolosi, oppure il contrario; modificando questi batteri se ne modifica anche la loro percezione da parte del sistema immunitario.
È possibile utilizzare come vaccino unicamente la nuova proteina fabbricata dall'OGM; occorre allora purificarla e prepararla per aumentare il potere protettivo. Tecniche di questo genere consentono di produrre vaccini qualificati "ricombinanti". Sono oggi allo studio numerosi vaccini a base di OGM o anche di DNA puro attesi per i prossimi anni.


Indice

Diabete Nanismo ed Emofilia

Fin da ora numerosi farmaci vengono prodotti con l'aiuto degli OGM. Uno di questi è l'insulina, un ormone proteico secreto dal pancreas per regolare il tasso di zucchero nel sangue, del quale alcuni diabetici sono privi. Un tempo, i malati venivano curati con insulina prodotta a partire dal pancreas del maiale; questa sostanza, però, non era perfettamente simile alla proteina umana e i pazienti finivano per rigettarla come un corpo estraneo, rimanendo così privi di cura. Un batterio OGM è venuto in loro soccorso: nel colibacillo è stato introdotto un gene codificante per l'insulina, isolato a partire da cellule umane. Dopo questa manipolazione, il batterio di laboratorio produce un'insulina assolutamente identica a quella secreta dalle cellule del pancreas umano. La proteina "ricombinata" può essere somministrata senza pericolo per un periodo molto lungo; è del tutto uguale all'insulina umana e non scatena alcuna reazione immunitaria nei pazienti diabetici.
L'ingegneria genetica permette anche di eliminare alcuni rischi legati alla produzione dei farmaci: i vecchi metodi per produrre l'ormone della crescita per trattare il nanismo e i fattori di coagulazione per gli emofiliaci saranno soppiantati dalle nuove tecnologie. Estratto dall'ipofisi dei cadaveri umani, l'ormone della crescita poteva trasmettere encefalopatie virali; fattori coagulanti prodotti a partire dal sangue umano sono stati responsabili di numerosi contagi del virus dell'AIDS e delle epatiti: oggi gli OGM permettono la fabbricazione di farmaci esenti da qualsiasi contaminazione. Sul mercato farmaceutico esistono anche molte altre proteine umane derivanti dalla manipolazione genetica.

Lieviti e cellule animali prendono il posto dei batteri

Quando si vuole produrre un farmaco, un antigene, un anticorpo o una proteina troppo complessi per l'"officina batterica", occorre prendere in considerazione la possibilità di passare al modello superiore. Più difficili da coltivare e manipolare, i lieviti o le cellule animali presentano però possibilità di sintesi maggiormente sofisticate. Vi sarebbero attualmente 250 specialità farmaceutiche fabbricate a partire da cellule animali, testate sull'uomo. Sul mercato americano si trovano anche, mescolate, proteine ricombinanti - destinate a combattere la sterilità femminile, la sclerosi a placche, l'emofilia - o proteine vaccinali, come per esempio quella di un vaccino contro l'epatite B.

Latte che cura e le piante farmaciste

Grazie a modificazioni genetiche operate su vacche, pecore o capre, è possibile ottenere la sintesi di proteine-farmaci direttamente nel loro latte. Sicuro e facile da prelevare, il latte dell'animale passa così dallo stadio di alimento universalmente consumato a quello di farmaco molto sofisticato. I successi ci sono già, ma i problemi sollevati da malattie trasmissibili all'uomo da parte di questi ruminanti, siano causate da virus o prioni, costringono a osservare rigide e costose norme di allevamento. Inoltre, le modificazioni genetiche su questi animali sono molto difficili da realizzare e il costo delle tecniche è enorme. La clonazione degli animali dovrebbe, in linea di principio, far scendere i costi di fabbricazione di questi farmaci. Meno onerosa e privi di rischi, la produzione di proteine-farmaci da parte di piante è attualmente oggetto di molti studi. Così dal tabacco transgenico si estrae già un enzima digestivo umano, la lipasi, utilizzato per trattare la mucoviscidosi che colpisce alcuni bambini. È anche possibile produrre la molecola che trasporta l'ossigeno del sangue, l'emoglobina. Quanto ai vaccini, vi è l'intenzione di farli semplicemente mangiare agli animali e all'uomo! È sufficiente modificare le piante commestibili affinché esse producano proteine vaccinanti. A quando i pasti prescritti dal medico?



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