Geologia


scoperta geologica in Valle Adamé

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Geologia della Valcamonica Indagine geologica Pegmatiti

da Tracce 2000 - CAI di Vallecamonica -
Giorgio G. Bardelli
Interessanti ritrovamenti mineralogici in alta Valsaviore.

Vorrei raccontare di un nuovo recente ritrovamento, che permette di compiere un passo avanti nella conoscenza del territorio del Parco dell’Adamello.
Si tratta della scoperta, nella zona del Lago d’Arno, di alcuni mi­nerali interessanti dal punto di vista scientifico: cabasite e offretite in particolare.
Niente di spettacolare, non si tratta di grandi cristalli né tan­tomeno di minerali vistosi e colorati: il vero interesse deri­va dalla loro relativa rarità. Ma andiamo per gradi.

Il bacino artificiale dell’Arno si estende per circa tre chilo­metri di lunghezza a cavallo di una zona geologicamente interessante, definita “di contatto”. In parole semplici, qui vengono a incontrarsi rocce di natura differente: la tonalite, conosciuta impropriamente anche come “granito dell’Ada­mello”, e rocce più antiche di svariati tipi, esistenti già da centinaia di milioni di anni quando un magma fluido e cal­dissimo salito dalle parti più profonde della crosta terrestre si è raffreddato e solidificato tra esse.

La massa di magma raffreddato e cristallizzato è costituita appunto dalla tonalite, roccia di cui sono fatte le cime più elevate del gruppo dell’Adamello. I1 magma ancora caldo, a temperature di svariate centinaia di gradi, ha surriscaldato le rocce circostanti, provocando all’interno di esse fenome­ni di ricristallizzazione definiti nel loro complesso “metamorfismo di contatto”, con formazione di nuovi minerali, prima assenti, tramite processi di vario tipo.

Tutto questo è noto da tempo, così come da molti anni gli esperti sanno che nelle vicinanze della massa tonalitica è possibile trovare minerali scientificamente interessanti, anche se, generalmente privi di interesse dal punto di vista delle applicazioni pratiche, definibili come “minerali di contatto”.

La cabasite non è uno dei minerali più comuni nelle nostre zone, pur essendo stata segnalata già all’inizio del secolo nei pressi del passo di Forcel Rosso in Valle Adamé e, più recentemente, nella nella valle di Braone, presso il dosso degli Areti. In una ristretta zona nei pressi del Lago d’Arno essa è invece presente in grande quantità, presentadosi in cristalli bianchi oppure incolori e trasparenti, di forma apparentemente ­cubica e con dimensioni che al massimo raggiungono i quattro millimetri circa. I cristalli di cabasite sono spesso appoggiati su un sottile strato di minerali di colore grigio lucente, i quali costitui­scono delle sferulette dal diametro inferiore al millimetro. Queste, osservate a forte ingrandimento, sì rilevano costituite da aggregati di due minerali diversi: lamine di cabasite e cristalli ­aciculari di offretite. Quest’ultima è una specie minerale complessivamente rara in Italia, essendo stata ritrovata per ­la prima volta nel nostro Paese nelle vicinanze Forcel Rosso e, successivamente, solo in poche località venete.

La zona compresa tra Passo Forcel Rosso e il Lago d’Arno di notevole interesse e senz’altro meriterà ulteriori sopralluoghi in futuro.

Estratto dal sito del Parco dell'Adamello:


Serata a tema su:
GEOLOGIA E MINERALOGIA DEL PARCO DELL'ADAMELLO



Martedì 21 agosto 2001, presso la Sede del Parco dell'Adamello di Vezza d'Oglio si terrà la conferenza dal titolo "Geologia e mineralogia del Parco dell'Adamello"
Relatori saranno Dr. Federico Pezzotta e Dr. Alessandro Guastoni, del Museo Civico di Storia Naturale di Milano.

Tale conferenza è la prima di una serie di iniziative divulgative previste da una Convenzione tra la Comunità Montana di Valle Camonica, Parco dell'Adamello, ed il Museo Civico di Storia Naturale di Milano, avente per oggetto una ricerca a scopi scientifici e museologici di un giacimento pegmatitico di recente scoperta in Valle Adamè.

Il Parco dell'Adamello occupa una vasta area che comprende la porzione occidentale del massiccio tonalitico dell'Adamello, affioramenti di rocce metamorfiche antiche (rocce del basamento ercinico) e vasti affioramenti di rocce sedimentarie facenti parte della successione sedimentaria mesozoica.

Al contatto con il massiccio tonalitico, le rocce del basamento ercinico e quelle della successione sedimentaria presentano una ampia fascia caratterizzata da metamorfismo di contatto.

Al di la dei termini tecnici, questa breve descrizione geologica lascia facilmente intuire come l'area in oggetto sia caratterizzata da una notevole serie di rocce diverse, la cui formazione è legata a processi geologici complessi.

Proprio a causa della presenza di queste diverse rocce e questi complessi fenomeni geologici vi è stata la possibilità della formazione di un gran numero di giacimenti mineralogici che rendono di eccezionale interesse scientifico tutta la Valle Camonica.

Sicuramente i minerali più noti della zona sono quelli formatisi per metamorfismo di contatto, entro particolari rocce che prendono il nome di calcefiri, cornubianiti e skarns.

Tali rocce si sono originate per il fortissimo riscaldamento effettuato sulle rocce sedimentarie a causa delle intrusioni delle grandi masse magmatiche che hanno originato il massiccio dell'Adamello.
Tra questi minerali i più comuni sono la grossularia, la vesuvianite, il diopside, l'epidoto, lo spinello, la wollastonite, etc. Non mancano tuttavia anche le rarità; è recente infatti la scoperta della offretite, rarissima specie appartenente al gruppo delle zeoliti. Le località più classiche si trovano nei comuni di Breno, Braone e Saviore dell'Adamello.

Non mancano nella Val Camonica i giacimenti metalliferi. Si tratta di mineralizzazioni che soprattutto in passato hanno rivestito un interesse economico non indifferente. Questi giacimenti presentano numerose specie rare, oggetto anche in anni recenti di studi scientifici. Tra le località più note va sicuramente menzionata la miniera di rame e bismuto del Duadello.

Di recentissima scoperta è poi la presenza di importanti manifestazioni pegmatitiche. Poco o nulla si sapeva fino a poco tempo fa dell'esistenza di questi particolari giacimenti nell'area, ma grazie alla segnalazione di alcuni appassionati ricercatori di minerali locali, sono stati recentemente scoperti minerali unici per l'arco alpino, come l'elbaite (particolare specie di interesse scientifico e gemmologico del gruppo delle tormaline), la lepidolite (minerale del gruppo delle miche contenente litio), la morganite (varietà di berillo contenente cesio), e molte altre ancora oggetto attualmente di ricerca ed approfondimento scientifico.

Si sottolinea che, soprattutto grazie alle nuove ricerche in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Milano, il Parco dell'Adamello si sta arricchendo di una collezione mineralogica e petrografia che non solo sarà l'oggetto prossimamente di una esposizione al pubblico, ma anche garantirà in loco la conservazione di esemplari di eccezionale interesse scientifico rappresentativi della straordinaria varietà mineralogica di quest'area.
IMMAGINI


lago d'Arno


lago d'Arno


lago d'Arno


lago d'Arno


lago d'Arno


Adamé: zona passo del Forcel Rosso


Adamé: zona passo del Forcel Rosso


Adamé: zona passo del Forcel Rosso


Adamé


Adamé

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