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RELIGIONE
La
religione dell’Assiria era in gran parte di derivazione babilonese e,
anche se gli assiri riconoscevano come divinità suprema il dio
nazionale Assur, Babilonia continuò a essere il principale centro
religioso. Il re d’Assiria era sommo sacerdote di Assur. Un sigillo,
fra le rovine di un palazzo assiro e ora conservato al British Museum,
rappresenta il dio Assur con tre teste.
Assur
era il dio del valore militare, che questo popolo bellicoso pregava per
avere aiuto. Assur era una specie di “patriarca deificato” e, nel
venerarlo, gli assiri potevano in realtà adorare il loro antenato,
Assur, figlio di Sem. Il nome Assur è incorporato in molti nomi assiri,
come Esar-Addon e Assurbanipal. Assur era, rappresentato da un disco solare alato, era ritenuto il principale protettore degli assiri. Le truppe assire attaccavano nel nome del loro dio Assur e con la sua approvazione (indicata da presagi favorevoli), portando il suo sacro simbolo nella mischia. I loro re attribuivano le vittorie “all’aiuto di Assur
Il
culto di triadi di dèi era
rilevante nell’adorazione assira, come pure quello di una pentade,
cioè cinque dèi.
La
triade principale era formata da Aner, che rappresentava
il cielo, Bel, che rappresentava la regione abitata da uomini,
animali e uccelli, ed Ea, che rappresentava le acque sopra e
sotto la superficie della terra.
Una
seconda triade era composta da
Sin, dio-luna, Shamash, dio-sole, e Ramman, dio
della tempesta, anche se il suo posto era spesso preso da Ishtar,
regina delle stelle. Seguivano poi i cinque dèi che rappresentavano
cinque pianeti. Il loro pantheon però includeva innumerevoli altre
divinità minori, molte delle quali erano patrone di città.
Il
culto di questi dèi era animistico, vale a dire, gli assiri
credevano che ogni oggetto e fenomeno naturale fosse animato da uno
spirito. Era un po’ diverso dal culto della natura prevalente in
altre nazioni vicine, e la guerra era la più vera espressione della
religione nazionale. Infatti Tiglat-Pileser I diceva delle sue
battaglie: “Il mio signore ASSUR mi ha sospinto”. E nei suoi annali
Assurbanipal dice: “Per comando di ASSUR, SIN e SHAMAS, i grandi dèi
miei signori che mi proteggevano, entrai nel [paese di] Minni e marciai
vittorioso”. Sargon invocava regolarmente l’aiuto di Ishtar prima
di andare a combattere. Gli eserciti in marcia seguivano gli
stendardi degli dèi, probabilmente simboli di legno o metallo fissati
su aste. Grande importanza era attribuita ai presagi, tratti esaminando
il fegato di animali sacrificati, il volo degli uccelli o la posizione
dei pianeti. Un libro afferma: “Era dovere della nazione
combattere, e i sacerdoti fomentavano incessantemente la guerra. Essi
vivevano in gran parte del bottino della vittoria, di cui una
percentuale fissa era sempre attribuita loro prima che gli altri se lo
dividessero, perché quella razza di predoni era estremamente
religiosa”. —.
In breve La principale divinità Assira era Assur, divinità rappresentata con tre teste.Gli assiri pregavano Assur per avere aiuto nelle guerre. Tra le principali divinità Assire: Aner (cielo), Bel, (regione abitata), Ea (le acque). Altra triade era Sin (dio luna) Shamash (dio sole) e Ramman (dio tempesta). Molto importante era Ishtar. Prima di combattere si interpellavano gli dei.
Gli
assiri costruirono imponenti palazzi, le cui pareti erano
ricoperte di bassorilievi che rappresentano con realismo assai
vigoroso scene di guerra e di pace. Tori alati con testa umana,
scolpiti in un unico blocco di arenaria del peso di oltre 36 tonnellate,
adornavano i portali. I sigilli cilindrici assiri rivelano incisioni
complesse. I lavori in metallo denotano una considerevole conoscenza
della metallurgia. I loro re costruirono acquedotti e
svilupparono sistemi d’irrigazione, istituirono zoo e giardini
botanici che ospitavano piante, alberi e animali di molti paesi. I
loro palazzi erano spesso dotati di una rete fognaria ben progettata
e di ottimi impianti igienici.
Di
particolare interesse sono le grandi biblioteche costruite da
alcuni monarchi assiri, che contenevano decine di migliaia di
tavolette, prismi e cilindri con iscrizioni cuneiformi che riportano
importanti avvenimenti storici, dati religiosi, e questioni legali e
commerciali. Tuttavia certe leggi che risalgono a un determinato
periodo della storia assira rivelano di nuovo la durezza che così
spesso caratterizzò la nazione. La mutilazione era prevista come
punizione per vari delitti. Infatti una schiava non poteva uscire
velata in pubblico, e se violava quest’ordine le venivano tagliati gli
orecchi.
L’assenza
di protezione legale per la donna sposata è evidente dalla seguente legge: “A parte le sanzioni previste per
una donna sposata che sono incise sulla tavoletta, un uomo può
frustare la moglie, strapparle i capelli, spaccarle o danneggiarle gli
orecchi. Legalmente questo non costituisce reato”. —
In breve
Gli
assiri costruirono imponenti e bellissimi palazzi decorati; acquedotti,
sistemi di irrigazione, giardini botanici, una rete fognaria ben
progettata. Vi erano grandi biblioteche.
La mutilazione era prevista come pena. Le donne non potevano
uscire in pubblico velate.
PERSONAGGI IMPORTANTI
ASSURNASIRPAL
II
L’avanzata
assira cominciò a minacciare Israele durante il regno di Assurnasirpal
II, noto per la crudeltà e le spietate campagne militari già
menzionate. Iscrizioni spiegano che egli attraversò l’Eufrate, invase
la Siria settentrionale e richiese un tributo dalle città della
Fenicia.
SALMANESER III
Salmaneser
III succedette al padre Assurnasirpal II sul trono d’Assiria. In
un’iscrizione egli si definisce “il re del mondo, il re senza
rivale, il ‘Gran Dragone’, il (solo) potere entro i (quattro) cerchi
(della terra)”. Si ritiene abbia regnato circa 35 anni, 31 dei quali
dedicati alle guerre combattute per mantenere ed estendere il dominio
assiro. Salmaneser III compì numerosi attacchi a O contro i regni
aramei della Siria. ADAD NIRARI III E SUOI SUCCESSORI
Dopo
Samsi-Adad V, successore di Salmaneser III, salì al trono d’Assiria
Adad-nirari III. Iscrizioni riferiscono che attaccò Damasco e ricevette
un tributo da Ioas di Samaria. La storia ricorda tre re dopo Adad-nirari
III: Salmaneser IV, Assur-dan III e Assur-nirari V, tutti figli di
Adad-nirari III. Questo fu un periodo di declino dell’espansionismo
assiro. TIGLAT PILESER III
Qualcuno
ha avanzato l’ipotesi che questo re si chiamasse in origine Pul e
avesse assunto il nome di Tiglat-Pileser una volta salito al trono d’Assiria. Durante il regno di Menaem re d’Israele (ca. 790-781 a.E.V.) Tiglat-Pileser III invase il territorio del regno settentrionale. Menaem gli diede in pagamento mille talenti d’argento (10.260.000.000 di lire) e ottenne così il ritiro degli assiri. Ma più tardi Peca re d’Israele (ca. 778-759 a.E.V.) si alleò con Rezin re di Siria contro Acaz re di Giuda (761-746 a.E.V.)., Acaz, poco saggiamente, preferì corrompere Tiglat-Pileser per indurlo ad attaccare la lega e così allentare la pressione contro Giuda. Il monarca assiro rispose catturando diverse città nella parte N del regno d’Israele, e anche regioni quali Galaad, Galilea e Neftali. Tiglat-Pileser III aveva già adottato la politica di trapiantare altrove le popolazioni dei paesi conquistati, riducendo così la possibilità di future insurrezioni, e procedette quindi a deportare parte degli israeliti. Inoltre il paese di Giuda si trovava ora asservito all’Assiria, e Acaz re di Giuda si recò a Damasco, che era stata pure conquistata dagli assiri, evidentemente per rendere omaggio a Tiglat-Pileser. SALMANESER V
Salmaneser
V fu il successore di Tiglat-Pileser III. Oshea (ca. 758-740 a.E.V.),
che usurpò il trono d’Israele, dapprima si assoggettò a pagare un
tributo all’Assiria, poi cospirò con l’Egitto per liberare Israele
dal giogo assiro. Allora Salmaneser cinse d’assedio per tre anni la
città di Samaria, che alla fine capitolò (740 a.E.V.), e mandò
Israele in esilio. Quasi tutte le opere di consultazione affermano che
Salmaneser morì prima di completare la conquista di Samaria e che
Sargon II era re quando alla fine la città capitolò.
SARGON II.
Documenti di Sargon parlano della deportazione di 27.290
israeliti in località dell’alto Eufrate e della Media. Viene
descritta anche la sua campagna in Filistea durante la quale conquistò
Gat, Asdod e Asdudimmu. Forse durante il regno di Sargon i primi gruppi
provenienti da Babilonia e dalla Siria furono portati in Samaria per
ripopolarla, e il re assiro rimpatriò quindi dall’esilio un sacerdote
israelita per insegnare loro “la religione del Dio del paese”.
SENNACHERIB
Sennacherib,
figlio di Sargon II, attaccò Giuda nel 14° anno del regno di Ezechia
(732 a.E.V.). Ezechia si era ribellato contro il giogo assiro imposto in
seguito all’azione di suo padre Acaz.
Sennacherib rispose con una rapida avanzata in Giuda,
conquistando, si dice, 46 città , e poi, dopo essersi accampato a
Lachis, chiese a Ezechia un tributo di 30 talenti d’oro (ca.
8.500.000. Euro) e 300 talenti d’argento. (ca. 1.550.000
Euro). Benché questa somma venisse pagata, Sennacherib mandò i
suoi portavoce a chiedere la resa incondizionata di Gerusalemme. A
Ninive fu assassinato da due suoi figli, e un altro figlio, Esar-Addon,
gli succedette sul trono. Questi avvenimenti, a eccezione dell’eccidio
delle truppe assire, sono ricordati anche in un prisma di Sennacherib e
in uno di Esar-Addon.
ASSURBANIPAL
Prima
di morire Esar-Addon aveva nominato il figlio Assurbanipal erede al
trono d’Assiria e un altro figlio, Shamash-shum-u-kin, erede al trono
di Babilonia. Shamash-shum-u-kin si ribellò poi contro il fratello
Assurbanipal che ebbe la meglio e saccheggiò la città di Babilonia.
Con
Assurbanipal l’impero pervenne alla massima espansione. Egli represse
un’insurrezione in Egitto e saccheggiò la città di Tebe (No-Amon). I
confini dell’impero assiro giunsero a includere le regioni dell’Elam,
parte della Media fino all’Ararat, estendendosi a O fino alla Cilicia
in Asia Minore, attraverso la Siria e Israele (ma non Gerusalemme), e giù
fino in Egitto, in Arabia e nella Babilonia.
LA
CADUTA DELL’IMPERO
La
cronaca babilonese B.M. (British Museum) 21901 narra la caduta di Ninive,
capitale dell’Assiria, assediata dagli eserciti riuniti di
Nabopolassar, re di Babilonia, e di Ciassare il Medo nel 14° anno del
regno di Nabopolassar (632 a.E.V.): “La città [ridussero] in cumuli
di rovine e mucc[hi (di detriti)]”. Così il feroce impero assiro
giunse a un’ignominiosa fine.
Secondo
la stessa cronaca, nel 14° anno del regno di Nabopolassar (632 a.E.V.),
Assur-uballit II tentò di prolungare la dominazione assira da Haran,
sua capitale. Questa cronaca afferma, a proposito del 17° anno del
regno di Nabopolassar (629 a.E.V.): “Nel mese di du´uzu,
Assur-uballit, re d’Assiria, (e) un grande [esercito dell’]E[gi]tto
[che era venuto in suo aiuto] passò il fiume (Eufrate) e [marciò] alla
conquista di Harran”. In realtà Assur-uballit cercava di
riconquistarla dopo esserne stato scacciato. L’impero assiro era
finito.
In breve
L’Assiria
cadde per mano dei Babilonesi e dei Medi riuniti e precisamente per mano
di Nabopolassar re di Babilonia e Cassare re dei Medi |
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