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Il Santuario
di S. Antonio Abate

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Siamo un gruppo di volontari dell'Associazione Amici della Poesia di Grassano (Basilicata) che ormai da alcuni mesi si stà impegnando per salvare dal degrado un luogo naturale, storico ed archelogico unico per le nostre zone in cui sorge il trecentesco Santuario di S. Antonio abate di Grottole (Mt). Una costruzione che a sua volta, a causa dell'abbandono, rischia di crollare perchè mille particolarismi e l'indifferenza degli organi deputati alla sua conservazione hanno fatto si che in questi anni nessuna iniziativa venisse presa per salvarla dal degrado. 

Siamo d'accordo con quanti dicono che ci sono cose più grandi e importanti da fare che andare a salvare splendidi Santuari del trecento persi nelle campagne... Infatti non era nostra intenzione salvare un bel nulla finché non ci siamo imbattuti in questo splendido luogo circondato da antichi reperti e ignorato da tutti... Lo confessiamo, ci siamo innamorati subito di questo posto e, anche se potevamo farci gli affari nostri e continuare a parlare del buco nell'ozono, del governo ladro, etc..., abbiamo deciso di provare a fare qualcosa per salvarlo dal crollo.
Siamo andati in Sovrintendenza dove nulla sapevano e nulla volevano sapere di questo monumento, mentre il giovane parroco a cui è affidato l'antico complesso conventuale ci ha accolti, ascoltati e si è rimboccato con noi le maniche per fare tutto ciò che c'era da fare... questo accadeva due mesi fa...
Da allora son successe tante cose, abbiamo creato dal nulla un Sito per far conoscere questo luogo, abbiamo lanciato appelli in internet, abbiamo ricevuto attestati di stima da tante persone e anche tanti consigli...
Ma con le chiacchiere non si salvano i monumenti... Perciò armati di martelli e pali abbiamo costruito una segnaletica per il Santuario, l'abbiamo ripulito per quando possibile e Domenica 8 luglio l'abbiamo riaperto ai visitatori e così continueremo a fare due domeniche ogni mese. Certo abbiamo rinunciato a un pò di mare, ma almeno facciamo qualcosa in cui crediamo.
Intanto alcuni di noi, pazzi tra i pazzi, hanno iniziato a scartabellare documenti e a contattare storici locali per ricostruire la storia di questo antico luogo... altri invece continuano a fotografare queste antiche pietre per documentarne l'evoluzione, il degrado, l'architettura e lo splendido ambiente naturale...
Forse la cazzuola o la pala ancora non l'abbiamo impiegata ma credo che ognuno di noi ce la sta mettendo veramente tutta...
Certo è solo un Santuario, un piccolo luogo che rischia di crollare. Ma vale la fatica di salvarlo?
Noi crediamo di si e chiediamo anche a tutti Voi di darci una mano. Come? Non certo passandoci soldi... ma semplicemente dandoci una mano secondo le vostre capacità.
Ad esempio perché non ci aiutate a datare il Santuario, a riconoscerne gli stili, a scoprire quali leggi attivare per la sua salvaguardia o non ci suggerite iniziative da realizzare per tenere desta l'attenzione su questo luogo.
Chiediamo troppo?  Non crediamo... comunque al di là di tutto ora tocca a ognuno di Voi scegliere cosa fare...
Stare fermi ed aspettare che un'altro pezzo della nostra storia scompaia o fare qualcosa...

 

 

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